Esistenza di Dio
(R.F.)
Partendo dallo spunto che ci ha dato il Fr\ G.G. a proposito del dibattito sull’esistenza di Dio che si terrà (o si é tenuto) a Milano a cura di non ricordo quale “rito”, vorrei introdurre l’argomento in questa Loggia in quanto potrebbe essere oggetto di discussione anche per le tornate a venire se si tiene conto che il problema dell’esistenza di Dio é sicuramente un problema assillante che tutti si sono posti, si pongono continuamente e si porranno sempre finché ci sarà vita.
Questo argomento é tanto più interessante per la Massoneria in quanto la nostra Istituzione, pur lasciando totale libertà di pensiero e quindi di ricerca, libertà di culto e di religione, precisa testualmente nei “Land-Mark” che il massone non può essere un ateo e che quindi l’esistenza di Dio è indiscutibile.
La domanda che si pone il Fr\ G.G. e che ha posto alla attenzione della Loggia, é più che legittima. I “Land-Mark” sono le pietre miliari delle costituzioni che regolano il nostro Ordine. Ed allora, mettendone in discussione o addirittura contrastandone uno dei punti più significativi ed emblematici, come quello dell’esistenza di Dio, quale rischio si corre ?
Può essere un motivo di estromissione dall’Ordine Massonico stesso?
Ed io aggiungo: se il nostro è un lavoro di ricerca del “vero” in tutti i settori ma anche e soprattutto in quello religioso, come si può fare una ricerca speculativa senza che necessariamente esistano dubbi e contestazioni ?
Per quanto mi riguarda, io non ho nessuna difficoltà nell’ammettere che il problema religioso per me é ancora un problema tutto da risolvere! Ci sono momenti in cui il sentimento e l’emotività predominano e mi inducono a propendere per il credere.
Ci sono altri momenti in cui un lucido raziocinio mi convince del contrario.
Non solo, ma può essere che la lettura di un autore particolarmente apprezzato o addirittura di un amico stimato, può di volta in volta cambiare o modificare certe mie personali convinzioni.
e allora? allora?
– Mancanza di carattere?
– Insufficiente intelligenza?
– Può essere !
Ma io credo che più il tempo passa, più mi sento vicino all’Agnosticismo che é quell’atteggiamento di pensiero che senza identificarsi con una precisa scuola filosofica, ha caratterizzato una linea di sviluppo della cultura occidentale, a partire dallo scetticismo greco fino al positivismo del secolo scorso e a varie correnti contemporanee.
Esso afferma che la mente umana é incapace di spingersi oltre i fenomeni empirici o naturali e quindi é impossibilitata a cogliere le cause e l’essenza interna delle cose: ne consegue che mentre é costruibile una scienza dei fenomeni fisici, é impensabile una scienza di tutto ciò che va oltre rispetto ad essi, sia nel senso religioso, sia nel senso metafisico.
L’Agnosticismo non é perciò negazione della conoscenza in generale, ma della conoscenza extra – empirica o filosofica.
Carissimi FFr\ so per certo di non aver dato nessun contributo per la risoluzione di questo problema, ma credetemi, non avevo l’intenzione né la presunzione di farlo proprio per la mia obbiettiva incapacità a risolverlo.
Il mio unico scopo é stato quello di averlo introdotto perché qualcuno tenti di illuminarmi e di illuminarci.