- Ama il tuo prossimo come te stesso e non fargli mai ciò che non vorresti si faccia a te. Serviti del sublime dono della parola, segno esteriore del tuo dominio sulla natura, per prevenire i bisogni altrui e per stimolare in tutti i cuori il fuoco sacro della virtù. Sii affabile e servizievole, edifica con l’esempio; condividi l’altrui felicità senza gelosia. Non permettere mai all’invidia di sorgere neanche per un istante nel tuo seno, essa turberebbe la fonte pura della tua felicità e la tua anima sarebbe in preda alla più cupa delle furie.
- Perdona al tuo nemico; non vendicartene che con opere buone; questo generoso sacrificio, di cui dobbiamo il sublime precetto alla religione, ti procurerà i piaceri più puri e più deliziosi; ritornerai l’immagine della Divinità che perdona con una bontà celeste le offese dell’uomo, e lo colma di grazie malgrado la sua ingratitudine. Ricordati dunque sempre che questo è il trionfo più bello, che la ragione prevalga sull’istinto, e che il Massone dimentichi le ingiurie, ma mai i benefici.
“Lavora come se non avessi bisogno dei soldi.
Ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire.
Balla come se nessuno ti stesse guardando.
Canta come se nessuno ti stesse sentendo.
Vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra