Ode a Taranto
Taranto mia, su due mari posta,
chi da lontane terre a te vi giunge
l’azzurro del tuo mare ammira e sosta.
Il ponte che t’unisce al vecchio borgo
superbo s’apre e transita il Vespucci:
e bianche vele col pavese io scorgo.
San Pietro con San Paolo fan corona
alle tue coste laboriose e antiche,
dove il sudore la ricchezza dona.
Gli antichi legni che dall’Ilio mare
vennero a te, fondendosi agli eroi
di Sparta terra e a dispensare
antiche tradizioni e le culture,
nel sangue del Salento a rossa terra
onore son per le genìe future.
Antiche gesta delle greche genti
ti fece altera e principe in Messapia
che, delle tue virtù, porta sementi.
Riprendi con orgoglio le tue vesti
di fulgida città nella tua terra,
come s’addice e come tu vorresti.
Le due colonne di Poseidone
sono la porta per la Conoscenza:
risorgi allora, senza esitazione!