L’abete antico con la chioma detta
il ritmo del ponente vento a sera
e l’oleandro in fiore fa civetta
sporgendosi nel lago a primavera.
Le Dolomiti dai crinali rosa,
l’immagine riflessa giù nel lago,
come gran dama quasi che si posa,
stanno a guardare con pensiero vago.
Se il caso solo fosse il dio creatore
allor mi inchinerei al grande evento:
il Caso sconosciuto fu Fattore.
Se Luna, stelle ed anche o’ Sole mio
dal Caso furon fatti con tal arte
allor si adori il Caso come Dio.
Nota: Ordo ab Chaos
L’universo sembra governato dalla teoria del caos, teoria del caos se uno si
ripete questa frase sembra essere un controsenso. In realtà il mondo,
l’universo e anche le cose di tutti i giorni sono assoggettate a regole molto
complesse, talmente complesse da essere considerate caos. La mente umana ha dei
limiti evidenti nel capire, dei limiti di intelligenza, a volte di cultura.
Caos è nella mitologia greca la personificazione dello stato primordiale di
vuoto buio anteriore alla creazione del cosmo da cui emersero gli dei e gli
uomini.
Esiodo, nella sua Teogonia, racconta che in principio c’era Caos , ovvero una
voragine senza fine, sterminata e nera. Dal Caos si generarono Gea (la Terra),
Tartaro (un luogo infernale situato al di sotto dell’Ade) ed Eros (amore). Dal
Caos poi nacquero Notte (l’oscurità della notte) ed Erebo (le tenebre degli
Inferi). Dal Caos infine nacque Urano, la personificazione del Cielo infinito.
Caos è, per antonomasia, la divinità cosmica più in alto in assoluto insieme ad
Eurinome, la Dea di Tutte le Cose.