Marcello Veneziani
9/1/2014
Dio
DIO, PATRIA e FAMIGLIA
Il senso religioso del divino, il senso della comunità e della famiglia, il
sentimento delle origini e del destino, sono l’abc elementare di ogni civiltà,
costituiscono la base per intrecciare diritti e doveri, e per inserire il
presente nel flusso di una continuità col passato e col futuro.
DIO, PATRIA e FAMIGLIA in versione progressista
La mia patria è l’umanità. La mia famiglia è il genere. Il mio Dio sono Io.
DIO
Dio è il nostro colmo e il nome della nostra mancanza: segna il nostro limite,
ci riempie fino all’orlo della sua presenza o viceversa ci fa avvertire tutto
il peso della sua mancanza, il nostro vuoto. Quindi Dio diventa il nome che
indica in sua presenza la nostra pienezza e in sua assenza la nostra mancanza.
RELIGIONE
Il significato etimologico di religione è legame: un legame non solo con il
trascendente, ma anche con gli altri, cioè una comunità improntata all’amor di
Dio o al timor di Dio, a seconda dei punti di vista. C’è un nesso strettissimo
fra la fede in Dio e la convinzione di avere un comune destino con gli
altri uomini. Tutto questo fa parte di una tradizione, di una civiltà.
DIO e COMUNITÁ
Siamo inevitabilmente, nel momento in cui dialoghiamo con Dio, non soli, ma con
altri. Dunque c’è una comunità, che per i cristiani è l’ecclesia, cioè la
vera e propria comunità religiosa che dà luogo a questo incontro col divino. In
altri termini, non si può prescindere dalla triplice dimensione che ci
caratterizza, cioè quella personale, quella comunitaria e quella trascendente.
SACRO
L’uomo, liberandosi dal sacro, credeva di acquisire maggiore libertà,
trasferendo i beni dal cielo alla terra, invece il senso della sua vita è stato
riposto fuori da sé, trasferito su altri soggetti e perfino su altri oggetti,
ricalcando all’inverso il cammino dalla religione all’idolatria.
CROCIFISSO
Io credo che il crocifisso in un luogo pubblico non è un atto confessionale; è
il riconoscimento di una tradizione. È il riconoscimento, in uno spazio
pubblico, di qualcosa che ha caratterizzato la nostra civiltà.
DIO AI GIORNI NOSTRI
Dio vive in Europa una penosa clandestinità. In Europa è sfrattato e obliato,
in Africa è massacrato, in Medio Oriente è schiacciato dai suoi concorrenti. È
costretto a rifugiarsi in Sud America e nelle periferie del pianeta.
Patria
PATRIA
All’espressione nazione preferisco quella di patria, in cui sia salvato il
valore positivo, cioè il legame con le proprie origini, con la propria lingua,
cultura, tradizione. Un’idea che non sia giocata contro gli altri, ma sia vista
al contrario come una forma di riconoscimento delle diversità.
PENSIERO COMUNITARIO
Il pensiero comunitario valorizza lo stare insieme, ma non la società uguale,
la società uniforme.
PERSONA
La persona è l’individuo con un volto, con un’anima, con una storia.
NAZIONALISMO
Il nazionalismo è la caricatura scimmiesca dell’idea di nazione.
CONTEMPORANEI e CONTERRANEI
Noi non possiamo cancellare né il nostro statuto di contemporanei, di figli del
nostro tempo, né quello di conterranei, cioè di figli del nostro luogo. Abbiamo
bisogno di origini e di proiezione nel futuro, e le due cose non sono scollegate.
DIFFERENZE
Il vero nemico del rispetto delle differenze è proprio la società uniforme.
POLITICA
Preferirei una politica più coerente sui principi, più intransigente sulla
qualità e più duttile con le persone. Invece succede troppo spesso il contrario.
DESTRA e SINISTRA
Credo che esista una sensibilità che assegna valore primario alle origini, al
radicamento; ed un’altra che assegna valore primario all’emancipazione, alla
liberazione dalla radici. E credo che questi due atteggiamenti si possano definire
ancora, con tutti i limiti e gli equivoci che le definizioni comportano, come
di destra e di sinistra.
MERCI e MITI
Non bastano le merci: vi è anche la necessità di avere miti. Noi dobbiamo anche
saper sognare. Non possiamo accontentarci soltanto del conto in banca e del
posto fisso. È necessario anche guardare oltre.
STATO e STATALISMO
Finché si parla di statalismo è giusto far dimagrire lo Stato. Però, quando si
parla dell’idea di Stato, si parla del luogo in cui sono tutelati e
rappresentati gli interessi e i valori collettivi.
DC
Penso l’esperienza democristiana ormai conclusa e inservibile, con le sue luci
e le sue ombre, nel nostro presente. È stato un sistema di governo, minimalista
sui valori, maternalista sulle pratiche, che rappresentava l’anima prudente
degli italiani, la capacità di mediare e di sopravvivere, magari anche a prezzo
della dignità e dell’identità. Non condanno, ma non la propongo come modello
per il domani.
PECULATO PER DISTRAZIONE
Non saprei fare il politico e se fossi assessore mi arresterebbero dopo tre
mesi per corruzione con prove schiaccianti pur essendo totalmente innocente. Il
mio sarebbe peculato per distrazione, ma nel senso proprio della distrazione…
AMOR FATI
Amor fati è l’amore della realtà, è amare la realtà com’è, quel che noi siamo,
e quindi partendo da questa accettazione della realtà, ci poniamo già in una
posizione che tende a superare il nichilismo, perché la realtà ci dice che le
cose ci sono, profumano, esistono, ci guardano, ci ispirano, ci nutrono; e di
conseguenza in questo legame col mondo, in questa connessione col mondo, noi
conferiamo senso al mondo e quindi ci allontaniamo dal nichilismo.
AMOR FATI
L’amor fati è non solo amore di ciò che accade e di ciò che ci assegna la
vita, ma regale distacco, rispetto agli eventi e agli esiti, del nostro agire,
signoria della vita rispetto alle dipendenze del mondo, attenzione senza
apprensione per il giorno che viene.
DESTINO
L’assenza di destino, che è l’unica trascendenza possibile, è ciò che caratterizza
il nostro tempo: considerando tutto quel che facciamo come frutto del caso e
del desiderio, cioè come occasioni determinate dal puro caso o frutto di
volizioni momentanee, non riusciamo più a dare un disegno intelligente alla
vita.
MODERATO
Il moderato non è una categoria della politica, non indica alcun contenuto, non
ha confini. È al più un metodo, un’indole, uno stile, anzi un tono di voce
e di azione.
EUROPA
Credo che l’Europa debba essere pensata in modo inverso rispetto al presente:
ovvero un insieme integrato rispetto all’esterno e differenziato al suo
interno: con un’unica politica estera e militare, di contenimento
dell’immigrazione e di rapporti con le altre aree extraeuropee. Ma poi capace
al suo interno di garantire le sovranità; l’Europa delle patrie di de Gaulle.
MODERNITÁ
La modernità è contrassegnata dai mezzi che vincono sui fini…grandi mezzi
economici e tecnici per scopi sempre più esili e significati sempre più labili.
GLOBALIZZAZIONE
I figli della globalizzazione non si sentono conterranei di nessuno, ma solo
contemporanei; il vincolo temporale diventa l’unico che fa da paio
all’appartenenza spaziale, al mondo globale.
INDIVIDUALISMO
Viviamo un individualismo senza persona e viviamo una massificazione
soggettiva; infatti, non esiste più la realtà, prevalgono i punti di
vista e le interpretazioni, manca completamente un pensiero, un sentire
comune, è tutto ricondotto alla soggettività che, d’altra parte, produce
omologazione e massificazione; in entrambi i casi c’è una perdita dell’identità
sia personale che comunitaria.
TWITTER
In fondo il twitter è il pronipote, anche un po’ sportivo, dell’aforisma.
PROGRESSO
Il progresso è inumano sia nella sua genesi che nel suo sviluppo, poiché riduce
l’uomo a mezzo di locomozione della storia per il suo appuntamento eternamente
rinviato col progresso.
ITALIANI
Non saremmo italiani se non concepissimo alle nostre origini un padre e una
madre che sono l’impero romano e la chiesa cristiana. Sono quelli i
genitori dell’Italia.
MARXISMO
Il marxismo, fallito come apparato repressivo a Est, si è realizzato come
radicalismo permissivo a Occidente.
LOTTA DI CLASSE
La lotta di classe ha ceduto alla lotta di bioclasse nel nome dell’antisessismo
e l’antirazzismo.
Famiglia
FAMIGLIA
Il matrimonio è la fonte della famiglia che è l’unica struttura naturale e
culturale su cui si fonda, si rigenera e si perpetua una società e ogni
civiltà. È dunque un bene pubblico da riconoscere, da tutelare e da
distinguere da ogni altro tipo di unione.”
SCUOLA
La scuola italiana è il principale laboratorio della stupidità collettiva,
travestita da progresso umanitario. Quasi peggio della tv, dove la stupidità
almeno è passiva e ricettiva, a scuola invece si fa attiva e militante. La
scuola istituisce il canone, mentre la tv si limita a farlo pagare.