Discorso di insediamento del Maestro Venerabile
Carissimi Fratelli
E’ con profonda emozione che ho accettato l’onore e l’onere dell’incarico che Voi mi avete affidato.
Mi rendo conto che il mio compito non sera’ facile, ma Vi prometto che mi impegnerò con tutte le mie energie affinché lo spirito di Fratellanza e il desiderio di lavorare che animano la nostra Loggia si possano concretizzare in realizzazioni profonde, utili e durature. Essere Massoni oggi non é facile, perché non è facile opporre ai condizionamenti ideologici la ricerca personale di valori etici valevoli per tutti gli uomini.
Eppure é proprio in questi momenti di crisi generale , di vuoto spirituale, di edonismo, di sporchi scandali e ancora più sporco scandalismo che l’insegnamento Massonico e l’operatività Massonica si impongono come imperativi per la coscienza di tutti gli uomini veramente liberi.
Uomini liberi e di buoni costumi che credono nel Grande Architetto del!’ Universo, uomini liberi e di buoni costumi che amano la Patria, la Famiglia e il Prossimo come se stessi, uomini liberi e di buoni costumi che scalpitano dal desiderio di lottare e reagire contro i condizionamenti ideologici , strumentali , inventati ogni giorno di nuovi da certe forze oscure che vogliono negarci il diritto all’esistenza.
La società non può permettersi di fare a meno della Massoneria, perché se c’è un movimento che ha generato intorno a se , amore per I’ Umanità, comprensione per ogni forza religiosa e per la coscienza , e per quell’intelligenza dell’Uomo che porta con se indistruttibili il senso della Giustizia e il desiderio della Verità, questo movimento siamo noi.
Noi siamo Fratelli perché cosi’ ci siamo riconosciuti e voluti, siamo arrivati ad esserlo passando da una semplice conoscenza a quella consonanza interiore da cui nasce il saper ascoltare, interrogare e rispondere con semplicità e verità.
Tutto questo Noi lo chiamiamo Tolleranza.
La mia impresa non sarà facile dicevo, perché mi trovo anche nella condizione dl successore del Fratello Eros Rossi, che e’ stato un grande Maestro Venerabile; nel suo triennio ha portato a compimento programmi grandiosi , primo fra tutti e più’ recente la costituzione presso la Biblioteca Comunale di Follonica dì un reparto di tematica Massonica, mettendo casi’ a disposizione di un vasto pubblico testi di filosofia , dì storia , di simbolismo e di esoterismo che consentano agli interessati di conoscere e approfondire tematiche storiche e culturali , dando cosi’ attuazione ad un’esigenza di trasparenza della Massoneria particolarmente avvertita dalla società in cui viviamo.
Non va dimenticata la celebrazione del 25° Anniversario di fondazione della nostra Loggia, i cui festeggiamenti sono culminati nella pubblicazione di un volumetto con la storia della Massoneria Massellata.
Ma di una cosa soprattutto dobbiamo essere grati al Fratello Eros, che anche nei momenti di maggiore difficoltà, quando la crisi istituzionale ai vertici del Grande Oriente d’Italia era involuta in una crisi di coscienza nella quale si dibattevano sia le generazioni più giovani, sia i Fratelli più anziani, Lui ha rappresentato la guida illuminata che ha fallo si che quei momenti di angoscia fossero vissuti con forte senso di responsabilità’ , trovando sempre parole di conforto e incoraggiamento per coloro che dimostravano maggiormente sconcerto e reticenza.
Per tutto questo, per quello che ha rappresentato per me come mio Maestro Venerabile, sapendo di interpretare il pensiero di tutti io Ti dico: GRAZIE EROS *
Mio primo scopo sarà quindi la pretesa di non farlo rimpiangere, vorrei comunque che questa Loggia diventasse ancora più’ grande sia pure con un Maestro Venerabile più’ piccolo.
E con l’impegno di tutti sento che questo é possibile.
Con lui , desidero rivolgere un pensiero fraterno e riconoscente a tutti i Maestri Venerabili che si sono succeduti su questo scranno: ognuno di loro, pur diversi per preparazione e temperamento, e benemerito per aver assicurato nel corso degli anni la continuità storica e con essa la legittimità muratoria della Loggia N. Guerrazzi.
Il mio pensiero in questo momento va anche al FrT Delfo Del Bino che questa Loggia aveva individuato come candidato alla Gran Maestranza, nell’augurargli una pronta e serena guarigione, voglio ricordarlo, per il livello qualitativo a cui aveva portato la rivista Hiram , come l’unica nota positiva degli anni che hanno visto al governo dell’istituzione il Prof. Di Bernardo.
Finito il tempo delle scelte, noi porgiamo il nostro saluto e offriamo la nostra obbedienza al FrT Virgilio Gaito Venerabilissimo Gran Maestro a cui va il nostro plauso per il programma annunciato e gli obbiettivi prefissi a tutela dell’integrità morale e dell’onore dei Massoni Italiani e per i propositi di rinnovamento della nostra Istituzione e di rinvigorimento della Tradizione di cui siamo e dobbiamo rimanere esclusivi portatori.
La RT LT N. Guerrazzi si pone in armonia con il disegno tracciato dal Gran Maestro.
Giunga infine il nostro saluto alle altre Logge di questo Oriente e degli Orienti vicini, a cui esprimiamo il nostro fervido augurio e la nostra decisa volontà che sì collabori ad ogni livello , e cioè sia nei lavori di Loggia attraverso uno svolgimento di tornate rituali comuni, sia nelle attività esterne , attraverso la realizzazione delle più’ opportune iniziative che servano a dare della nostra Istituzione l’immagine più’ appropriata, diversa certamente da quella, purtroppo molto diffusa di organizzazione dedita al malaffare.
E’ in questa prospettiva che desidero esporvi le linee essenziali del mio programma: faremo in modo che in ogni tornata vi sia un argomento di carattere non amministrativo, su cui i Fratelli possano fare le loro riflessioni , arricchendosi e arricchendo cosi’ gli altri Fratelli sul piano spirituale.
Gli argomenti di carattere esoterico , filosofico ,culturale ,saranno comunicati la tornata precedente in modo che tutti i Fratelli anche se non portano lavori arrivano con una certa preparazione e possono prendere più’ agevolmente la parola, ciò’ non toglie che chiunque abbia qualcosa che ritiene possa interessare la Loggia lo possa portare, indipendentemente dal tema della tornata; non necessariamente si debbono portare tavole architettoniche scritte, ma può’ essere di stimolo e istruttivo anche riferire e commentare articoli di giornale o poesie che abbiano suscitato qualche particolare emozione nel Fratello.
E’ necessario parlare di più in Loggia , ci sono Fratelli che non prendono mai la parola é possibile che non abbiano mai nulla da dire? la colpa e’ loro? o piuttosto tutti quanti abbiamo lasciato che la tradizione orale si atrofizzasse, per questo Vi dico che occorre recuperare i valori della nostra tradizione, di cui la tradizione orale é bagaglio, in quanto la totalità dei Valori lniziatici é sempre stata tramandata oralmente, consegnata direttamente da bocca a orecchio dal Maestro all’Apprendista.
Faccio comunque anche il proposito di raccogliere in un volumetto i lavori più interessanti presentati nella nostra Loggia dalla fondazione, per questo occorrerà tempo e disponibilità per operare questa ricerca e conseguente cernita.
Staremo comunque attenti a non cadere mai nel mero esercizio culturale e a non cedere alle lusinghe della analisi esoterica fine a se stessa.
Al contrario il nostro lavoro sarà una costante ricerca di noi stessi e della nostra essenza più intima , della nostra origine nella quale e’ sicuramente nascosto il mistero del nostro futuro, insomma sarà una ricerca di Valori Umani ai quali affidarci per dare il senso più compiuto alla nostra vita.
Questi Valori che noi ogni giorno offriamo come alternativa ai valori negativi della società.
Tra di noi il desiderio di progresso morale e spirituale dovrà essere tanto vivo e insopprimibile, quanto lontana dovrà invece rimanere la tentazione di utilizzare la nostra posizione di Massone, con i relativi legami fraterni, per ottenere vantaggi economici, politici e professionali.
Non tralasceremo di occuparci dei problemi istituzionali, primo fra tutti un accurato proselitismo con una rigorosa selezione che riguarderà tutti i presi in considerazione, anche nelle altre Logge, il proselitismo e’ necessario, perché se da un lato rappresenta la sorgente di nuova linfa per la loggia, risulta essere anche il naturale appagamento per quei profani che disgustati da un mondo corrotto e orfano di ideologie, sono alla ricerca di Valori rimasti immutati nel tempo.
Un altro impegno che mi assumo sarà quello di dare corso a iniziative , anche facendo sentire la mia voce in sede regionale, di tutela giudiziaria , consultando allo scopo Avvocati ,fratelli e non, che possano renderci informati sui nostri diritti di associazione, e soprattutto creare dei punti di riferimento in caso di bisogno. Quando si conoscono i nostri diritti, abbiamo una presa di coscienza superiore e ci sentiamo più forti.
Ci consideriamo fra i migliori che la Società può esprimere, eppure e’ bastata qualche giornalata per farci perdere l’equilibrio. Dobbiamo tornare a essere orgogliosi di essere Massoni, innanzitutto convincendo noi stessi che noi siamo essenzialmente una potenza spirituale, che non ha nulla da rimproverarsi se non quello dì fare meno di quello che si propone.
Per colmare questo vuoto , io ritengo, che il “conosci te stesso” e la catena fraterna, si possono sposare con I’operatività, cosi’ come e’ stato nella Massoneria medioevale.
E per operatività intendo il complesso di azioni e attività volte ad eseguire concretamente qualcosa per il bene dell’Ordine, dell’Umanità e per la gloria del Grande Architetto dell’Universo.
Dobbiamo tornare a costruire Cattedrali.
Per secoli e secoli i costruttori di cattedrali , di castelli ,fortezze, di edifici civili e religiosi sono stati i più noti e apprezzati, perché le loro opere erano li, sotto gli occhi di tutti a mostrare la loro bellezza, la loro utilità e indistruttibilità.
Ora le nostre Cattedrali possono chiamarsi centri di assistenza, iniziative di pubblica utilità, impegno sociale.
Nella sua prima Balaustra il Gran Maestro dice: “Non desideriamo darVi direttive, ma sottoponiamo alla Vostra saggia meditazione di quali enormi capacita aggreganti di tante persone di buona volontà possa essere capace un Massone che intenda , con la visione panoramica caratteristica del vero Iniziato agire nel campo della scuola e, più ampiamente , dell’insegnamento e della ricerca scientifica anche universitaria , della valorizzazione dell’artigianato, della promozione della crescita morale e materiale delle giovani generazioni alle quali consegnare integra e luminosa la nostra fiaccola ideale del volontariato…..”
Carissimi Fratelli,
dobbiamo proporci come punti di riferimento nella società. Ma per fare questo dobbiamo tenere conto che solo una comunità attenta e ligia ai propri doveri, iniziatici potrà proporsi al mondo come modello di società di uomini liberi ed onorati che lavorano per un nobile scopo comune e nella quale ognuno riceve il salario in rapporto alla perfezione del lavoro che compie, società dove tutto e’ giusto e perfetto ed ogni operaio avrà ciò che gli e’ dovuto.
Per svolgere bene il mio lavoro faccio affidamento sull’impegno di tutti, in modo particolare i Fratelli eletti a cariche di responsabilità, conto sui consigli del FrT Eros come ex Maestro Venerabile; il FrT Primo Sorvegliante curerà in modo particolare l’istruzione dei FrT Compagni e dei Maestri neo eletti, ha il dovere di vigilare sulla vita di relazione di tutti i Fratelli.
Il FrT Secondo Sorvegliante ,tutore della colonna di settentrione, rivivrà il suo apprendistato curando l’istruzione dei FrT Apprendisti aiutandoli soprattutto a realizzare il silenzio interiore.
Il FrT Oratore, come depositano della legge, vigilerà affinché tutto lo svolgimento della tornata risponda ai canoni muratori e avallerà con il suo sigillo, dato dalle conclusioni il lavoro svolto.
Il FrT Segretario oltre a redigere le tavole e a tener nota di quanto avviene nel corso dei Lavori e nella vita di Loggia, nello stendere la Tavola Architettonica deve ricostituire non solo il filo dei discorsi e la sequenza di svolgimento dei Lavori ,ma l’indissolubilità della Catena formata dai Fratelli.
I FrT Apprendisti hanno il dovere di assistere e di aiutare il Maestro delle Cerimonie nell’addobbo del Tempio e di riporre i materiali di Loggia alla fine dei Lavori.
Come chiesto dal Gran Maestro alla fine di ogni Tornata verrà fatta la Catena d’Unione; sarò io ad accendere il Testimone ,con un fiammifero, prima dell’Apertura dei Lavori e spengerlo appena sciolta la Catena d’Unione.
E’ dovere di tutti far si che durante i Lavori il rituale sia rispettato; sarà compito del Maestro delle Cerimonie accertarsi, all’inizio dei Lavori, che tutte le Cariche siano ricoperte e i Fratelli siano al loro posto con abbigliamento adeguato.
Porremo tutti quanti il massimo impegno perché la serenità non abbandoni mai le Colonne, impegno che diventa dovere per i FrT Maestri ,che con l’esempio devono far si che le giovani generazioni trovino sempre l’armonia e I’ amore fraterno illustrati
loro durante il periodo di tegolatura.
Che il Grande Architetto dell’Universo ci assista.
Il Maestro Venerabile L.M.