Istruzioni ai Fr.·. Apprendisti
Parte 1
Abbiamo un
posto nella storia?
La nostra Istituzione è una scuola di esoterismo, filosofia, riflessione, ma la
storia ci insegna e ci dona la memoria fisica degli eventi nel loro rapporto
diacronico nel tempo e con il tempo.
Quindi i nostri momenti di “istruzione” deve possono passare il primo
filtro: quello della storia.
E la nostra ha un inizio nobile: il IV sec. A.C. a Crotone, Pitagora e la sua
scuola esoterica. Questa era organizzata come una vera e propria società
segreta, con i suoi riti ed il suo simbolismo. Era assai difficile essere
scelti come iniziandi, ma quando l’aspirante finalmente veniva prescelto per
essere iniziato doveva attraversare un percorso di riflessione che aveva un suo
significato e che oggi riportiamo alla simbologia delle prime fasi del rito di
iniziazione.
Ascoltate, fratelli: l’aspirante, per accedere al sodalizio doveva trascorrere
un’intera notte in una caverna buia posta fuori dell’abitato; il profano
trascorre un tempo all’interno del gabinetto di riflessione, antro
simbolicamente buio ma fucina della nuova luce. Superata questa prima
esperienza l’aspirante pitagorico veniva rinchiuso per un giorno in un
ambiente, dove risolvere alcuni enigmi, e nel quale aveva solo il pane e l’acqua
come nutrimento. Anche il profano deve rispondere a quesiti di carattere etico,
il “testamento” che verrà poi letto ed approvato in officina, e,
ricordiamo, sul tavolo del gabinetto di riflessione, alcuni oggetti dal
profondo significato simbolico, compreso un tozzo di pane secco e l’acqua di
fonte.
Infine i rumori dei metalli ed il clamore della vita profana che il profano,
ancora bendato, ascolta all’inizio dei suoi viaggi nel tempio, erano simili
alla simbolica ilarità cui l’aspirante era sottoposto al primo ingresso
nell’aula dove i pitagorici già iniziati erano riuniti e lo accoglievano.
Ed allora, fratelli, diamo il giusto valore alla simbologia, quale contenitore
di un messaggio e portatore di profondi significati, attraverso il tempo e la
storia, sia nella verticale dei secoli e dei millenni, che nell’orizzontale dei
popoli e delle culture, pur differenti fra di loro ma accomunati nel rispetto
di valori dalle simbologie sovrapponibili.
Nella nostra Istituzione, in questo tempio, indosso ai nostri abiti profani,
tutto è un simbolo. Ed attraverso questi simboli faremo insieme un percorso di
informazione e di conoscenza.