IL “CAMMINO” DEI MASSONI

Il “Cammino” dei Massoni   di  EROS ROSSI

Carissimi Fratelli,

il grande Fr\ Goethe, in una sua mirabile poesia, così definisce il “cammino” dei Massoni:

                                               “E’ simile alla vita

                                               ed alle sue fatiche;

                                               alle azioni degli uomini

                                               assomiglia, quaggiù

                                               nel mondo.

                                               Il nostro sguardo

                                               l’avvenire nasconde,

                                               grado a grado,

                                               dolori e gioie.

                                               Noi senza timore

                                               andiamo avanti

                                               sulla nostra strada,

                                               sempre. . . “      

            La lettura di questa poesia mi ha fatto profondamente riflettere e, per meglio capire il pensiero dell’autore, ho ritenuto opportuno rileggere un famoso libro del FrT Goethe dal titolo “Le affinità elettive”, cercando di analizzarlo con la mente dell’iniziato per cogliere i messaggi esoterici e massonici in esso eventualmente contenuti.

Goethe utilizza sapientemente il diario scritto da Ottilia, una delle protagoniste femminili del romanzo, come strumento per divulgare i propri pensieri massonici, nascosti nelle sensazioni che la ragazza prova e che affida alle pagine del diario.

            Ecco alcuni brani di tale diario:

–           “Se incontriamo qualcuno che ci deve della gratitudine, tosto ci pensiamo. Tanto spesso incontriamo persone alle quali dobbiamo essere grati, e non ce ne viene il pensiero.”

–           “Le Società più evolute sono quelle in cui vige fra i vari membri un sereno rispetto vicendevole.”

–               “Resti ad ogni singolo la libertà di occuparsi di quello che lo attrae, di quello che gli fa piacere, di quello che reputa utile; ma il vero e proprio studio dell’umanità deve essere dedicato all’uomo.”

–           “La figura umana é suprema e unica nel portare in sé l’immagine della divinità.”

–           “Ogni creatura, per essere perfetta nella sua specie, deve uscire da essa superandola, deve diventare diversa dagli altri, deve essere incomparabile. In parecchie note l’usignolo è ancora un uccello come tanti altri; poi esso vibra e si innalza sopra la classe sua e sembra voler rivelare agli altri alati cosa sia veramente cantare”.

Nella poesia e nel libro del Fr. Goethe ho ritenuto di cogliere alcuni aspetti fondamentali del nostro essere Massoni e mi auguro che possano suscitare, in ciascuno di voi, emozioni e sensazioni profonde in modo da sviluppare ulteriori riflessioni in merito.

Colui che ha scelto di percorrere il duro cammino iniziatico (credo che questo concetto dovremmo, in qualche misura, farlo comprendere ai profani) è un uomo come tutti gli altri, con la sua fatica di vivere, con i suoi difetti e i suoi pregi, con le gioie e con i dolori che la vita porge agli esseri umani ogni giorno, con i suoi errori, con i suoi successi e le sue inevitabili cadute.

Rispetto agli altri uomini ha solo il pregio di cercare di migliorarsi continuamente, di non nascondere a sé stesso i propri lati negativi ma anzi di analizzarli allo scopo di correggerli, attraverso un lavoro difficile e non sempre coronato da successo, andando avanti nel suo viaggio iniziatico con costanza, senza timori.

Il Massone crede profondamente nell’uomo, rispetta tutte le idee e tutte le convinzioni e, per questo, chiede rispetto per le proprie; egli ama profondamente la libertà (Dante scriveva: “Libertà vo cercando, che è sì cara — come sa chi per lei vita rifiuta”), ama la propria libertà e quella degli altri; l’iniziato è convinto che l’umanità meriti un’esistenza più bella, più pulita e serena, e dedica a questo entusiasmante progetto tutte le proprie energie morali e intellettuali.

Il Massone, come l’usignolo di Goethe, tenta di produrre note sublimi, di elevarsi sopra la sua specie, cerca incessantemente di portare nel mondo profano i suoi valori e i suoi principi, non allo scopo di avere riconoscimenti o applausi, ma solo perché in questo modo egli può veramente operare per il bene e il progresso di tutti gli uomini.

Carissimi Fratelli Scozzesi, anche nei momenti più tristi, anche di fronte ai piccoli Insuccessi, negli attimi di scoramento e di difficoltà, dobbiamo ripetere a noi stessi, senza presunzione ma con la forza dei nostri convincimenti, che anche il nostro piccolo granello di sabbia è indispensabile per la costruzione del Tempio Universale.

 “Noi senza timore, andiamo avanti, sulla nostra strada, sempre….

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