LA GUGLIA DI FOLLONICA

LA GUGLIA DI FOLLONICA.

Nel proclama di Mazzini del 29 Ottobre 1867 agli italiani si invocava Roma Capitale d’Italia; nella sua conclusione si leggeva. A Roma, senza traditori  nel campo!! A Roma con una bandiera non contaminata di servitù, di menzogne, di disonore. Roma é la capitale degli Obelischi. L’obelisco è una mole di colonna quadrata, terminante in punta; diversa dalla piramide, per la base più stretta. Esso venne inventato dagli egizi per simboleggiare il “raggio del Sole”, da loro adorato; ed infatti del raggio solare, quando è diviso, rende buona l’immagine. I Sacerdoti dell’antico Egitto chiamavano gli Obelischi le dita del Sole.

I Mazziniani sapevano bene queste cose, quando proposero di innalzare  a Follonica un Obelisco in onore di Garibaldi: raggio di sole. 

Alfonso Ademollo ci parla del Monumento: ”Nella Piazza Sivieri di Follonica fu innalzato dai Reduci delle Patrie Battaglie di Maremma, un bel monumento commemorativo del fasto avvenimento della salvazione di Garibaldi nell’anno 1849: dopo l’assedio di Roma. L’inaugurazione di questo monumento, avvenne in mezzo al generale entusiasmo, il 17 Giugno 1877. Sorse la nobile idea di rendere eterno con un monumento, la liberazione dell’Eroe ed il suo imbarco nella punta di Cala Martina: il monumento è strettamente legato a quello di Quarto, che venne eretto per commemorare l’imbarco dei Mille.  Infatti la forma che il progettista Ing. Luciani dette al monumento innalzato in Piazza Sivieri a Follonica, (ove più tardi e in diverse occasioni furono apposte delle iscrizioni) arieggia nello stile quello di Quarto. Esso consiste in un obelisco in travertino bianco di Cecina,  sormontato da una Stella d’Italia, in ghisa fusa dalle fonderie leopoldine. L’Obelisco poggia su di un basamento quadrilatero a cui si accede mediante una gradinata; il tutto difeso da apposite colonnette di ghisa e catene di acciaio, con teste di leoni negli angoli”.

Ideatore e promotore della erezione del monumento, fu nell’anno 1876 il massone Niccola Guerrazzi, che lo volle dedicare a Giuseppe Garibaldi.  Oggi la  “Guglia”  é un monumento insigne di Follonica, assurto, nel tempo, assieme alla Chiesa di San Leopoldo, a simbolo della città. La cosiddetta Guglia consiste in un Obelisco realizzato in blocchi di pietra. (E’ questa una differenza sostanziale con gli Obelischi romani, che sono in unico blocco).  I suoi ideatori la spiegano cosi: ”il basamento è rivestito di pietra grezza, la sovrastante struttura é in pietra levigata ,mentre tutto é insito su tre ordini di gradini. Sulla cuspide, infine, sormontando tutto il complesso, fa spicco una Stella d’Italia, in ghisa, a cinque punte, posta sul delta

La Guglia è un insieme di simboli massonici che, partendo dai tre gradini rappresentanti l’ordine della Massoneria Azzurra, passando di seguito alla pietra grezza, che rappresenta le imperfezioni dello spirito e del cuore, (imperfezioni che il massone deve sforzarsi di correggere con il lavoro). La pietra levigata, simbolo della raggiunta perfezione, per arrivare alla Stella; triplice triangolo intrecciato che permette di tracciare il Delta. Da quanto é sovraesposto, si capisce che la presenza dell’ordine Massonico in Follonica è datata da lungo tempo.

IL 17 GIUGNO 1877 A FOLLONICA INAUGURAZIONE DI UN MONUMENTO AL GENERALE GARIBALDI  DOVUTO ALL’INIATIVA DELLA “ASSOCIAZIONE DEI

SUPERSTITI DELLE PATRIE BATTAGLIE DELLA PROVINCIA DI GROSSETO”.

UN0 PER TUTTI  – TUTTI PER UNO.

Il periodico “L’Ombrone” negli anni 1876/77 aveva condotto una battaglia nei confronti della pubblica opinione maremmana con il fine di un riconoscimento ai  Patrioti che avevano condotto l’eroe al suo salvamento con una imperitura memoria da collocarsi alla Cala di Punta Martina nelle spiagge di Follonica e di Scarlino.

Le raccomandazioni erano dirette a tutti i Patrioti ma in modo particolare alla Giovane Associazione dei Superstiti delle Patrie Battaglie della Provincia di Grosseto,  la quale era composta dai reduci di tutte le Campagne garibaldine combattute dal 1848 al 1870.

Finalmente il I7 Giugno 1877 si realizza a Follonica la posa della prima pietra dell’obelisco di Piazza Sivieri.

Il palco della Presidenza era stato eretto in piazza Sivieri, dove doveva essere inaugurato e poi innalzato il Monumento a Garibaldi  e dove  “il Municipio di Massa Marittima ha conceduto appositamente l’area, removendo una pubblica fonte”. 

Nella parte superiore del palco era collocato un quadro di Garibaldi e  nel fondo del palco il disegno del Monumento e di tutti i suoi accessori, opera pregevole dell’Ingegnere Ippolito Lucani.

Le seguenti tre iscrizioni stavano a coronamento dell’addobbo del palco:

Angelo Guelfi       

Quando stranieri feroci e paesani codardi

Come fiera cacciavano

Giuseppe Garibaldi

Con mortale pericolo il soccorse

e lo salvò da morte.

Mutate le fortune del Capitano

Ei stette a casa

Amò la Patria, amò Dio

Il trionfo della Libertà non ride con occhi mortali

Lo previde cogli occhi dell’anima

Di tanto pago Ei morì

Augurando ai figli tempi migliori 

Coadiuvarono

il

Generale Garibaldi

nel suo imbarco a Cala Martina

PRATO   Martini Girolamo

S. DALMAZIO  Serafini Camrnillo.

MASSA MARITTIMA Lapini Giulio Lapini Riccardo Serri Biagio -Verzera Domenico.

SCARLINO Guelfi Angelo- Ornani Giuseppe – Pina  Olivo –  Fantoni Oreste -Carmagnini Leopoldo  – Butelli Gaetano

FOLLONICA. Gaggioli  Pietro.

Bandito come belva da Roma

Al destinato

A tanta parte del riscatto italiano

Giuseppe Garibaldi

Qui la notte dell’1 al 2 Settembre 1849

Poche ore posò.

Pedestre e guidato da un campagnolo solo

Traversato il piano  di Scarlino

Raggiunse la Cala di Punta Martina

Ove su di un burchiello

Si commise in balia dei venti.

Dio

Compassionando alle miserie nostre

Lo salvò, lo protesse.

Impari chi legge a non disperare mai

Della Patria.

Onore all’Eroe.

La stazione di ferroviaria di Follonica diveniva spesso luogo di attesa e di raduno, fu cosi anche in quel fausto giorno quando Niccola Guerrazzi Presidente dell’Associazione, assieme ad altri eminenti rappresentanti attesero le comitive provenienti da più luoghi della Toscana.

Da Grosseto arrivarono più delegazioni: con le quali, schierate con il solito ordine militare, i Superstiti con la musica e la Bandiera in testa percorsero il viale che dalla Stazione conduce al Paese. 

La patriottica Massa Marittima fece arrivare la sua Banda Musicale a Follonica e, assieme alle varie rappresentanze, Achille Orlandi per i Reduci delle Patrie Battaglie; Gabriello Rossetti della Fratellanza Artigiana; Angelo Rossetti per la Società-Cosmico-Umanitaria; Giulio Antonini in rappresentanza della Associazione Giovane Democrazia; Giuseppe Guerrieri per l’ Associazione Repubblicana; Francesco Trapeli per la Societtà Filodrammatica la Speranza; una Rappresentanza della Biblioteca-Museo; Domenico Corsi rappresentante del Comune di Massa Marittima, ed infine fu presente anche “La rispettabile Loggia Massonica massetana Vetulonia”.

Parteciparono anche la Banda Musicale di Suvereto ,il maggiore Carbonieri Domenico presidente dei Reduci di Campiglia e Suvereto; Giulio Saviozzi, rappresentante del Comune di Campiglia; il Cav. Antonio Zamberti; l’avv. Giovanni Bacci della Società Operaia di Campiglia e Ludovico Fandacci della Società Operaia di Piombino.

Due lettere importanti giungono al Comitato organizzatore;

quella di Agostino Bertani:

Egregio Presidente

       il vostro invito, fattomi a nome di codesta Società dei Reduce delle Patrie Battaglie, per la festa di Domenica, mi onora e mi è grata assai, perché mi fa con Voi rivivere in giorni di fede e di gloriosi ardimenti che è savio proposito rammentare con monumento a chi, senza sacrificio raccoglierà i frutti di quelle patriottiche imprese.

      Detto ciò, Voi comprendete che tutta l’anima mia, ricordevole e commossa per il fine che vi proponete e per voi l’onore e la soddisfazione che mi recate é tutta con Voi.

       Che non vi sia la persona mia, stanca dalle lotte or ora cessate, e poco incline alle numerose festività, poco importar debba a chi rammenti fra di Voi e sappia che sarò sempre con Voi unito per propiziare con ogni mio sforzo la maggiore prosperità della nostra Patria”.

      Fate gradire, Ve ne prego, Egregio Presidente, le mie scuse e i miei ringraziamenti a tutta la vasta Società.

      E Voi abbiatemi per vostro

                                                                           Affezionato

                                                                       Agostino Bertani

 …. e quella di Giuseppe Mazzoni:

      Invitato gentilmente ad assistere alla inaugurazione del monumento commemorativo dell’imbarco di Garibaldi a Cala Martina, ringrazio i Reduci e sarei lietissimo di trovarmi tra loro. Mi scuseranno i Soci, atteso la mia grave età e le loro non poche occupazioni, e vorranno credere che io non prenderò minor parte col pensiero alla loro patriottica festa, alla quale auguro buona riuscita.

                                                                                 Vostro

                                                                         Giuseppe Mazzoni.

La pergamena che segue, da molti firmata, è introdotta in un tubo di piombo, il cui coperchio venne saldato dal Presidente Guerrazzi e venne da lui deposto nelle fondamenta del Monumento. Essa è stata collocata in una pietra avente un incavo a ciò destinato a cui è sovrapposta e murata altra pietra.

L’atto in precedenza era stato Rogato da Ser Righetti Notaro di Scarlino

Qui riportiamo tutte le firme con l’ordine stesso col quale vennero iscritte, cioché mostrerà viepiù agli assenti l’im­portanza del fatto.

Niccola Guerrazzi – Presidente.

Alfonso Dott. Ademollo – Vice – Presidente.

Cesare Bossi Segretario.

Telemaco avv. Ferrini, della Commissione.

Ippolito ing. Luciani, autore del disegno del monumento.

Enea dott. Romualdi della Commissione.

Vincenzo Guasparrini  aggiunto della Commissione.

Giovanni Micheli della Commissione.

Gabriello ing. Rossetti Rappresentante del Collegio della Fratellanza Artigianadi Massa.

Ludovico Fondacci Rappresentante la Società Operaia di Piombino.

Achille Orlandi Presidente della Società dei Volontari di Massa.

Domenico Corsi Rappresentante il Comune di Massa.

Luigi Cav. ing. Vannuccini Sindaco, Rappresentante i Su­perstiti ed il Comune di Scansano.

Antonio Cav. Zamberti Rappresentante il Comune di Suvereto.

Giulio Saviozzi Rappresentante il Comune di Campiglia.

Oreste Dott. Maltatti Rappresentante la Fratellanza Arti­giana di Firenze.

F. S.  Rappresentante la Loggia Massonica di Orbetello.

Pietro dott. Sestini Rappresentante la Società Operaia di Grosseto.

Carbonieri Maggiore Domenico Rappresentante i Reduci di Campiglia  Marittima.

Maver Antonio Rappresentante i  Reduci di Orbetello.

Francesco avv. Sellari – Franceschini Rappresentante la Stampa della Provincia.

Ferdinando Perozzo Rappresentante la Stampa della Provincia.

Angiolo Rossetti Rappresentante la Società Cosmico Uma­nitaria  di Massa.

Giovanni avv. Bacci Rappresentante la Società Operaia di Campiglia

Giuseppe Guerrieri Rappresentante l’Associazione Repub­blicana di Massa.

A. A. Rappresentante laLoggia Massonica di Massa.

Giulio Antonini Rappresentante la Società Giovane Demo­crazia di Massa.

Francesco Trapeli Rappresentante la Società la Speranza.

Inoltre la Presidenza dei Superstiti aveva ricevuto il mandato di rappresentare alla funzione.

La Società dei Reduci dalle Patrie Battaglie per l’Unità ed indipendenza d’Italia in Roma.

L’associazione di Mutuo Soccorso fra i Reduci delle Patrie Battaglie in Pisa.

Il Municipio di Campiglia Marittima.

Frattanto giungono altri dispacci, che il Presidente fa su­bito leggere; il primo appartiene alla Massoneria Elbana e dice:

Niccola Guerrazzi – Follonica –

“Loggia Massonica Luce del Tirreno autorizzavi rappresen­tarla inaugurazione monumento Generale Garibaldi  – Salute”.

                                                                         Dott. Ab.

Il secondo telegramma appartiene ad alcuni patrioti dell’Associazione Democratica di Arcidosso e dice:

 Niccola Guer­razzi – Follonica –

“Dolenti non potere presenziare fausto avvenimento mandiamo fraterno saluto a Voi ed ai generosi Fratelli d’armi costì convenuti.

Virgilio Galassi – Francesco Stangolini – Candido Gori –

Giovambattista Ferrini Sindaco – Giuseppe Tassi.

Il terzo è della Fratellanza Artigiana di Prata e dice:

Niccola Guerrazzi  – Follonica –

“Fratellanza Artigiana Prata invia fraterno saluto rappresentanze riunite solennizzare fondazione monumento eroico duce mille”.

                                                                              Mastro arte

                                                                              Bamberucci.

Al telegramma che da parte del Comitato veniva spedito a Caprera, il Generale rispondeva con la seguente lettera scritta di suo pugno

Caprera 22 Giugno 1877.

Mio Caro Guerrazzi ,

Ricambio un saluto di cuore coi cari grossetani sperando in tempi migliori.

                                                                              Vostro

                                                                     Giuseppe Garibaldi.

In ogni lato del piedistallo si leggono le seguenti iscrizioni:

1a Lapide

A GIUSEPPE GARIBALDI

CADUTA LA ROMANA REPUBBLICA

GLORIOSAMENTE DIFESA

FRA GLI ORRENDI DISAGI

L’AMATA COMPAGNA

A CALAMARTINA

PORTENTOSAMENTE S’IMBARCAVA

IL 2 SETTEMBRE 1849

I SUPESTITI DELLE PATRIE BATTAGLIE

DELLA PROVINCIA DI GROSSETO

A PERPETUA RICORDANZA

Q.M.P.

2a  Lapide

CON MORTALE PERICOLO DI SÈ

CONCLUSERO LA IMPRESA ONORANDA

       MARTINI GIROLAMO                                           PRATO                 

       SERAFINI CAMILLO                                                    SANDALMAZIO

       LAPINI GIULIO                                                             MASSA  MARITTIMA

       LAPINI RICCARDO                                                      MASSA  MARITTIMA

       SERRI BIAGIO                                                              MASSA  MARITTIMA         

       VERZERA DOMENICO                                        MASSA  MARITTIMA
       GUELFI ANGELO                                                 SCARLINO                       

       ORNANI GIUSEPPE                                               SCARLINO
       PINA OLIVO                                                                  SCARLINO                            

       FONTANI ORESTE                                                       SCARLINO
       CARMAGNINI   L.DO                                                   SCARLINO               

       BUTELLI GAETANO                                                    SCARLINO

       GAGGIOLI  PIETRO                                                 FOLLONICA.

       AZZARINI  PAOLO                                                       SANDALMAZIO

3a  Lapide

Questa lapide fu inaugurata dall’On. Pio Viazzi; il discorso ufficiale fu tenuto dall’avv. Ernesto Re, ìl giorno 29 Luglio 1911.

ITALIA UNITA

SOVRANO IL POPOLO

REDENTO IL LAVORO NELL’ASSOCIAZIONI

LA FEDE  EMANCIPATA DAL DOGMA

FURONO PER

GIUSEPPE MAZZINI

SPERANZA—APOSTOLATO— MARTIRIO

IL CIRCOLO REPUBBLICANO

DI

CALA MARTINA—

FIDENTE NEL GENIO DIVINATORE

IL

XVI  VII—MCMXI.

Q. M. P.

4a  Lapide 

IL CIRCOLO CALA MARTINA

DI FOLLONICA

AL NOME DI GARIBALDI

QUI  VOLLE  UNITO

QUELLO DI GIOVANNI BOVIO

FILOSOFO SOMMO

CHE TUTTO SFIDO’ PER  LA  CAUSA DEL VERO

TRASFONDENDO IN PAGINE ETERNE

IL PENSIERO UMANO

DELL’EROE DEGLI EROI.

FOLLONICA XV MAGGIO MIXCIV.

Questa voce è stata pubblicata in Varie. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *