VELOCE CON FUOCO

Or.·. di Firenze

Alberto Vallini

« “Capitano io non mi muovo di qui!”

“Capitano è uno schifo, è uno schifo!! ci ammazzano tutti quanti!!”

“Spostatevi!!!”

“Capitano, rimane solo quest’ acqua fra noi e l’ Onnipotente!”

“Ogni granello di questa spiaggia è stato messo sotto tiro. Se resti qui, sei un uomo morto.”»

da: “Salvate il Soldato Ryan” [Steven Spielberg , 1998]

Spesso ci viene chiesto: fai una tavola, ma sii breve e semplice. Se mi si consente la battuta, è un po’ come commissionare un delitto in un film giallo: fai un lavoro veloce e pulito. D’altra parte Atena, la dea greca della sapienza e delle lettere, non era forse una dea guerriera, che uccide, raffigurata dalle iconografie con elmo scudo e lancia? Cercherò di essere breve, ma quanto alla semplicità sorge un problema. Si può essere semplici fino ad essere elementari, e si può essere elementari fino ad essere primitivi, ma giunti a tale soglia non c’è più alcun messaggio che valga ancora la pena veicolare né alcuna audience in grado di recepirlo. Non è possibile pretendere che un messaggio elaborato o significativo non indossi una veste sofisticata (e asttamente come Atena), se non che rinunciando al messaggio. La Massoneria è un mondo complesso, che vive e si confronta con un mondo “profano” complesso e drammatico, dove le soluzioni banali non servono a nulla, perché non risolvono nulla. Dove sarebbero le conquiste del mondo industrializzato, se ci fossimo attenuti al criterio della massima semplificazione possibile? E come avrebbe potuto evolvere il capitalismo liberale americano, se la dirigenza politica avesse prescritto alla IBM: mi raccomando, fai cose semplici. Quando fra noi e l’ Onnipotente rimane solo quest’ acqua, la soluzione più semplice è affogare. E quando avanzare sul campo di battaglia assediati dal nemico appare impossibile, la soluzione più semplice è arrendersi o morire tutti quanti.

Per cui questa è la prima cosa da dire a un iniziato: non ha alcun senso entrare in Massoneria, se ci si aspetta di trovare un ambiente dove vigano i pregiudizii e le banalizzazioni del mondo “profano”. Se sei un massone significa esattamente che hai rinunciato alla soluzione semplice. Questo si intende dire nelle religioni quando si ammonisce : rinuncia al vizio, o al peccato: rinuncia alla soluzione semplice; poiché, come insegnano gli evangeli, per entrare nel Regno dei Cieli, occorre passare dalla cruna di un ago. Ricordi le scritte che hai visto sulle pareti del Gabinetto di Riflessione, dove eri da solo innanzi alla cosa più semplice del mondo: un teschio?

Quando morì mia madre, chiesi al sacerdote di leggere un brano dalle Ecclesiaste. Non è breve ma è molto bello. Abbiate pazienza.

« La mattina semina il tuo seme e la sera non dar riposo alle tue braccia, perché non sai quale lavoro riuscirà, se questo o quello, o se saranno buoni tutti e due (…) E ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: non ci provo più alcun gusto. Prima che si oscurino il sole, la luce, la luna, e l’ altre stelle, e ritornino le nubi dopo la pioggia; quando tremeranno i custodi della tua casa, e si curveranno quelli più forti, e cesseranno di lavorare coloro che macinano, perché rimaste così in poche: e si offuscheranno quelle che guardano dalla finestra; e si chiuderanno tutte le porte che danno sulla strada; quando si abbasserà il rumore della mola, e si attenuerà il cinguettio degli uccelli e si affievoliranno i toni di ogni canto; quando si avrà paura delle alture, e gli spauracchi della strada faranno sgomento; quando imbiancherà il mandorlo, e la locusta si trascinerà a stento, e il pepe non avrà più alcun effetto, perché l’ uomo se ne va nella Dimora Eterna, e quelli che piangono si aggirano per strada; prima che si rompa il cordone d’ argento, e la lucerna d’oro si infranga, e si rompa l’ anfora nel pozzo, e ritorni la polvere alla terra, com’ era prima, e lo Spirito torni a Dio , che lo ha concesso . »

Per cui, caro nuovo fratello, ti vorrei esortare: sviluppa una consapevolezza ancora più acuta delle sofferenze da alleviare e dei problemi da risolvere che ci sono nel mondo, perché è questo il compito per cui la Massoneria si è costituita: un simbolico esercito “nascosto” di uomini votati al bene.

Non vivere la Massoneria passivamente: non c’è già più tempo!

In una bella tavola letta 2 anni fa il nostro car.·.mo F.·. F*** scrisse: “Fortunatamente, la Massoneria non sono i Massoni”: caro F.·. appena iniziato, non sentirti deluso quando troverai dei F.·. che non corrispondono all’ immagine che potevi essertene fatta: tieni gli occhi affissi sulla Massoneria, non su singoli Massoni, su ciò che essa è nella Sua Grandezza e Imperio simbolici, poiché è solo ad Essa e alla Tua Coscienza che dovrai rendere conto ed è solo a questi che Tu Ti sei impegnato nel Tuo Giuramento: infatti, come mi disse il Nostro car.·.mo F.·. C*** prima che io venissi iniziato: “Ricorda che la Massoneria sei tu”.

Sei ora solo un Apprendista, il primo di ben 33 gradi. Non indugiare. Non attendere l’ elevazione ad alcun grado miracolante e messianico. Tutto ciò che la Massoneria potrà essere o non essere per Te, tutto ciò che Essa potrà negarTi o concederTi, tutto ciò che Ella potrà significare per Te in termini di gratificazione o di delusione, sono tutte cose che non dipendono da cosa la Massoneria è o non è, ma che dipendono interamente da come Tu interpreterai la Massoneria. La Massoneria è come una bellissima macchina dentro la quale Tu ti siedi: ne vedi il volante, il cruscotto splendente, le ruote cromate, dai comandi intuisci la potenza del motore, e poi dici: “bella questa macchina, però non cammina”. Sappi che questa macchina è siffatta, che non camminerà mai se Tu non la metterai in moto e accenderai e guiderai. Perciò, ricorda che non esiste in realtà nessuna cosa che Tu, in quanto Apprendista, non potresti fare, e che invece in quanto Maestro potresti fare. Ciò che non sarai pronto a fare da Apprendista, non lo farai neppure da Maestro, poiché non sono i Gradi che nobilitano l’ uomo, ma è l’uomo che conferisce e la vita e il significato e la nobiltà al grado. Perciò non indugiare: non c’è già più tempo, e ogni minuto che passa, passa invano, poichè trascina via con sé una nuova vittima.

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