CARDUCCI MASSONE

Non mi sembra ancora chiarito quando e dove Giosuè Carducci sia stato iniziato in Massoneria.

In questi ultimi anni ho meditato nuovamente i dati del quesito e fatte nuove ricerche.

CARDUCCI MASSONE

Eccomi a renderne conto ai Fratelli.

Prima versione. Il compianto Romeo Monari, nel suo pregiato Ricordando Giosuè Carducci (1922), ritenne di potere indicare I’epoca della iniziazione nell’anno 1862 appoggiandosi particolarmente agli accenni di sapore massonico contenuti nell’ode Dopo Aspromonte.

          Quanto alla Loggia giudicò verosimile che avesse ricevuta la luce in una delle Logge bolognesi o la <<Concordia Umanitaria>> o la <<Severa>>. Se non che negli elenchi e nei verbali di queste due Officine il nome del Poeta non risulta ed inoltre la <<Severa>> era una Loggia simbolica ed il Carducci professava il rito scozzese e raggiunse il grado di Rosa Croce.1

Seconda versione Subito dopo la sua morte la Rivista Massonica (1907) e l’Acacia pubblicarono che era stato iniziato nella <Galvani>>, altra Loggia bolognese sorta nel 1864 dalla fusione della <<Concordia Umanitaria>> di Rito scozzese e della <<Severa>> di Rito simbolico. Questa notizia fu ripetuta dal Grande Oratore Giovanni Albano nella solenne commemorazione fatta a Palazzo Giustiniani dal Grande Oriente in Roma (10 marzo 1907).

          Ma, oltre al contrasto di data con la prima versione, VB rilevato che neppure nell’elenco della <<Galvani>> figura il nome del Carducci e che anche la <<Galvani>> professava il Rito simbolico.

Si aggiunga un elemento certo e cioè che nei primi del 1866 Egli fu uno dei sette fondatori della Loggia <<Felsinea>>, quando cioè la <<Galvani>> non aveva ancora cessato di funzionare, talché male si spiegherebbe la circostanza che Egli, essendo membro effettivo di una Loggia, si adoperasse per la fondazione di un’altra.

Terza versione. Nel 1925 un vecchio massone bolognese, Salomone Sanguinetti, iniziato nel 1852, fece una comunicazione alla <<Lux>> (Rassegna del Supremo Consiglio dei 33) con la quale dichiarava di ricordarsi in modo sicuro che egli stesso, coprendo la carica di cerimoniere nella Loggia <<Galvani>>, introdusse il Carducci per l’iniziazione nel Tempio che era situato nel Palazzo Taruffi in Via Poggiale n. l6 (ora Via Nazario Sauro).

          Testimonianza dunque precisa e recisa. Se non che il Fr.’. Salomone Sanguinetti, morto in età di quasi cento anni, scriveva dopo mezzo secolo dall’avvenimento ed è lecito ritenere che i suoi ricordi fossero annebbiati e confusi, come del resto egli stesso ammette.

          Infatti il Sanguinetti nella lettera diretta alla <<Lux>> narra i particolari della fondazione di una Loggia in Bologna nel 1860, per iniziativa di un Capitolo Rosa Croce sedente in Livorno, e dà notizie delle riunioni preparatorie tenutesi in una sala dell’Hotel Brun, lasciando credere che la Loggia così fondata fosse la <Galvani> mentre era la <<Severa>> che ebbe una prima angusta sede in Via Gombruti (oggi Via Alfredo Testoni). Ma il Sanguinetti è certamente caduto in errore.

Come già abbiamo detto, fu dalla fusione della <<Concordia Umanitaria>> con la <Severa>> che sorse la <<Galvani>>, con sontuosa sede in Via Poggiale, nella  quale in seguito e per qualche tempo,si adunò anche la <<Felsinea>.

Aggiungasi poi questo importante dato di fatto e cioè che il nome di Giosuè Carducci non figura negli elenchi di nessuna di queste tre Logge: la prima volta che si incontra il suo nome è nel 1866 quale uno dei sette fondatori della <<Felsinea>>, gli altri furono: Mauro Augusto Matteo (Napoli) colonnello; Cremona  Luigi (Pavia) matematico; Ghio Carlo Alberto, ufficiale, commissario di guerra; Malaguti Fausto (Bologna) avvocato; Zavateri Bartolomeo (Rivello) prof. Università e Magni Francesco (Ospedaletto) prof. Università.

Nessuno di questi nomi figura negli elenchi della <Galvani> ciò che viene a provare che questa Loggia venne fondata da Fratelli provenienti da altre Logge italiane.

Quarta versione. A questo punto si profila un’altra possibilità, e cioè che il Carducci abbia ricevuta la Luce in una Loggia della Toscana e sia venuto a Bologna già iniziato. In tal caso appare perfettamente probabile e verosimile che Egli abbia visitata la <<Galvani>> quando questa ebbe il noto periodo di splendore e che il ricordo di Salomone Sanguinetti si riferisca appunto all’averlo, come cerimoniere, introdotto nel Tempio quale visitatore, ma non quale membro  effettivo della Loggia.

          Le mie ricerche su questa cospicua iniziazione erano giunte a questo punto quando nel 1939 il prof. Albano Sorbelli, direttore della Casa Carducci, sapendo  del mio interessamento all’oggetto, mi rese ostensibile una piccola agenda nella quale a guisa di diario il Carducci scriveva giornalmente certe sue note.

                    Sotto la data del 22 febbraio 1866 si legge:

                  “Mi feci ossociare ai Fratelli e fui fatto M.’. e segretario provvisorio”.

                    E sotto la data  1° marzo 1866:

                    “Andai alla Loggia Felsinea pagai d’entrata come Maestro Lit. 30 e 5 in

acconto”.

          Mi sembra che da queste note appaia sempre più verosimile che, iniziato altrove (e forse in una Loggia irregolare di Pisa, Livorno o Firenze) Egli sia rimasto apprendista e compagno per qualche anno e che la ripresa della sua attività massonica, che divenne poi intensa, dati dal 1866 quando venne associato (si noti questa espressione particolarmente importante da parte di un così virtuoso maestro di lingua italiana) alla Loggia <<Felsinea>> e fatto Maestro.

In conclusione: da nessun documento o dato di fatto risulta che il nostro grande Giosuè sia stato iniziato in una delle tre antiche Logge bolognesi summenzionate: lo troviamo nel 1866 fondatore della <<Felsinea>> e pertanto è da ritenere che fosse già stato iniziato altrove.

          Ma dove? Con ogni probabilità in una Officina toscana, forse non all’obbedienza del Grande Oriente di Torino.

Non posso chiudere questi appunti senza un rilievo.

          Giosuè Carducci, promosso. Maestro, non può approntare lire trenta di tassa del grado e ne paga solo cinque in acconto.

          Giovanni Pascoli, iniziato alla Loggia << Rizzoli>> e traslocato a Massa Carrara, scrive per ottenere una riduzione della quota mensile, dato il magro         stipendio.

Decisamente litterae non dant panem!

Nota del curatore:

Ugo Lenzi (Bologna, 9 agosto 1875 – Rom à, 2l aprile 1953) è stato un avvocato e politico italiano.

Iniziato il l0 aprile 1909 nella Loggia bolognese “Otto Agosto”.

Quando il Congresso di Ancona del Partito Socialista stabilì l’incompatibitità dei membri del partito con la Massoneria ( 1914), scelse di abbandonare l’attività politica rimanendo massone.

Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale con il grado di tenente fu eletto

Maestro Venerabile della sua Loggia.

Membro effettivo del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato.

Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 19 marzo 1949 fino alla sua morte.

1 Adriano Lemmi gli conferì il 33o grado il 27 gennaio 1888

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