FERMATI!
Siedi davanti al tramonto, quando il Sole cala in un trionfo di Luce,
quando ogni creatura tace,
quando anche il vento si placa.
Solo allora potrai sentirmi.
Un giorno, ormai remoto, dalle mani del Fabbro Divino
uscirono ventidue canne;
forgiò con esse un organo immenso, maestoso,
affinché l’Armonia si diffondesse nella sua Officina.
Fissò il suono di ciascuna canna in ogni cosa:
dal ronzio danzante dell’ape, allo schianto della folgore;
ed attese i che suoi operai sentissero.
Ora, mentre il sole scende dietro la fuga azzurra delle colline lontane,
avvolgiti nel tuo mantello:
attendi ed ascolta.
Se sentirai il battito del tuo cuore, là, dove l’occhio fissa le immagini,
se sentirai il tuo cuore ed i tuoi nervi parlare insieme,
se ogni tua cellula, quando la chiamerai, ti risponderà
con il riso ed il pianto di ogni creatura,
con il ronzio danzante dell’ape, con il suono dei metalli,
con il colpo del maglio sull’incudine, con il fruscio d’ala del falco,
se ogni cosa in te canterà, ma sarà muta nello stesso tempo,
se quest’Armonia sarà nel tuo orecchio,
malgrado il flauto giaccia abbandonato sull’erba,
in quel momento,
e solo in quello,
saprai d’aver appreso l’Arte Reale.
Solo allora il SILENZIO sarà I ‘ARMONIA.
Nell’ARMONIA del SILENZIO!
Franco Sbaragli