Il pavimento del Tempio |
Il pavimento del Tempio Massonico è a mosaico bianco e nero e si dice che rappresenti il pavimento del porticato del Tempio di Salomone. Samuel Hemming, Fr e studioso della ritualità massonica, diceva che la Massoneria è un sistema di regole morali velato in allegorie e illustrato da simboli. Tutto dentro il Tempio ha una valenza simbolica. Il pavimento è a mosaico, a scacchiera, bianco e nero, e non tutto bianco o tutto nero o di qualsivoglia colore. Esso infatti è l’espressione di una logica binaria: si-no, luce-tenebre, bene-male, gioia-dolore, vita-morte, materia-spirito. La prima riflessione che ne deriva è quella della contrapposizione, espressione della varietà del mondo. Ma da questa prima riflessione, se riusciamo ad andare oltre il dato fenomenico della contrapposizione, bianco-nero, possiamo cogliere l’unità. Dal punto di vista massonico il due è il simbolo del pavimento (ma anche della squadra, del compasso). I Taoisti usano il concetto di complementarietà degli opposti (Yin intuitivo, Yiang razionale). Nel Buddismo Zen uno dei temi centrali è il problema della simultanea presenza di aspetti contrapposti. E per quanto riguarda la cultura occidentale, tali aspetti sono stati studiati da Eraclito, Plotino, Leibniz ed Hegel, per citarne alcuni. Come si può quindi osservare il nucleo centrale della condizione umana sembra essere la contrapposizione e d’altro canto la realtà immediatamente percettibile, fenomenica, è il risultato di contrasti. La Massoneria, nel lungo e faticoso percorso che propone, ci può fornire i mezzi per andare oltre la contrapposizione, per arrivare all’unità. Ci permette di poter arrivare a dare un ordine a ciò che appare antitetico, inconciliabile. Ho detto. |