tanto meno le discussioni, è stabile e sicuro e credono che tutto. come nell’Euripo1, vada su e giù, senza sosta, senza un momento di tregua. >>
<< È proprio vero, è così! >> affermai.
<< Ebbene, Fedone, >> riprese, << sarebbe una cosa veramente deplorevole se (…) si finisse col dare la colpa non a se stessi e alla propria incapacità, ma, per la stizza, agli argomenti e si passasse tutta la vita a odiare e maledire ogni discussione privandoci, così, della verità e della conoscenza della realtà. >>
<< Santo cielo, >> esclamai, << sarebbe veramente una brutta cosa. >>
<< Dunque, prima di tutto, >> disse, << stiamo attenti che in noi non si insinui la convinzione che ogni tesi sia falsa, ma che, piuttosto, non ci sia proprio in noi qualcosa che non va. Comportiamoci virilmente quindi e cerchiamo di vederci chiaro. >>
Dal Fedone di Platone
(XXXIX e XL, passim.)
Trad. di N. Marziano.
1) È lo stretto braccio di mare tra l’Attica e l’Eubea, percorso da forti correnti per cui si diceva che I’acqua mutasse direzione sette volte al giorno.