PIRAMIDI
Giganti dell’antichità
Le piramidi d’Egitto, i monumenti più misteriosi della Terra, vennero edificate
(almeno secondo la maggior parte degli storici, perché come al solito, esistono
teorie contrastanti) in un lasso di tempo relativamente breve, cioè dal 2800 al
2500 a.C. Delle trentacinque piramidi principali disseminate in Egitto la
maggioranza si trova ai margini del deserto, a ovest del Nilo. Sorgono
generalmente a gruppi; il più famoso è quello di Gizah, non lontano dal
Cairo, costituito dalle tre immense costruzioni geometriche osservate
dall’altrettanto enigmatica Sfinge.
La Grande Piramide, nota anche come Piramide di Khufu o di
Cheope (Cheope è il nome greco di Khufu) fu costruita tra il 2700 e
il 2600 a.C., durante la IV dinastia; è la più grande del mondo; il lato di
base misura 230 metri; l’altezza è di 150 metri. E’ composta da due milioni e
trecentomila blocchi di granito, che pesano circa due tonnellate e mezzo l’uno;
il suo peso totale è di cinque milioni e settecentocinquantamila tonnellate.
All’interno è quasi completamente piena, ma stretti passaggi collegati con
l’esterno da prese d’aria conducono a camere sotterranee.
La prima esplorazione sistematica risale all’820 d.C., quando il califfo Abdullah
Al Mamun, particolarmente appassionato delle scienze matematiche e della
navigazione, decise di penetrarvi, convinto che al suo interno si trovasse una
stanza segreta piena di carte geografiche e astronomiche lasciate da qualcuno
di una civiltà precedente .
Fu la sua équipe di scavo che, dopo aver rinunciato a trovare un’entrata
segreta di cui si vociferava, perforò la parete esterna per trenta metri e
raggiunse – quando ormai ogni speranza sembrava perduta – il corridoio noto
come Passaggio Discendente . La ricerca di nuove aperture e
passaggi continua ancora oggi; nell’ottobre 1987 è stata rinvenuta una nuova stanza
contenente una “barca solare”.
Un monumento impossibile
Pur con tutte le moderne tecnologie che abbiamo a disposizione, opere come la
piramide di Cheope potrebbero essere realizzate oggi solo con immense
difficoltà, o addirittura – come asseriscono alcuni ingegneri – non potrebbero
più venire realizzate. Come se la cavarono allora gli architetti del Faraone?
Studiosi come Kurt Mendelssohn hanno elaborato interessanti teorie che
coinvolgono rulli, carrucole, barconi, piani inclinati, e un numero enorme di
operai (non schiavi, fa rilevare Mendelssohn, ma gruppi di lavoratori
momentaneamente disoccupati che giungevano da ogni parte dell’Egitto durante le
stagionali inondazioni). Se ne legge in ogni testo scolastico; sta di fatto
che, quando si vede il risultato ottenuto, queste spiegazioni razionali non
riescono a convincere. Ecco dunque perchè la Grande Piramide è diventata il
simbolo del mistero, ed ecco perchè, nel corso dei secoli, è stata associata a
molti culti e interpretata, di volta in volta, come un tempio magico, un
osservatorio astronomico o il modello dell’Arca di Noè.
Ipotesi fantasiose
La vera e propria mania per le piramidi esplose nel 1830. Un certo John
Taylor, che non le aveva mai visitate ma che si basava su alcune
misurazioni effettuate dal colonnello Howard Vyse, pubblicò un volume dal
titolo The Great Pyramid: Why Was It Built and Who Built It? ( La Grande
Piramide: chi l’ha costruita e perchè? ). Esaminando le sue misure Taylor
credette di trovare una straordinaria serie di coincidenze matematiche tra il
peso, il perimetro e l’altezza della piramide e (in proporzione) il peso della
Terra, la sua distanza dal Sole e la lunghezza dell’anno solare. Altri autori,
come Charles Piazzi Smith e Robert Menzies, affermano addirittura
di aver letto nei rapporti tra le lunghezze dei corridoi della piramide alcune
date fatidiche della storia del mondo. Da qui il passaggio ad altre ipotesi
fantasiose è quasi immediato. Per alcuni le piramidi furono costruite dagli
abitanti di Atlantide molti
millenni prima della loro “data di nascita” ufficiale; si trattava di
segnali studiati per resistere nei millenni e comunicare messaggi alle
generazioni future; altri pensano che le piramidi siano state costruite dagli
extraterrestri, o per lo meno facendo uso di apparecchiature extraterrestri;
altri ancora ritengono che i popoli antichi possedessero il potere di rendere
leggera la pietra grazie a poteri ESP.
Il potere della piramide
Volete risparmiare i soldi delle lamette da rasoio? Costruite una piccola piramide in scala con quella di Cheope e piazzateci dentro una lametta: vedrete che ritornerà affilatissima. Vi sentite stanchi e abbacchiati? Costruite una piramide in scala e ficcatela sotto il letto; vedrete che dormirete benissimo. Volete disidratare un frutto o imbalsamare il vostro gatto? Al solito, costruite una piramide in scala con quella di Cheope, infilate sotto la piramide Pera o Micio, e il gioco è fatto. Queste affermazioni sono tratte da un volume molto popolare qualche anno fa, Pyramid Power (Il potere della piramide ), il quale sostiene che i particolari rapporti tra il perimetro e l’altezza della Piramide di Cheope generano al suo interno – e all’interno dei modelli in scala – particolari effetti. Il libro ha creato una vera e propria schiera di piramidofili : a Napoli esisteva addirittura una bottega, la Neon Argo , specializzata nella costruzione di Piramidi Magiche.