Essere Massoni
Chi scrive è stato iniziato molti, molti anni fa ed ha, ormai, una lunga, assidua militanza. Conseguentemente potrebbe apparire la persona giusta per spiegare che cosa è la Massoneria e cosa significa essere Massoni.
Chi scrive, invece, è cosciente di una sola cosa: essere Massone significa non essere mai un perfetto Massone.
Questa affermazione, che può apparire una «butade» per far colpo su chi legge, deriva, invece, da un profondo e travagliato convincimento, che l’esperienza sempre conferma.
L’uomo racchiude in sé almeno tre essenze: una fisica, che ha come dimensione il tempo e lo spazio; una spirituale, condizionata dall’essenza fisica, ma tendenzialmente non limitata dal tempo e dallo spazio; una sovrannaturale, metafisica, che razionalmente tendiamo a percepire, che non ha né tempo né spazio, senza origine né fine, non legata alla nostra esistenza terrena.
La Massoneria appartiene sicuramente alla essenza spirituale dell’uomo, alla sua natura fatta per «seguir virtude e conoscenza».
Ciascun uomo, infatti, superato il primo stadio della vita, quello in cui avverte esclusivamente o prevalentemente esigenze materiali, tende a ricercare soddisfazione anche alle sue esigenze spirituali, in quanto portato dalla sua natura di essere pensante al raggiungimento di obiettivi di sapere e sentire.
Per essere Massoni, dunque, un primo requisito è necessario: avere aneliti di sapere e sentire, provare le tentazioni dello spirito, non essere legati esclusivamente al soddisfacimento delle proprie esigenze umane.
A tale stadio di evoluzione si può anche non giungere mai durante la nostra vita, se manca la cultura, se le esigenze materiali ci schiacciano, se i bisogni primari incombono.
Non è da pensare, però, che un uomo che cerchi soddisfacimento ai propri bisogni spirituali debba cercarlo necessariamente nella Massoneria. Altre vie sono date, quali l’arte, la carità, l’approfondimento culturale, la famiglia, l’amicizia, ecc.
Ciascuno compie una sua scelta e ciascuno, consciamente o inconsciamente, tenta attraverso la sua via di conseguire un obiettivo che, se è soddisfacente e appagante, lo realizza nelle sue esigenze spirituali. In che cosa consiste, allora, la differenza tra l’uomo profano che persegue il soddisfacimento della sua spiritualità in modo individuale e chi decide di diventare Massone?
La differenza è sostanziale e va individuata:
—nella coscienza di fare una scelta. Diversamente da chi elegge altre vie, l’uomo che diventa Massone deve aver chiaro che sta imboccando una strada impegnativa e difficile che lo porterà, se lo porterà, a soddisfare la sua sete spirituale, a migliorare se stesso, per un fine che non è egoistico: il miglioramento dell’uomo singolo deve servire anche agli altri, alla società, al prossimo.
Quale abisso tra chi, inconsciamente, si soddisfa nella propria cultura, si bea della sua arte, si appaga nel far del bene ed il Massone che decide di andare a «scuola» per migliorare se stesso. E la scuola è anche sacrificio, impegno, oltre che soddisfazione nei risultati che a mano a mano si conseguono;
—nella consapevolezza che l’obiettivo è irraggiungibile. Se abbiamo la coscienza che lo spirito umano, nei limiti temporali della vita terrena, spazia a 360 gradi in tutti gli orizzonti, sappiamo anche che tutti gli sforzi non basteranno che a raggiungere il massimo obiettivo possibile, mai l’Obiettivo. Quindi dobbiamo sapere che il nostro impegno ci porterà ad essere i migliori massoni possibili, mai dei Massoni totali;
—nel convincimento che è possibile e necessario imparare dagli altri.
La Massoneria è una «scuola» senza docenti, con un metodo che è maieutico e dialettico. Dal continuo confronto con gli altri, si conoscono e recepiscono nuovi principi, verità e concetti che in gran parte erano già in noi allo stato latente. Nessuno può raggiungere la verità da solo! Senza questa profonda umiltà e disponibilità intellettuale, il Massone non potrà procedere nell’approfondimento della conoscenza e nel perfezionamento di se stesso.
Tutte queste cose, e tante altre, fanno del Massone una persona diversa ed essere Massone rappresenta una scelta difficile, impegnativa e continuativa. Essere Massone ci impegna a «seguir virtude e conoscenza», con gli altri e per gli altri.