ANDREA COSTA

ANDREA COSTA (Imola 1851- Imola 1912)
Politico, propagandista delle teorie internazionaliste mazziniane, fu, giovanissimo, attratto dalle idee anarchiche di Bakunin, di cui divenne segretario. Il socialismo era ancora nella fase anarchica, ma Costa era già allora un sostenitore della necessità della cospirazione e dell’insurrezione armata; fu fautore della “propaganda del fatto” invece che della “propaganda delle idee”. Il suo spirito irruento avrebbe voluto mettere la borghesia di fronte al “fatto compiuto dell’insurrezione”. Arrestato per l’insurrezione di Bologna nel 1874, fu processato e rilasciato nel 1876 grazie anche alle deposizioni in suo favore di Giosuè Carducci; ma per sfuggire alle “attenzioni” che continuava a rivolgergli la polizia, si rifugiò a Parigi dove, nel 1878, aderì al partito socialista. Tornato in Italia, nel 1880 fondò a Milano la “Rivista Internazionale del Socialismo”, e nel 1882, ad Imola, il settimanale “Avanti!”. Per aver dato vita ad una Sezione Socialista in Romagna, fu di nuovo arrestato nel 1898 e condannato a due anni di carcere. Presentatosi alle elezioni del 1902, divenne il primo deputato socialista, e nel 1908 fu vicepresidente della Camera. Nel 1918, per ricordare la sua opera ed il suo spessore culturale, nonché le sue doti umane e lo spirito patriottico, sulla parete della Residenza Municipale di Castel San Pietro Terme (Parma), fu posta in sua memoria una lapide con la sua effige, che riporta la seguente scritta:
“Ne la storia de la fratellanza umana – Cristo
ne la filosofia del dovere e del diritto – Mazzini
ne la fede che dà ardimento ed audacia – Spartaco
Andra Costa tutto in sé riassunse
Integrò auspice la società operaia di mutuo soccorso Il Municipio di Castel S. Pietro dell’Emilia Memore a le generazioni nuove addita lui esempio per la fede – L’ardimento – l’onestà – il sacrificio”. Nell’Istituzione Massonica ricoprì la carica di G.M. Aggiunto del G.O.I. e raggiunse il 32° grado del R.S.A.A.