PIETRO MARONCELLI

PIETRO MARONCELLI (Forlì 1795 – New York 1846)
Maroncelli fu patriota e musicista; studiò musica nel conservatorio di Napoli, poi a Bologna, dove fu arrestato nel 1819 per aver composto un inno ritenuto rivoluzionario. Scoppiata la rivoluzione di Napoli, si associò ai liberali lombardi; fu carbonaro, collaboratore del Conciliatore e tra i promotori a Forlì di un “Quadragesimale italiano”, periodico contro il governo papale. Fu arrestato a Milano il 6 ottobre 1820, e coinvolse, per aver conservato carte compromettenti, anche l’amico Silvio Pellico. Condannato a morte con sentenza del 21 novembre 1822, ebbe la pena commutata in venti anni di carcere da scontare nello Spielberg. In carcere ebbe un tumore al ginocchio sinistro, per cui gli fu amputata la gamba. Liberato dopo dieci anni, nel 1830 esulò in Francia, poi, nel 1833, in America, dove visse stentatamente sino alla morte. Pietro Maroncelli era stato iniziato massone alla Loggia “Reale Amalia” all’Oriente di Brescia.

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