COSTITUZIONE DI UNA NUOVA LOGGIA
Come
abbiamo verificato dai documenti storici pervenutici, la “loggia” ai tempi dei
massoni operativi era il luogo ove facevano base gli operai medievali, ovvero
una costruzione ubicata nei pressi del cantiere che permetteva alle maestranze
impegnate nei lavori di avere una sede per riposare, riporre i propri oggetti,
fare riunioni e decidere il da farsi…
La Loggia Massonica
moderna, ossia quella speculativa, non è un luogo identificato nello spazio o
nel tempo, ma è, più precisamente, uno stato mentale; quando i massoni si
riuniscono in Loggia significa che attraverso opportune e precise movenze
dettate da antichi rituali si trasportano su un diverso piano spirituale, utile
a dimenticare, ossia mettere da parte, tutto il bagaglio (o fardello) che
ciascuno di noi si porta appresso, spesso sulle spalle, durante il vivere
quotidiano.
Generalmente i massoni si ritrovano per giungere a questo stato in uno spazio
con delle determinate caratteristiche, chiamato appunto “tempio” che, comunque,
non è strettamente necessario ad “aprire” i lavori di una Loggia.
Da questa premessa è facile comprendere come la Loggia non sia un luogo
fisico, ma sia, più propriamente, un’entità completamente avulsa dalla
materialità terrena; più facilmente potremmo definirla come la dimensione dello
“spirito”. Infatti ciò che rende “rispettabile” una loggia è la capacità dei
propri componenti di elevarsi ad un livello superiore; debbono cioè riuscire ad
abbandonare i metalli fuori dal tempio; simbolicamente, con il termine
“metalli”, si tende ad indicare l’insieme dei vizi, pregiudizi, stato
socio-economico di ciascuno…
Da questa prerogativa, è chiara l’intenzione di eliminare non solamente le
differenze di casta, ma anche quelle politiche e religiose, fonti inesauribili
di guai e contrasti fra gli uomini.
Coloro che intendono “lavorare” in Loggia debbono quindi tentare di operare
“liberamente ed onestamente” con i propri fratelli, partendo ogni volta da
zero; senza preconcetto alcuno si stimola il ragionamento ed è possibile
seguire la propria “intuizione”, parte fondante del lavoro di Loggia.
Queste caratteristiche, indispensabili al Libero Pensiero, permettono a questo
variegato consesso di elevarsi ad ideale via di integrazione fra gli uomini:
basti pensare che esistono Logge in cui ebrei, musulmani e cristiani si
chiamano, e soprattutto si comportano da Fratelli.
A tal proposito, è sufficiente ricordare il primo degli “Antichi Doveri”
tramandatici da Anderson nel 1717: