ESSERE BUONO
Essere buono
è dimenticare se stessi per pensare ad altri.
Essere buono
è perdonare sempre, pensando che la
debolezza umana è più grande della cattiveria.
Essere buono
è avere pietà della debolezza altrui,
pensando che noi siamo diversi dagli altri e che,
nelle loro condizioni, forse saremmo stati diversi.
Essere buono
è chiudere gli occhi davanti all’ingratitudine.
Essere buono
è dare anche quando non si riceve,
sorridendo a chi non comprende o
non apprezza la nostra generosità.
Essere buono
è sacrificarsi, aggiungendo al peso
delle nostre pene di ogni giorno
quello delle pene altrui.
Essere buono
è tenere stretto il proprio cuore,
per riuscire a soffocare le sofferenze e
a sorridere costantemente.
Essere buono
vuol dire accettare il fatto poco simpatico
che più doneremo più ci sarà domandato.
Essere buono
è acconsentire a non avere
più nulla riservato a noi stessi,
tranne la gioia della coscienza pura.
Essere buono
è riconoscere con semplicità che
davvero buono è solo Dio.
(Dedicata a chi mi ha chiesto: “Che cosa … …)
papa Giovanni XXIII