IL TRONCO DELLA VEDOVA
Al materialismo ed alla sfrenata
ricerca di ricchezza dobbiamo
contrapporre l’umile e soave poesia del Tronco della Vedova
A. Corona
Il Tronco o Sacco
della Vedova riceve il deposito anonimo, l’oblazione, che ogni Libero Muratore
offre a scopo esclusivamente filantropico. Le somme raccolte non possono essere
usate per le spese della Loggia.
La raccolta e l’amministrazione dei contributi versati sono compiti del
Fratello Elemosiniere.
Durante una tornata di lavori rituali, il Tronco è fatto circolare prima della
chiusura dei lavori, usualmente assieme al sacco delle proposte tacite e
consegnato al Fratello Oratore che dopo averne controllato il contenuto
riferisce alla Loggia.
L’obolo va depositato con la mano sinistra “del cuore” che deve
essere ritirata chiusa, poiché l’offerta non va ostentata, né tantomeno può
essere palesato un eventuale prelievo da parte di un Fratello in stato di
bisogno.
Vale la regola, non scritta, che ogni Fratello deve corrispondere secondo la
propria disponibilità economica.
Chi è assente giustificato ad una Tornata Rituale, verserà in seguito una certa
somma oppure incarica un altro Fratello di versarne l’obolo.
La carità è uno dei principi basilari della massoneria, al pari di tanti altri (tolleranza,
fratellanza, umiltà, ecc.) che sono di più comune sentire.
La carità è la virtù atta a lenire i dolori e la miseria che ci circondano.
Tutte le Gran Logge del Mondo spendono annualmente cifre consistenti a
beneficio di collettività bisognose, costruendo ospedali, scuole, case di
riposo ed altro.
Purtroppo un “certo lassismo” che mi pare stia prendendo piede su
alcuni aspetti della tradizione muratoria interessi anche la carità espressa
attraverso il Tronco della Vedova.
Mi pare sia invalsa la regola di versare sistematicamente “il biglietto da
mille”, che spesso qualche Fratello maldestro ricerca nelle proprie tasche
in modo affannoso e palese.
Ho voluto fare queste considerazioni, non solo per stimolare a versare un obolo
proporzionale alle proprie possibilità economiche, ma principalmente per
proporre di utilizzare i proventi annuali della carità espressa con il Tronco
della Vedova per farci carico di un’adozione a distanza, che a mio modo di
vedere, ci permette di sollevare dal bisogno una persona in modo certo e
duraturo.
L’aiuto economico saltuario a chi ne ha necessità, serve solo a lenire una
ferita, ma certamente non guarisce. Mentre l’aiuto durevole, può modificare la
vita ed il destino di un uomo.
Poi se ad adottare tale sistema saranno cento, mille, centomila Logge, sarà
modificato il destino di cento, mille, centomila uomini.
Fr.·. R.M.