Relazione del L FR.’. LINO SALVINI EX GRAN MAESTRO DEL G.O.I CONSIGLIO DELL’ORDINE
Il Consiglio dell’Ordine deve essere reso più idoneo a svolgere gli importanti compiti che la Costituzione gli affida, pretendendo una frequenza costante dei suoi membri ai lavori del Consiglio stesso. Anche in questo caso, al momento di indire le elezioni, sarà bene ricordare ai Fratelli di far cadere la loro scelta su quei candidati che essi ritengono più idonei a svolgere il lavoro che viene loro affidato e non votare soltanto in base al sentimento o alla stima dei meriti conseguiti dal candidato in epoche precedenti.
Eleggere un Fratello ad una carica, non vuoi dire insignirlo di un riconoscimento prestigioso, ma piuttosto richiedere un ulteriore sacrificio a vantaggio della Famiglia e della umanità.
Il Consiglio dell’Ordine è un vero e proprio Parlamento democratico della Massoneria che esso rappresenta in sede legislativa cd amministrativa nei periodi di tempo intercorrenti tra una Gran Loggia e un’altra. È necessario che i Consiglieri dell’Ordine si dedichino esclusivamente a questa attività e che vengano almeno in parte liberati da altri compiti oggi divenuti inattuali perla creazione di nuovi organismi.
Che significato può oggi avere la riunione regionale dei Consiglieri dell’Ordine «al fine di coordinare l’azione delle Logge », quando questo compito viene svolto, come abbiamo già detto, in modo efficiente dai Collegi Circoscrizionali? Essi parteciperanno ai lavori dei Collegi stessi apportando il contributo della loro esperienza.