SUI CORPI MASSONICI. RAPPORTI CON LE COMUNIONI ESTERE

Relazione del FR.’. LINO SALVINI EX GRAN MAESTRO DEL G.O.I.

RAPPORTI CON LE COMUNIONI ESTERE

Uno dei più grandi meriti di coloro che hanno retto le sorti della nostra Istituzione dalla ripresa ad oggi, è quello di aver saputo reinserirla nell’ambito della vita massonica internazionale.

Oggi, il Grande Oriente d’Italia ha Garanti d’Amicizia con numerose ed importanti Grandi Logge il cui riconoscimento stabilisce, oltre tutto, una relazione indiretta anche con altre Grandi Logge che non hanno immediati rapporti di amicizia con noi, ma sono legate a quelle che sono a noi collegate.

Tutto ciò permette che la nostra giurisdizionalità ed i nostri diritti storici siano garantiti da tutte le Grandi Logge del mondo.

Si deve ricordare la saggia regola che in un territorio nazionale può esistere una sola Massoneria e che tutte le altre organizzazioni che possano sorgere in quel territorio, copiando i sistemi di lavoro ed arbitrariamente assegnandosi tale denominazione, sono illegittime c non valide.

Il riconoscimento della giurisdizionalità da parte delle Grandi Logge cui il Grande Architetto è stato così magnanimo da riparmiar la sorte di traversità nazionali così tragiche da costringere all’interruzione degli architettonici lavori, garantisce il riconoscimento della continuità storica del Grande Oriente d’Italia, mai interrotta neanche nei momenti più drammatici.

Certo, è motivo di amarezza rilevare che ancora non esistono rapporti diretti con alcune Grandi Logge ed in particolare con quelle di molti paesi europei.

Le aspirazioni dell’umanità intera tendono alla creazione di Stati sovra nazionali: la necessità di una Europa unita è sempre più attuale, ma la concretizzazione di tali obiettivi passa attraverso la realizzazione di una unità massonica europea che permetta agli uomini liberi di esprimere tempi e modi di questo grande programma.

Per tutti è facile immaginare quale significato avrebbe la creazione di un Convento dei Grandi Maestri Europei simile a quello che riunisce i Grandi Maestri degli Stati Uniti d’ America ed è motivo di tristezza constatare le difficoltà che si frappongono alla sua realizzazione.

Tali difficoltà saranno certamente minori se in tutti sarà la convinzione che la base di qualsiasi politica estera della nostra Istituzione può essere diretta soltanto verso le Massonerie legittime dei vari Stati europei.

Forse, il passo necessario per cancellare certe incomunicabilità è più semplice di quanto si creda, meno burocratico anche se richiede il sacrificio di certi sentimenti legati all’evolversi della vita massonica nel nostro paese. 1 rapporti internazionali debbono essere comunque maggiormente curati e debbono divenire costanti, grazie anche all’abnegazione e sacrificio di tutti quei Fratelli che possono per la loro attività profana svolgere un’azione più diretta nei vari paesi.

La scelta dei Garanti di Amicizia deve basarsi su questo presupposto c non sul valore storico e localmente rappresentativo ditali Fratelli.

Se avremo Garanti di Amicizia che possano visitare costantemente i paesi che loro competono, le informazioni saranno più esatte e aggiornate ed i rapporti diventeranno umani e reali.

L’universalità della Massoneria, il legame fraterno fra tutti i Fratelli del mondo debbono acquisire una realtà più concreta.

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