Un faro di libertà
Il Grande Oriente d’Italia (GOI) non ha problemi per quanto riguarda il numero di Fratelli. Al contrario: il Gran Maestro, il Fr. Stefano Bisi, sottolinea: “La nostra crescita è significativa e da molto tempo.” In questa intervista si esprime sulle relazioni con il mondo profano, sulle potenze antimassoniche, sul ruolo del GOI nella società di oggi e da ultimo, ma non per minor importanza, sottolinea l’impegno dei Fratelli.
Rispettabilissimo Gran Maestro, potresti informarmi sulla Libera Muratoria in Italia? Qual è l’immagine e l’importanza nella vita pubblica? Com’è organizzata in Italia (obbedienze, numero di membri, ruoli e importanza delle obbedienze)?
«La libera muratoria in Italia è sicuramente in una fase di buona espansione. Secondo una stima molto approssimativa fatta qualche anno fa ci sarebbero oltre 200 Obbedienze. Pochissime sono quelle considerate «regolari» ed eredi di una accertata regolarità d’origine e riconosciute a livello internazionale e tante altre, la maggior parte, considerate spurie. Per non parlare di tanti sedicenti massonerie che prolificano come i funghi. Il GOI è la più antica e numerosa Massoneria italiana visto che è nata nel 1805 e da allora continua a diffondere i principi di Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza nel pieno rispetto degli Antichi Doveri e con il riconoscimento di almeno 200 Grandi Logge estere. Ci sono poi altre Obbedienze che hanno un radicamento a livello nazionale, ma sul numero di iscritti bisogna chiedere a loro. Io posso solo guardare in casa mia e dire che i fratelli del GOI di Palazzo Giustiniani sono oltre 23mila. Questa cifra, al di là dei normali e periodici assonnamenti e dei fratelli passati all’Oriente Eterno, è sempre rimasta immutata nel corso degli anni della mia Gran Maestranza. Il GOI, al di là di qualche momento critico come quello vissuto negli anni della P2, e del pregiudizio da parte di qualche forza politica a caccia di streghe e consensi, gode di una buona immagine nella vita pubblica italiana. Alle nostre Gran Logge di Rimini hanno partecipato in qualità di ospiti personalità della politica, del giornalismo, della cultura, e della scienza. Abbiamo avuto il presidente emerito della Consulta Giovanni Maria Flick, lo scrittore Gianrico Carofiglio e anche un astronauta noto a livello internazionale come Paolo Nespoli. E, proprio di recente, alle celebrazioni del XX Settembre al Vascello erano presenti il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, l’ex presidente della Camera Luciano Violante, l’ex vice presidente del Consiglio e sindaco di Roma Francesco Rutelli, e l’ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. (…)»
Come è organizzato il GOI?
«Il GOI è governato da una Giunta che dura in carica 5 anni ed è composta dal Gran Maestro, da due Gran Maestri aggiunti, dal Primo Gran Sorvegliante, dal Secondo Gran Sorvegliante, dal Grande Oratore, dal Gran Tesoriere e dal Gran Segretario, quest’ultimo viene nominato dal Gran Maestro. Ci sono inoltre il Collegio dei Grandi Architetti Revisori, i Grandi Ufficiali, i Giudici della Corte Centrale, il Consiglio dell’Ordine, ed ancora a livello regionale i presidenti delle Circoscrizioni anche questi eletti dai fratelli ed i presidenti dei vari Orienti. Le logge del GOI attualmente sono oltre 860 e la nostra presenza è ramificata su quasi tutto il territorio della Penisola.»
Diamo un’occhiata allo stato attuale del GOI. Quali sono i suoi punti di forza?
«Come dicevo il GOI gode di un momento di grande espansione, ed in Europa è sicuramente fra le Grandi Logge che non stanno subendo fenomeni di erosione o di mancanza di nuove adesioni. La nostra crescita è significativa e costante. Aumentano i giovani che bussano con frequenza alle porte del Tempio, spesso facendo ricorso anche al nostro sito Web, ma anche le persone più avanti negli anni. Credo che il punto di forza sia dovuto dalla nostra ultracentenaria storia e dalla ricchezza dei fratelli di tutte le estrazioni e professioni sociali presenti nelle nostre officine. Il vero grande ed incommensurabile punto di forza sono loro che con passione, forza e vigore ed in silenzio operano in tutta Italia per il Bene dell’Ordine ed a vantaggio della Società.”»
E i suoi punti deboli?
«Non vedo punti deboli nel GOI. Vedo solo risorse straordinarie da parte di uomini e cittadini che da iniziati lavorano al meglio per la diffusione dei principi massonici e per la loro crescita interiore personale.» E il futuro? Quali sono le sue potenzialità?
«Il GOI in questa fase delicata di perdita dei valori sociali e di oscurantismo ha davanti a se un compito difficile ma necessario: quello di essere un faro di libertà sempre pronto ad illuminare le coscienze ed a battersi per i diritti dell’Uomo. Il fatto che sempre più persone decidono di entrare nel nostro Ordine è rassicurante e dimostra che il ruolo di Istituzioni come la Massoneria è più che mai vitale per garantire la difesa della laicità e il libero pensiero. (…)»
Quali sono le sue minacce?
«Da sempre il vero grande nemico della Massoneria proviene da forze che vogliono sopprimere la libertà e il pensiero dell’uomo, che vogliono sottometterlo a leggi e bavagli che nulla hanno di democratico. Lo fece con violenza (…) il Fascismo negli anni passati e in Italia furono distrutte le logge e l’allora Gran Maestro Domizio Torrigiani fu mandato al confino insieme a tanti altri fratelli. Dobbiamo sempre stare attenti a fenomeni che possono pian piano riemergere e portare il nostro Paese verso deviazioni antidemocratiche dagli effetti disastrosi per tutti. La storia, che è maestra di vita, insegna che quando viene attaccata la Massoneria, forza viva e non sottomessa a nessuno, tutti devono (…) far suonare il campanello d’allarme.»
Come Gran Maestro, hai obiettivi specifici?
«L’obiettivo mio e dei membri della Giunta è quello di far sì che il GOI possa continuare a crescere nel corso del mio secondo mandato dal punto di vista delle risorse interne e qualitativo. Nelle nostre logge, come le ho detto, ci sono forze straordinarie. Il nostro compito è quello di governare con Saggezza, Forza e Bellezza questo patrimonio. (…).»
Potresti fornirci qualche dato della tua vita fuori e dentro la Libera Muratoria?
«Ho fatto il giornalista professionista per tanti anni sino a diventare responsabile del Corriere di Siena, la città in cui sono nato, e anche se adesso sono andato in pensione il mestiere di cronista mi è rimasto dentro. Credo che la Comunicazione sia essenziale e che bisogna informare bene i lettori. Da Gran Maestro ho contatti quotidiani con tantissimi fratelli e mi piace molto ascoltare gli altri. Credo che uno dei grandi problemi della (…) società sia proprio quello che tanta gente non ascolta l’altro con la necessaria e dovuta attenzione. Il dialogo è sempre costruttivo, anche quando le opinioni possono essere diverse. Senza dialogo non c’è crescita e non ci sono opportunità.»
C’è un aspetto che vorresti aggiungere?
«Mi piacerebbe vedere un mondo pieno di ponti di pace da attraversare tutti insieme e in cui non ci siano più discriminazioni e atti contrari alla dignità di ogni uomo. In cui ci sia attenzione, rispetto, Tolleranza, solidarietà e amore verso il prossimo. Un mondo dove la Libertà, l’Uguaglianza e la Fratellanza costituiscano le colonne dell’amore universale.»