Riflessioni sul concetto di Morale(
Sappiamo che il concetto di Morale altro non è che quell’insieme di regole non scritte che permette ad un uomo qualsiasi di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto.
Questi valori, pur importanti, sono soggetti a grandi cambiamenti con il passare del tempo, a seconda del modello di società nella quale il soggetto vive ed anche in funzione delle proprie convinzioni religiose.
Basti pensare che in molti paesi è legale la pena di morte, oppure che sia logico, per un cattolico, essere contrario all’aborto ed al divorzio.
D’altra parte basta riflettere su quanto è cambiato in così pochi anni quello che si definisce “il comune senso del pudore”.
Questi concetti, poi, sono diversi a seconda della disciplina alla quale vengono applicati: dalla politica alla scienza, dall’economia alla medicina.
Per quanto concerne l’Istituzione Massonica, in realtà non esiste al suo interno una Morale specifica. Se esistesse, certamente questo fondamentale valore lo ritroveremmo scritto insieme al Trinomio: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza.
Io credo invece che la Massoneria serva proprio per acquisire l’essenza della Morale, una sorta di filosofia della Morale, nel senso che ciascuno che abbia ben capito il significato di tutti i nostri valori, che abbia partecipato al lavoro di Loggia, avrà più o meno inconsciamente assorbito qualcosa che lo porterà comunque, davanti a qualsiasi tipo di situazione, a fare la scelta migliore, ad esprimere il giudizio più giusto, ad agire veramente separando il bene dal male.
D’altra parte in Massoneria l’uomo viene allenato a pensare (ed anche ad agire) attraverso la riflessione sulla Libertà, sulla Tolleranza e sulla Fratellanza. L’Iniziazione, poi, suggella questi concetti e forma il carattere dell’uomo-massone.
E’ per questo che la Massoneria deve continuare il suo cammino, sia per formare una Morale a chi ancora si trova nelle tenebre, sia per farla ritrovare a chi l’avesse perduta
TAVOLA SCOLPITA DAL FR .’. M. L.
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