L’ARTE DELLA BELLEZZA

L’’ARTE DELLA BELLEZZA

La Massoneria è nata e si è sviluppata nei secoli come una vera e propria Arte, ma essa è un’Arte del tutto speciale, unica, dove si impara a modellare ogni cosa facendo ampio e fecondo uso della Bellezza oltre che della Tolleranza. “L’Arte della Bellezza, la Bellezza dell’Arte”, Il titolo scelto per le celebrazioni del XX Settembre ha una valenza profonda. Nel suo molteplice simbolismo racchiude in sé quello che è il reale percorso massonico di ogni iniziato alla ricerca del Bene, del Bello, del Giusto e del Vero. Perché non c’è niente come la Bellezza in grado di attraversare i secoli, smuovere le coscienze, parlare senza fine un linguaggio universale nel tempo e nello spazio. Lo scrisse usando queste magnifiche parole Oscar Wilde: “La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna”. La libera muratoria è da oltre tre secoli Arte e Bellezza insieme, interiore ed esteriore, anzi è proprio l’Arte della Bellezza. Attraverso di essa, l’uomo che lo desidera, si eleva verso altezze dello spirito e valori condivisi che sono contenuti nei principi di Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza. La Bellezza è un fattore fondamentale nel cammino massonico verso la Conoscenza e di conseguenza un mattone fondamentale dell’edificio che si vuole costruire con grande sacrificio e scavando prigioni al vizio. “La Bellezza non è nel viso, la Bellezza è nella luce del cuore” scrisse mirabilmente il fratello Khalil Gibran. Durante i nostri lavori rituali essa viene evocata unitamente alla Saggezza ed alla Forza; è una delle tre candele che accendiamo nel Tempio, che fanno tanta luce e guidano il lavoro dei fratelli massoni in ogni angolo del Mondo. “Che la Bellezza lo irradi e lo compia” viene perentoriamente affermato in relazione al lavoro che i liberi muratori si accingono a svolgere all’inizio delle tornate rituali. E, in questa frase esortativa che viene pronunciata dal fratello Primo Sorvegliante in Loggia, e anche in quella finale che recita: “Che la luce della Bellezza resti nei nostri cuori” è racchiuso tutto l’impegno e lo spirito con cui i massoni lavorano, sin dalla notte dei tempi, al proprio miglioramento e a quello progressivo dell’Umanità. Noi liberi muratori cerchiamo la Bellezza con il lavoro comune e, unendola alla Sapienza e alla Forza, operiamo per rendere migliore un mondo tormentato e diviso. I massoni hanno sempre fatto prevalere l’interesse del Bello e del Giusto per arrivare al Vero in quello che è un cammino impegnativo, senza scorciatoie, alla ricerca della conoscenza di se stessi e al miglioramento della Società dove tentiamo di interrare e coltivare i piccoli, grandi semi che portano alla Fratellanza degli uomini. Seminare è un lavoro duro. Ma è bello, è Bellezza. Questa Bellezza è innanzitutto dentro di noi, dev’essere sempre in noi e dobbiamo alimentarla continuamente per riceverla e dare un po’ di luce, con generosità, agli altri. E’ una candela accesa che va riparata dal vento del pregiudizio, della rabbia, della violenza. Noi massoni, siamo i tedofori della Luce della Bellezza. Più che mai lo siamo oggi, in una fase in cui anche la Bellezza viene messa in discussione. Non saremo mai fra quelli che si arrendono di fronte all’invasione della Bruttezza che pervade gli animi, ottenebra le menti e rende l’Uomo retaggio delle forze più oscure che lo spingono a compiere atti barbarici ed a sottomettere ed umiliare i suoi simili. Noi ripetiamo che “ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una”. E “la cosa una” è l’uomo che, ben formato, con i piedi che calcano la terra e il pensiero rivolto al cielo stellato fa il miracolo della Bellezza. L’Uomo, essere imperfetto ma perfettibile, ha in sé tutti gli elementi per porre rimedio ai suoi errori e raggiungere grandi traguardi nell’elevazione spirituale, nell’Arte, nella Cultura e nella Scienza. E’ questa la via massonica, è questa la strada che i liberi muratori cercano di percorrere con la forza del dubbio, senza accontentarsi di verità parziali, relative o di comodo. Continuiamo a operare con sovrana Bellezza e ogni giorno accendiamo la candela della Bellezza perché essa brilli e renda la Società migliore.

TAVOLA SCOLPITA DAL GRAN MESTRO STEFANO BISI

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