La nuova catena d’unione deve rimanere viva e i suoi anelli sempre più forti. Tutti devono concorrere alla sua solidità
Il teorema del lombrico
Stiamo uscendo a piccoli passi da quella che sarà ricordata come una pandemia che ha decretato la fine di un mondo, forse fatiscente, consunto e pieno di vizi e stiamo per entrare in un nuovo universo, tutto da scrivere, da connotare, da caratterizzare con le virtù etiche e morali con cui l’interesse collettivo, lo spirito di squadra, la conoscenza e la consapevolezza di sé siano base della rinascita.
In natura esiste un comunissimo invertebrato, il lombrico, che vive ovunque nel globo, sia nei terreni di montagna, che al mare o nelle foreste equatoriali, che sembra conoscere bene quale sia il suo ruolo nel mondo, i suoi obiettivi, i suoi limiti e le peculiarità della sua esistenza.
Quella del Massone è un’esistenza dedica alla ricerca, allo studio, al confronto, all’approfondimento: si mette al sevizio dei propri fratelli con i quali difende i diritti dell’umanità. Il suo intento è giungere alla luce della conoscenza non tanto per se stesso, ma per rendere migliora la società nella quale milita e accrescere, all’infinito, il suo desiderio di evoluzione interiore.
Per scavare le sue gallerie il lombrico utilizza una strategia singolare: inghiotte il terreno e, dopo essersi nutrito delle sostanze organiche che esso contiene (interesse personale), lo espelle sottoforma di soffici mucchietti di fango. Un’azione che ha una doppia utilità: da una parte è favorevole all’agricoltura perché smuove il terreno rendendolo permeabile all’aria e all’acqua, permettendo alle piante di estendere più facilmente le radici; dall’altra, rimescolando il terreno, coadiuva la formazione dell’humus facilitando la fertilità del suolo (interesse sociale).
Nel nuovo scenario che ci aspetta, sarebbe impossibile pensare di essere determinanti agendo in solitudine: l’unione e il lavoro di squadra risulterà determinante. Quella di una Rispettabilissima loggia non è un semplice team, ma una famiglia di Fratelli che vivono in funzione di altri Fratelli, che si stimolano vicendevolmente, si incoraggiano, si aiutano nei momenti di difficoltà diventando sempre più forti appoggiandosi gli uni agli altri.
Il corpo del lombrico è formato da una successione di anelli: una vera e propria catena in cui ogni maglia sostiene l’altra. Ogni anello potrebbe vivere anche in modo indipendente, ma cerca sempre il supporto degli altri per essere più forte e rendere il corpo più veloce ed efficace.
Il lombrico ha tanti potenziali nemici che scavano la terra di giorno o lo aspettano di notte quando, solitamente, esce dai suoi cunicoli. Ebbene, se è almeno per metà ancorato al terreno, è impossibile farlo uscire del tutto. E se, malauguratamente, perdesse la parte posteriore del corpo, continuerebbe a vivere riproducendola in una eterna rinascenza. Grazie alla logica della su “catena”, il lombrico è metaforicamente immortale.
TAVOLA SCOLPITA DAL FR .’. M.V.