Ringrazio il Maestro Venerabile per avermi concesso la possibilità di trascrivere i pensieri da me espressi durante la Sua lettura del lavoro “La Libertà”.
La Libertà è un termine universale tanto che in essa si racchiudono e si possono specificare tante forme e declinazioni.
Il mio intervento si concentra, in primis, su un aspetto non toccato finora della Libertà economica.
Questa nasce nel periodo in cui si fonda la Massoneria Moderna, nel Settecento, con la fine della classe aristocratica e il crearsi della nuova borghesia.
Proprio oggi, in questo periodo di crisi mondiale ed ancor più nazionale sentiamo in maniera inevitabile una grave carenza della Libertà economica.
La grave contrattura finanziaria, una sovranità monetaria oramai legata a speculazioni bancarie, fanno sorgere, nell’individuo di oggi, domande e dubbi sulla Libertà economica su cui riflettere.
Ascoltando ho sentito poi parlare di Libertà in crisi; quella legata al non potersi muovere, relegati nelle nostre abitazioni durante i vari lockdowns.
Quella violata o forse anche abusata dal quantitativo enorme di false nozioni, di pensieri minimi espressi su social-network, senza il minimo motivo o il minimo raziocinio.
Oggi tutti vogliono scrivere, ma pochi leggono e tanto meno pensano.
Al riguardo Vito Mancuso scrive: “Non parlare se sai leggere; non leggere se sai scrivere; non scrivere se sai pensare”. (Vito Mancuso, I quattro maestri)
Quindi io credo che il termine Libertà (legata alla parola, al pensiero) sia abusato e difficilmente compreso.
Se ci sentiamo mancare la Libertà nel momento in cui viene bloccato il nostro sito internet o la propria pagina FB o tutte le volte in cui non c’è permesso esprimere un qualsiasi concetto, ne dovrei dedurre che in Massoneria, l’Apprendista dovrebbe esprimere disagio nel vedersi per anni, tolta la parola.
L’Apprendista dovrebbe sentir venire meno un simbolo, posto nel Trinomio alle spalle del Maestro Venerabile.
Invece io credo che sia proprio la figura dell’Apprendista a rappresentare al meglio la Libertà.
La Libertà è nell’ascolto, nel comprendere.
Proprio in questo momento storico dove tutti abbiamo a disposizione un cellulare o un pc con il quale possiamo conoscere lo scibile umano, pochi ascoltano e ancor meno vogliono comprendere.
L’apprendista non si sente mancare la Libertà: il capire e il conoscere sono la base della sua libertà.
“Conoscere la Verità e la Verità vi farà Liberi” Giovanni (8,32)