LA MASSONERIA E IL NUOVO MILLENNIO

LA MASSONERIA E IL NUOVO MILLENNIO

di Piercarlo Longo

Pensare al destino della Libera Muratoria nel nuovo millennio, scrive un nostro Fratello di Novara, induce a riflettere prima di tutto sulla capacità dei Massoni ad essere fedeli ai principi e ai valori depositati negli Antichi doveri.

Questo è vero, ma qual’ è oggi il progetto della Massoneria per il nuovo secolo che avanza, quale ruolo intende assumere per il progresso dell’umanità? Cosa intende offrire ai propri Fratelli?

Sicuramente in passato la fedeltà dei Fratelli è stata determinante,   sia alla evoluzione interna, sia per i contributi che la Massoneria seppe dare allo sviluppo della democrazia nel mondo.

Esisteva però un progetto forte della Massoneria sulla base del quale la coerenza e la fedeltà dei fratelli contribuirono in maniera determinante

alla edificazione di un modello di società vincente anche se limitato al mondo occidentale.

Un modello sicuramente pensato e costruito nei Templi.

Non a caso la Massoneria si rinnova rinasce nel ‘700, secolo in cui era necessario conciliare i poteri forti fra loro (Stato e Chiesa) e far convivere in modo democratico le classi sociali.

Essa dunque, contrariamente a molti luoghi comuni, non nacque per combattere quei poteri, o per compiere rivoluzioni sociali, ma con il prevalente obbiettivo di poteri, o per compiere rivoluzioni sociali, ma con il prevalente obbiettivo di affermare nel mondo immanenti valori quali la libertà, la solidarietà e i diritti umani.

Un progetto neppure oggi ancora compiuto se pensiamo che oltre i due terzi dell’umanità soffre per la mancata affermazione di quei valori.

Quale potrebbe dunque essere il progetto della Massoneria per il futuro? Tenterò un approccio molto soggettivo.

Intanto, non fosse che per quanto abbiamo detto prima, possiamo affermare con forza che la Massoneria non è passata di attualità, purché i fratelli continuino ad essere fedeli ai propri giuramenti e siano

convinti dei valori e dei principi che professano.

Secondo, occorre sfatare il luogo comune secondo il quale la Massoneria è solo una moda per pochi intellettuali, ma che al contrario

è una forza sociale capace di costruire e offrire al mondo un progetto di sviluppo sociale anche per il nuovo millennio, un progetto per il quale vale la pena… per uomini liberi di giurare fedeltà ad una tradizione iniziatica rare senza tempo e di valore assoluto e lavo- per il bene della società. ma Soprattutto lavorare per rendere credibile la nostra presenza e la nostra azione. Per quanto ci riguarda ritengo che il problema vero che ci si pone oggi  per il domani, diversamente che in passato, è di carattere istituzionale, di rapporti istituzionali fra la Massoneria e la società civile e religiosa.

Per questo va chiarito:

1) dove si colloca la Massoneria

2) dove intende andare

3) se deve cambiare

Per quella che viene definita Massoneria moderna, la grande intuizione, l’idea vincente fu la capacità di legare uomini con posizioni diverse, per censo, religione, razza, in fraternità e lavorare insieme per il bene dell’umanità, anche se questo, comportò diffidenza ed ostilità da parte delle chiese e delle istituzioni. E oggi? Sicuramente fra tanti obiettivi vi è fa ricerca strategica di una soluzione politica, di riconciliazione con le chiese prima e con le istituzioni poi. Oggi la Massoneria deve dare sicurezza, non creare diffidenza, non è pensabile una ostilità di posizione nei confronti di una organizzazione che ha come unico scopo la formazione dell’individuo ed il bene della società.

Noi dobbiamo quindi imporci al mondo non solo portando la nostra conoscenza attraverso il filtro in passato spesso segreto dei nostri fratelli, ma come istituzione superando la diffidenza nei confronti di un segreto massonico che, è risaputo, è di natura esclusivamente iniziatica con una presenza non nascosta dell’istituzione Massonica. Questo vale Soprattutto in Italia, ma non solo. Dunque la Massoneria nel mondo deve cambiare, deve trovare Una sua collocazione sociale, deve infine riproporsi con temi cari alla tradizione come i diritti, troppo spesso calpestati, dell’uomo e dell’umanità.

È in questo mondo in continuo e sempre più rapido rinnovamento che la Massoneria dovrà:

1) Essere attenta al dibattito sociale 2) Costruire un approccio con le istituzioni pubbliche, religiose e politiche, cioè con il potere

3) Proporsi come Una associazione che rifiuta ogni estremismo, difende i diritti dell’uomo e l’integrazione dei popoli, difende la natura e l’ambiente per l’uomo e l’integrazione dei popoli, difende la natura e l’ambiente per l’uomo senza aspirare al potere

4) Offrire infine ad un numero sempre maggiore di uomini e donne, i propri i misteri iniziatici, la propria tradizione, i propri Templi.

Oggi si assiste ad un sicuro allargamento delle dimensione spirituale dell’individuo anche se l’ideologia moderna ha fallito e le religioni sembra non bastino più per soddisfare in questo campo spirituale: è la Massoneria che si deve proporre come sicura interprete di questa esigenza, aiutare l’individuo a riconquistare la propria spiritualità.

Quindi nella continuità della nostra tradizione noi dovremo cercare di influenzare la società e contribuire al suo rinnovamento.

Noi dobbiamo trovare la capacità di ridiventare un laboratorio di pensiero, investire sul patrimonio della cultura, formare nuovi intellettuali.

Per fare ciò bisogna creare le condizioni per una interattività fra le logge, che oggi non c’ è, per evitare che si disperda e si vanifichi così la capacità di riflettere che ha la Massoneria attraverso il Lavoro di Loggia. Solo così possiamo metterci al passo con chi desidera contribuire al processo di sviluppo della umanità e di giocarci un ruolo importante, non per noi, ma per l’uomo. Noi dobbiamo in futuro essere in grado di attingere alle energie che mettiamo in moto nei nostri templi.

Sin d’ora la Massoneria deve far capire al mondo che è il baluardo della libertà, che combatte le ineguaglianze e opera per l’accesso e l’inserimento di tutti nella società sociale nella quale tutti hanno il diritto di cittadinanza, in una società in cui ciascuno contribuisce al funzionamento sociale rappresenta e partecipa, agisce per il bene comune.

La posta in gioco è vitale per la sopravvivenza dei nostri stati democratici.

Il messaggio che dobbiamo lanciare è che l’interesse collettivo è garanzia di benefici per il singolo.

Compito della Massoneria nel nuovo secolo sarà quello di contribuire a riequilibrare le disparità, cominciando da se stessa, eliminare rivalità e lotte fra Obbedienze, riunire anziché dividere, proporre alle nuove generazioni nuovi modelli sociali, essere essa stessa laboratorio di sperimentazioni in campo sociale.

La Massoneria dovrà saper riconoscere partners senza grembiule e con questi lavorare per un nuovo umanesimo. Essere quindi operativi oltre che speculativi, imporci come entità intellettuale, garante sociale per ritrovare una nuova legittimità nella società e lavorare al progresso sociale e politico, partecipare alla costruzione della storia.

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La coesione sociale ma non costituisce un ostacolo alla competitività, può rivelarsi anzi un Vantaggio. È Un’ipotesi e non una conoscenza scientifica, è un altro modo di pensare che l’economia è anche politica. Il modello della solidarietà sociale costituisce il nostro retaggio e al tempo stesso il nostro immaginario.

Quasi insensibilmente Oggi i paesi (gli Stati) sono obbligati ad allargare il proprio perimetro di mercato, accrescere la propria efficienza (privatizzazione e deregulation). Queste esigenze vengono a costruire il programma comune a livello internazionale: noi massoni dobbiamo essere coscienti e agire di conseguenza.

Ferdinando

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