Lettera aperta ad N.
(N. è l’autore dell’articolo “Lettera aperta ad un profano“)
di Daniela
Carissimo N.,
Per caso e per la prima volta mi sono imbattuto nel sito Internet di Esoteria che non conoscevo affatto, ma “navigo” da pochissimo e per lo più solo per lavoro.
Ho letto con un misto di aspettativa e sincera curiosità la tua lettera. E’ molto bello, molto “serena”.
Io però sono solo un profano eroso dalla curiosità di comprendere. Hai detto molto bene tu, si tratta proprio di comprendere, capire soltanto non è affatto sufficiente.
La mia domanda però non è cosa comprendere, ma come poterlo fare. Qual è il modo giusto per farlo? E’ già da molti anni che sono alla ricerca di un sapere che soltanto immagino, e questo studio mi ha portato e percorrere le strade più impensate e imprevedibili. Tuttora è sempre un’affascinante e incredibile scoperta (quanto sono ignorante delle cose del mondo).
In tutto questo tempo però ho sempre evitato le sette, le logge, le congregazioni, le associazioni etc. che a vario titolo si fregiano di massoneria, esoterismo e quant’altro. Trovo che ci sia troppo speculazione. Hai ben ragione tu quando spieghi cosa non è la Massoneria, perché per moltissime persone è proprio cosi. Ho paura che le persone serie siano davvero poche ed io, purtroppo, non so dove siano, probabilmente non le so nemmeno riconoscere.
La ricerca, per come l’ho compresa io, è fatta soprattutto di “silenzio”, senza clamori, una dura fatica nello scoprirsi, nello scoprire, nell’armonizzare con tutto ciò che assimiliamo, nel cercare di comprendere.
Tu dici “Se vuoi sapere cos’è la Massoneria devi praticarla”, è bellissimo, non è affatto banale, ma come? Come può un profano avvicinarsi ai grandi misteri, come può lavorare duramente, scoprire il ritmo e l’armonia?
E’ già molti mesi che “soffro”, perché mi sono resa conto che comincio ad avere il bisogno di comunicare, di discutere, di confrontarmi soprattutto, con chi potrebbe capire, con chi potrebbe aiutare un piccolo profano a percorrere le strade che grandi saggi ed iniziati ci hanno indicato.
I miei amici pensano che sono matta per le quantità industriale di libri che compro, soprattutto perché li leggo, soprattutto perché secondo loro sono “mattoni” (sono l’unica da cui non si farebbero mai prestare un libro). L’unico che mi capisce e, anzi, spesso mi esorta di non arrendermi, è il mio compagno. Ma a volte non basta.
Gran parte di ciò che leggo parla di “niziati”, ma chi li iniziò? Come si può trovare un maestro, un saggio, o anche solo qualcuno che sappia consigliarti?
Non so chi tu sia. Per me è piuttosto imbarazzante scrivere questa lettera, non ho mai fatto una cosa del genere. Ritengo però che niente succede per caso e la tua lettera mi è giunta in un momento in cui avevo bisogno di un interlocutore “sereno”, come tu mi sei sembrato.
Forse io non sono ancora pronta, forse il cammino che ancora devo percorrere prima di incontrare il mio “Maestro” è lungo. Non so, ma non so davvero molte cose della nostra “storia” e forse questa è ancora un’altra prova che devo superare.
Sappi comunque che, anche se non risponderai, io continuerò a cercare, a tentare di comprendere e, forse, praticare la Massoneria in fondo è proprio questo.
Un cordiale saluto.