INTERPRETAZIONE DEL RTUALE DI APPRENDISTA

Interpretazione del Rituale di Apprendista

di Caio Mario Aceti

Il rituale attualmente in uso e di cui ci accingiamo a scrivere quanto segue è di una estrema semplicità che dovrebbe essere conosciuto a memoria perlomeno dai fratelli che hanno l’incarico di applicarlo. Poiché l’apertura (e la chiusura) dei lavori massonici, checché ne dicano i fratelli, è un’opera magica per cui non dovrebbe essere ammesso alcun errore durante la lettura del rituale. Le parole devono essere pronunciate con forza, vibranti e non balbettate, né mormorate, né esitanti in conseguenza di una inopinata ricerca del passaggio che si deve citare. Dunque bisognerebbe dire e non leggere 1.

Il rituale è un testo iniziatico avente lo scopo di inserire gli operatori in una “atmosfera”, in un “piano” differente da quello profano mediante la messa in azione di “forze” e di “energie” occulte, di permettere dei ’”contatti” e delle “prese di coscienza” di quei piani in cui gli operatori sono riusciti a penetrare e di agire attraverso questi 2.

Trattasi, dunque, di un’operazione magica e spetta ai due Sorveglianti esercitare la loro influenza affinché nulla turbi lo sviluppo dell’Eggregoro della loggia cioè quella forza generata dallo psichismo dei fratelli ed alimentata a intervalli regolari. Il loro compito è duplice: devono vegliare all’interno del tempio e proibire l’ingresso in esso a tutti coloro che per un qualsiasi motivo rischierebbero di spezzare l’equilibrio magico. Iniziando la lettura del Rituale 3 balzano subito agli occhi quattro elementi:

1) I doveri del 1° e del 2° Sorvegliante.

2) I doveri dei due Copritori.

3) I doveri dei due Diaconi.

4) L’invocazione al G.A.D.U.

Dapprima il Venerabile rivolge un appello ai fratelli affinché lo aiutino nei lavori che si accinge ad aprire. Quindi rivolgendosi al Primo Sorvegliante chiede:

Fr. 1° Sorv. qual è il primo dovere di un Sorvegliante in Loggia?

E questi risponde:

– Il primo dovere è quello di assicurarsi che il Tempio sia debitamente coperto. Assicurarsi che il tempio sia coperto cioè accertarsi che nessun estraneo si sia introdotto tra i fratelli e che questi siano in possesso dei requisiti necessari per poter essere in grado di partecipare ai lavori è una misura precauzionale affinché il legame iperfisico tra i fratelli non venga spezzato da elementi estranei all’arte muratoria.

Allorché il Maestro Venerabile si rivolge ai due Sorveglianti, ecco apparire il ternario. Il Maestro Venerabile rappresenta il quid medium di due opposti. Impersona la Sapienza e la sua colonnina di stile corinzio indica l’armonica fusione ed il completamento di altri due stili: il dorico, la Forza, energia attiva, la Livella (1° Sorv.) e lo stile ionico, la Bellezza, energia passiva, la Perpendicolare (2° Sorv.).

Il M. V. e i due Sorveglianti costituiscono i tre principi statici della loggia a cui corrispondono tre altri principi detti dinamici:

Primo Diacono, Secondo Diacono, Copritore Interno e facendo corrispondere ai sei Ufficiali gli elementi del Microcosmo abbiamo:

al Maestro Venerabile corrisponde la Saggezza

al 1° Sorvegliante corrisponde la Forza

al 2° Sorvegliante corrisponde la Bellezza

al 1° Diacono corrisponde la Ragione

al 2° Diacono corrisponde il Desiderio

al Copritore Interno corrisponde il Cervello

(il Copritore Esterno è il corpo fisico) 4

Sicché interpretando la parte del rituale citato con gli elementi del Microcosmo vediamo la Saggezza (M. V.) rivolgersi alla Forza (1° Sorv.) e chiederle qual è il dovere di un Sorvegliante; la Forza risponde affermando che il primo dovere è quello di assicurarsi della copertura del tempio. La Saggezza allora invita la Forza ad accertarsene. Questa agisce in conformità, trasmette l’ordine al Cervello (Copr. Int.) il quale si accerta che il “corpo” sia al posto giusto.

Proseguendo la lettura il Venerabile chiede quali siano i doveri dei due Copritori;

“Nelle tenebre dell’occidente – scrive Gloton – stanno i Copritori: il Copritore interno che custodisce la porta e riceve le indicazioni del Copritore esterno che vigila nel vestibolo. Grazie ad essi noi lavoriamo senza preoccupazioni, sicuri che nessun profano può entrare impensatamente nel nostro Tempio per sorprenderci. Spesso questi posti sono dati, a torto, a giovani Fratelli che non hanno l’esperienza sufficiente per questo posto; nella antica tradizione, che alcune logge conservano ancora, spetta al Venerabile uscente il posto di Copritore” 5.

Il Copritore Esterno è un Ufficiale di loggia che sta all’esterno del tempio, in esilio. Senza di lui, i lavori non possono neppure essere iniziati. I suoi doveri sono: tenere lontano gli importuni; badare che i candidati si presentino preparati. È armato di spada che non depone mai nel fodero in quanto deve esser sempre vigile, poiché rappresenta il corpo fisico, la parte esteriore della personalità. Poiché il suo compito consiste, come abbiamo or ora detto, nel tener lontani i profani e badare che i candidati siano preparati come si conviene, similmente il corpo deve respingere le influenze nocive (pigrizia, inabilità ecc.) che possono pregiudicare il lavoro di un’officina. Infatti, non si suol dire che il Massone, prima di entrare nel tempio, deve lasciare fuori i personali sentimenti?

Infine, il M. V. chiede dei doveri dei due Diaconi.

– Fr. 1° Sorv. qual è il dovere del 2° Diacono?

Risposta:

– Stare alla destra del 1° Sorvegliante e portare gli ordini del M. V. dal 1° al 2° Sorv.

Il M. V. prosegue:

– Fr. 1° Sorv. qual è il dovere del 1° Diacono?

Risposta:

Stare alla destra del M. V., portare i suoi ordini al 1°Sorv. e agli altri Dignitari ed Ufficiali, qualora occorre; attendere i messaggi del 2° Diacono.

Il 1° Diacono, la Ragione, trasmette gli ordini della Saggezza (M. V.) alla Forza (1° Sorv.). Questa, a sua volta, ricevuto il messaggio, lo invita al Desiderio (2° D.) che riferisce l’ordine alla Mente creatrice che può così realizzare i piani elaborati dalla Saggezza.

Il 1° Diacono attende il messaggio del 2° Diacono, cioè resta in attesa sino a quando non è stato realizzato il desiderio e soddisfatto del lavoro compiuto, cessa ogni attività.

Il 2° Diacono, il Desiderio, ha il dovere di osservare che gli ordini vengano puntualmente rispettati, cioè resta inattivo sino a quando la Bellezza (2° Sorv.) non ne afferra le redini realizzando il piano e dando luogo alla vitalità.

Da tutto ciò si osserva che:

la Saggezza del M. V. dirige la Ragione del 1° Diacono;

la Volontà del 1° Sorvegliante provoca il Desiderio del 2° Diacono;

la Mente del 2° Sorvegliante stimola il Cervello del Copritore Interno.

Ed eccoci arrivati ai doveri dei due Sorveglianti.

– Fr. 2° Sorv., qual è il vostro dovere?

Risposta:

– Stando a Meridione, osservare il Sole al suo meridiano, chiamare i Fratelli dal Lavoro alla ricreazione e dalla ricreazione al Lavoro.

Il M. V. poi, rivolgendosi al 1° Sorv. domanda:

– Fr. 1° Sorv., qual è il vostro dovere?

E questi:

– Stando all’Occidente, osservare il corso del Sole e chiudere il Tempio secondo l’ordine del M. V., dopo aver accertato che ogni Operaio abbia avuto ciò che gli è dovuto.

Gli operai iniziano i lavori nelle forme richieste dai tre Ufficiali. Il 2° Sorv. ha la mansione di notare quando il sole è giunto al suo meridiano (mezzogiorno solare) e chiamare gli operai dal lavoro al riposo e da questo nuovamente al lavoro. È la sosta indispensabile dopo il lavoro e contemporaneamente rappresenta l’ascesa delle società umane che raggiungono il massimo del progresso per poi cominciare la discesa. L’altro termine del ternario il 1° Sorv. ravvisa il tramonto del sole, chiude i lavori assicurandosi che ogni operaio abbia avuto la giusta mercede.

Ciò ci rammenta i corsi e ricorsi storici del filosofo italiano G. B. Vico, sul piano sociale; mentre individualmente è la morte e la rinascita in un grado più elevato. “La terra – scriveva Mazzini – non è un soggiorno di espiazione e di tentazione: è il luogo del nostro lavoro per un fine di miglioramento, del nostro sviluppo verso un grado di esistenza superiore”.

Il 1° Sorv. governa la Forza nel senso che fa osservare la disciplina in loggia, controlla l’assiduità dei fratelli, esige che ciascuno sia al suo posto.

Il 2° Sorvegliante è l’esteta della loggia in quanto insegna a lavorare bene; contrasta con il 1° Sorv. per la Dolcezza. Comprende e sa scusare l’errore commesso dal neofita che a lui si rivolge con fiducia intuendo che ogni errore si ripara sotto la protezione della Perpendicolare.

Il M. V. possiede la Saggezza; egli è l’artista la cui parte è meramente intellettuale. La Saggezza di cui è interprete non è la sua, ma dell’Arte e conforme a quella di tutti i Maestri che prima di lui hanno diretto il comune lavoro.

Rivolgendosi al 1° Sorv. gli chiede:

– Fr. 1° Sorv., a quale scopo ci riuniamo?

Il 1° Sorvegliante risponde:

– Per edificare Templi alla virtù, scavare scure e profonde prigioni al vizio e lavorare al bene e al progresso dell’Umanità.

In latino virtus significa potere, forza, qualità. Quindi elevare templi alla virtù significa che nel nostro tempio (o corpo) sorgano o meglio si risveglino le forze, i poteri che giacciono latenti. Al contrario vitium in latino significa difetto, mancanza, tutto ciò insomma che è contrario alle leggi della natura. Il Massone, quindi, deve operarsi ad impedire l’azione di tutto ciò che è contrario alle leggi dell’evoluzione spirituale del proprio Tempio interiore dopo di che potrà rivolgere le sue forze all’edificazione del Tempio esteriore. Il simbolismo massonico suggerisce i mezzi a quei fratelli che si danno la pena di cercarli.

Segue l’invocazione al G.A.D.U., l’appello alle forze cosmiche che favoriscano l’opera che i fratelli si accingono a intraprendere.

Note

1 Loge sub Rosa: Magie blancbe et Maçonnerie bleue, p.41.

2 Nebo: Prospettive di lavoro esoterico in Massoneri.

3 “Rituale di Apertura dei lavori del Primo Grado” (Apprendista Libero Muratore) Palazzo Giustiniani.

4 Powell A.E.: La magia della Frammassoneria, p.170.

5 Gloton E.: Instructions maçonniques aux apprentis, p.l07.

Questa voce è stata pubblicata in Lavori di Loggia. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *