DELLA SAGGEZZA

Della  Segretezza

(GILIO BOTTONI)

Rispet.mo   M.’. V.’.      

Carissimi Fratelli,

      non molto tempo fa, leggendo la rivista “Hiram” ho trovato un articolo che si riferiva all’ex Gran Maestro e richiamava tutti i Fratelli affinché si interessassero  un po’ di meno di argomenti profani che non interessano l’Istituzione ed un po’ di più della spiritualità, riferendosi in particolare al  “Segreto massonico”.

      Riflettendo su ciò che avevo letto ho cercato di capire  cosa voleva dire.  Per prima cosa sono andato alla ricerca del significato di “segreto”.

      Dal vocabolario di italiano  “segreto” vuol dire: “confidato nascostamente, che gli altri ignorano”.

      Non contento ho fatto una ricerca anche in latino ed in latino  segreto vuol dire “nascondere, custodire”.   

      La Massoneria, secondo me, non  è una associazione segreta, ma chiusa. Dico chiusa perché mancano ad essa tutte le caratteristiche della segretezza. Infatti la sua storia, i suoi scopi,  le sue organizzazioni e i suoi regolamenti  sono noti a tutti. Pertanto il “segreto”  è soltanto spirituale, ed è di vitale importanza; il magnifico sogno del massone  è  la meta ultima ed una realtà positiva per coloro che vogliano comprendere l’Arte Reale. Pertanto il “segreto” è importantissimo all’interno e all’esterno. Infatti una errata interpretazione del concetto di “segreto” svilisce la natura dell’Istituzione da una parte e dall’altra  la rende incomprensibile e sospetta; allora è necessario che in tutti noi sia chiaro in concetto di “segreto” così come è inteso all’interno della Massoneria stessa.

      Io penso che il “segreto” sia custodito nell’animo di ogni uomo libero e di buoni costumi, che ha ricevuto con il lavoro di Loggia  la consapevolezza del suo essere umano, superando almeno in parte le angosce che ognuno si porta dentro.

      Coloro che non sono in grado di chiarirsi i simboli massonici  fino in fondo, non riescono a capire il significato di “segreto” nella libera muratoria, perché l’unico “segreto” che esiste è l’iniziazione e il sentirsi inseriti nella catena della spiritualità.

      Il “segreto”   appartiene  alla spiritualità di ogni massone, desideroso di apprendere continuamente,  che qualcuno ha così definito: “uomo che non si sofferma sulla soglia, ma ha in coraggio di oltrepassarla alla ricerca infinita di se stesso “.

      Solo colui che questo mistero si è svelato possiede il “segreto”, ed è anche l’unico modo di comunicare con tutti i Fratelli del mondo che cercano la verità.

      Secondo me ogni Massone deve cercare di ripulirsi dalle scorie che lo rendono impuro, e dopo aver compiuto ciò è pronto a iniziare la costruzione del Tempio nel  proprio cuore, Tempio dell’amore verso tutte le creature e tutte le cose, Tempio dunque della Fratellanza universale alla quale ogni massone deve lavorare per arrivare al suo perfezionamento.

      Ecco il vero “segreto “ della Massoneria e del Massone che per sua natura è inviolabile, ed è bello pensare ad una associazione di  uomini   che aspira al bene dell’umanità e agisce in silenzio per un programma infinito. 

     Termino con un affettuoso e triplice abbraccio a tutti citando alcuni versi di un noto Fratello:

                                       “ Nessuno può e vuol copiare

                                         quello che l’un altro si confida

                                         perché nel silenzio e sulla fiducia

                                         è costruito il Tempio”.

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