ELEVAZIONE A COMPAGNO D’ARTE DEL FR.’. B.M.

Iniziazione a Compagno d’Arte

del Fr .’.  B. M.

(M.  L.)

Rispettabilissimo Maestro Venerabile,

Caro Fratello B.,

      questa sera, dopo che i tuoi Fratelli di Loggia ti hanno ritenuto degno della loro fiducia e idoneo a ricevere un aumento di salario, sei diventato Compagno Libero Muratore.

      Dato che purtroppo non c’è stata la possibilità di effettuare la cerimonia in maniera completa, ti esorto quanto prima a leggere il Rituale per sapere nel dettaglio come questa si sarebbe svolta, per capirne l’intimo significato dei diversi passaggi che il candidato deve effettuare ed anche il significato dei numerosi simboli e strumenti che si ritrovano durante la cerimonia.

      Cerca di riflettere sul significato vero del tuo stato attuale: il rito simbolico di iniziazione o di passaggio di grado è come tracciare un programma di lavoro, dopo deve iniziare il lavoro vero e proprio per chi vi partecipa.

      Purtroppo i ritmi attuali della vita profana lasciano poco spazio alla riflessione e siamo tutti portati ad osservare piuttosto superficialmente quello che ci circonda, mentre dovremmo andare più nel profondo e cercare di scoprire quello che c’è dentro le cose e dentro noi stessi.

      Voglio in proposito leggere qualcosa che riguarda il pensiero e l’opera di ERMETE TRISMEGISTO, un filosofo alchimista il cui nome avresti pronunciato durante uno dei viaggi previsti dal rituale del passaggio di grado a Compagno:

“L’inferiore è uguale al superiore,

il superiore  all’inferiore:

così si compie il miracolo dell’unità.”

(Ermete Trismegisto, Tabula Smaraldina)

      Questo è il concetto fonda­mentale della “Tavola di Smeral­do” di Ermete Trismegisto. Il miti­co filosofo dell’antichità, il cui no­me significa emblematicamente “tre volte grande”, è tradizional­mente considerato l’autore del corpus Hermeticum, l’insieme dei trattati ermetici alla base della alchi­mia occidentale.

      Il concetto sembra riassume­re in maniera inquietante la somi­glianza tra la struttura atomica e quella del sistema solare, con tutte le loro intricate relazioni tra mate­ria ed energia, tra forze negative e positive in perenne equilibrio. Ma le intuizioni della filosofia alchemi­ca hanno spesso precorso in ma­niera inquietante quello che poi la scienza si sarebbe incaricata di di­mostrare. Leggiamo insieme alcu­ne frasi di una filosofia millenaria in cui chi sa leggere può riconoscere significati profondamente attuali.

Dalla Tabula Smaraldina

–  L’inferiore è uguale al superiore, il superiore all’inferiore: così sì compie il miracolo dell’unità.

–  Come tutte le cose sono state create da una sola parola di un solo Essere, così tutte le cose sono prodotte

   da una sola per deri­vazione.

–  Il Sole è il padre, la Luna la ma­dre; il Vento la porta con sé nel suo ventre, sua nutrice è la Terra.

–  La forza èvigorosa se può essere trasformata in Terra.

–  Separa la terra dal fuoco, il fine dal grossolano, agendo con pru­denza e con giudizio.

–  Unisci insieme la forza delle cose celesti e di quelle terrestri.  In que­sto modo potrai ottenere la gloria di tutto

   l’universo e l’oscurità spa­rirà da te.

Scindere e unire.

      Per gli alchi­misti il lapis philosophorum non è, come comunemente si crede il mezzo per trasformare metalli vili in oro. è il fine ultimo della ricerca alchemica, simbolo del raggiungi­mento di una realtà superiore. A tale risultato si poteva arrivare sol­tanto dopo un lavoro lungo e soli­tario condotto nel laboratorio. Qui l’alchimista compiva le progressive mutazioni che trasformavano la materia.

      Ha scritto Goethe:

“Per o­rientarti nell’infinito  

Distinguer devi e poscia unire”.

      Ecco che l’al­chimia diventa la base di quello che è sempre stato uno dei pensieri guida dell’uomo: raggiungere, at­traverso l’energia, il dominio sulla materia. 

Caro fratello B.,

      rifletti su quanto hai ascoltato, non ti stancare mai di lavorare per il tuo perfezionamento morale ed intellettuale: solo questo ti può portare al vero grado di Compagno ed in seguito a quello di Maestro.

      Nel frattempo ricordati che adesso hai la Parola e che potrai quindi intervenire durante i Lavori di Loggia su tutto ciò che verrà discusso. Cerca di portare sempre il tuo personale contributo per il bene della Istituzione, dei tuoi Fratelli e per la Gloria del Grande Architetto dell‘Universo.

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