Iniziazione e Esoterismo(
Rispet.mo M .’. V.’.,
Carissimi Fratelli
l’iniziazione può definirsi in linea generale come “un processo destinato a realizzare psicologicamente, nell’individuo, il passaggio da uno stato,reputato inferiore, dell’essere, ad uno stato superiore, la trasformazione del “Profano” in “Iniziato”. Con una serie di atti simbolici, di prove morali e fisiche, si tratta di dare all’individuo la sensazione che egli “muore” per “rinascere” a nuova vita.
Si possono distinguere tre elementi complementari dell’Iniziazione:
1) L’Iniziazione propriamente detta, cioè l’introduzione, in un mondo superiore, diciamo in uno stato psichico più perfetto. Essa va intesa dunque come una realizzazione puramente interiore dell’Essere umano. E’ chiaro che il profano per poter essere iniziato deve essere provvisto di talune disposizioni, sono cioèdelleattitudini naturali che caratterizzano l’“Iniziabile”, attitudini senza le quali i riti resterebbero lettera morta.
Il segreto iniziatico é, per natura, inesprimibile e solo l’iniziazione può dare accesso alla Conoscenza. Esso è veramente incomunicabile e quindi si può sostenere senza paradosso che se anche un Profano conoscesse i riti della Massoneria fino agli ultimi particolari, il Segreto Massonico non potrebbe esserne penetrato.
Con l’iniziazione dunque l’Essere si “realizza” in un modo autentico, fa passare le sue possibilità latenti dalla potenza all’atto, ed una volta raggiunta essa diviene permanente, resta cioè uno stato acquisito una volta per tutte che niente può cancellare.
Ed ecco perché secondo il Guénon é assurdo parlare di “Ex-Massone”, proprio perché la qualità di Massone è inamovibile.
L’Iniziazione inoltre non é un processo passivo, ma qualcosa di essenzialmente attivo, che resta semplice virtualità se il profano non vi coopera in seguito con tutto il suo essere. In questo modo i teorici della Massoneria spiegano la mediocrità in cui rimangono alcuni Fratelli anche dopo la loro iniziazione: “Non penetrerete nello Stato Massonico se non avrete trovato Voi stessi”, (dice appunto Wirth).
Tutto sommato il processo iniziatico é triplice:
a)—Attitudine inerente al profano;
b)—Impregnazione del subcosciente;
c)—Lavoro di realizzazione che il neofita deve compiere.
2) – I riti Iniziatici. Essi sono essenzialmente delle prove fisiche e morali che mirano ad agire sulla psiche dell’individuo.
Si svolgono in segreto esono quindi dei “Misteri” che il neofita si impegna con giuramento a non rivelare mai ai profani. I riti iniziatici debbono essere osservati sin nei minimi particolari, altrimenti nessun risultato effettivo può essere ottenuto.
Ma, differenza capitale, all’inverso del battesimo cristiano, per esempio, operante quali che siano le disposizioni dei neofita, il rito iniziatico della Massoneria rimane senza efficacia se non é conferito ad un individuo “iniziabile”, suscettibile cioè di essere iniziato.
Tanto per chiarire alcuni significati simbolici sulla preparazione, diciamo che il profano é spogliato dei suoi metalli in modo da ricondurre simbolicamente l’essere umano allo stato naturale (il metallo rappresenta la civiltà, con tutto ciò che comporta di artificiale) e in modo da non intralciare gli influssi magici, dato che i metalli ostacolano la circolazione delle correnti magnetiche.
Si denuda quindi la parte sinistra del petto (segno di franchezza e di sincerità) e la gamba destra (segno d’umiltà); gli si toglie la scarpa sinistra (segno di rispetto) e gli si mette attorno al collo un nodo scorsoio, che rappresenta tutto ciò che trattiene ancora il profano nel mondo in cui si trova.
3) – La Gerarchia iniziatica, cioè mentre il ”mistico” perviene di colpo alla pienezza dell’intuizione, l’iniziato in Massoneria acquista la Conoscenza solo progressivamente: la via é, si dice spesso, attiva, lunga e laboriosa per l’individuo che l’affronta. Donde l’esistenza d’una Gerarchia in ogni organizzazione iniziatica e quindi anche nella Massoneria.
La Massoneria apre la via all’Iniziazione, cioè alla Conoscenza, abbiamo detto, e i suoi simboli danno al Massone la possibilità di accedervi. La filosofia iniziatica della Massoneria si trova al di sopra ed al di fuori delle dottrine religiose e politiche: essa non impone ai suoi adepti alcuna credenza, alcun sistema dottrinale determinato, ma indirizza gli iniziati verso un progresso indefinito.
L’iniziazione non é in sestessa conoscenza e i diversi “misteri”non sono mai consistiti nell’esposizione dogmatica d’una dottrina, ma in una serie di riti e di operazioni destinate a dare all’individuo la sensazione di una morte, come si diceva all‘inizio, seguita da una resurrezione, da una “nascita”. Quindi l’iniziazione completa sarebbe insieme (secondo il Persigout).
- Purificazione dell’essere che “muore” ai suoi desideri profani per divenire una creatura perfetta: è la
“Grande Opera Spirituale” degli Alchimisti.
- Illuminazione, che dà il modo di ritrovare la “parola perduta”, di pervenire alla Conoscenza che i nostri Antenati hanno perduta.
- Reintegrazione simbolica nei privilegi che l’individuo possedeva all’origine, prima della caduta.
La parola “Esoterismo” viene dal greco Eisotheo (letteralmente: “faccio entrare”) ed il significato del termine balza immediatamente dall’etiologia: “Fare entrare” significa aprire una porta, offrire agli uomini del “di fuori” di penetrare nell’“interno”. Simbolicamente significa rivelare una verità nascosta, un significato occulto.
Come tutti gli occultisti, i pensatori Massonici sono sempre stati tormentati dai “problemi” più astrusi:
– Perché c’é qualcosa anziché nulla?
– Come é stato creato?
– Perché esistiamo?
– Perché il male regna quaggiù?
– Quale sarà sortedell’uomo e dell’Universo?
Sin dal principio l’Uomo in generale ed il Massone in particolare ha sentito la necessità di conoscere le cause della sua origine, lo scopo della sua esistenza ed il suo destino dopo la morte.
“Donde veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” .
Ecco le tre domande cruciali chesi sono poste molti Spiriti, unite al desiderio innato che l’uomo ha di possedere una “potenza” senza limiti. Come abbiamo visto, scopo dell’iniziazione Massonica é qualcosa di fondamentalmente diverso da una dottrina segreta e tuttavia si incontrano nella letteratura Massonica ripetute allusioni ad una “tradizione segreta” di cui la Fratellanza sarebbe depositaria, a conoscenze misteriose venute dall’oriente, coltivate e trasmesse da una serie di savi: Pitagora, Mosè, Zoroastro, Gesù. I pensatori della Massoneria ritrovano così i classici temi dell’esoterismo di cui si conosce la lunga storia e la permanenza attraverso le epoche.
“L’unità creatrice é un tutto universale uomo e donna, bruno e biondo, spirito e materia, che non conosciamo enon possiamo conoscere senon nelle sue innumerevoli manifestazioni particolari, nelle quali ognuno di noi é di volta in volta attore e spettatore” (dice il Mazaroz).
Abbiamo lì l’antico dualismo dei due Principi, maschile e femminile: il “Padre” universale, di natura ignea, che feconda la “Madre”, principio materiale simbolizzato dalla due colonne (Jachin e Boaz).
Il Grande Architetto non é un Essere superiore al mondo: é la Forza che regge la materia, la Legge dell’Universo di cui gli uomini non possono percepire che le manifestazioni sensibili: non è il Dio “Creatore” del Cattolicesimo, poiché il Grande Architetto Dell’Universo “organizza” una materia che non ha creato, e che é impotente a creare.
Quanto all’Uomo, egli occupa un posto privilegiato nella Natura: in effetti, la Divinità é rappresentata dall’Uomo che porta in sé l’ideale del Vero, del Bello e del Bene. “Un architetto chepresiede alla costruzione del suo essere morale” (Wirth).
L’Uomo porta in sé un Dio, principio pensante, e da cui emana la Ragione e l’Intelligenza. L’Uomo é un Dio in potenza, che può sviluppare i suoi poteri in modo illimitato.