L’arrestarsi del Sole
Halloween, S.Lucia, Natale, Capodanno: tutte queste feste, pur attraverso tradizioni diverse, sono legate al Solstizio invernale, sono tutte notti di passaggio, momenti in cui il corso ordinario degli eventi si arresta lasciando via libera ad eventi, appunto, straordinari.
Alla nostra latitudine, quest’anno il Sole raggiungerà la sua massima declinazione negativa rispetto all’equatore celeste il 21 dicembre alle 11:23 pm CET (ora dell’europa centrale, quella dei nostri orologi adesso), entrando così nel segno del Capricorno. La parola latina solstitium deriva da Sol e dal verbo sistere e significa “arrestarsi del Sole” : l’astro infatti arresta la sua discesa sull’equatore celeste e inizia a risalire verso nord , dove nuovamente si fermerà il 21 giugno 2019 alle 17:54 PM CEST per il Solstizio estivo, entrando nel segno del Cancro.
Nella notte di passaggio del Solstizio, la notte più lunga dell’anno, si veglia per assistere al ritorno della luce : osservando animali e piante è facile verificare come basti il primo lieve incremento del giorno a risvegliare i cicli vitali dopo la sospensione invernale, molto prima dell’alzarsi delle temperature. Anche in questo senso quindi il solstizio d’inverno può a ragione essere considerato l’inizio del nuovo anno, il germe della rinascita primaverile.
I Dodici Diagrammi Pi dell’ Yi Jing
Per comprendere meglio le implicazioni di questo momento astronomico, possiamo utilizzare il principio taoista dello Yinyang, gli opposti complementari, indissolubili, interdipendenti, che si trasformano uno nell’altro.
Yin e Yang sono categorie -non sostanze, e qualsiasi fenomeno o concetto può essere descritto ed analizzato nei termini della loro relazione dinamica: tutto ciò che è chiaro, caldo, asciutto,dinamico, esterno viene riferito allo Yang, mentre ciò che è scuro, freddo, umido, statico, interno viene riferito allo Yin.
Nella Tradizione Taoista l’analisi della dinamica Yinyang culmina nell’ Yi Jing (un tempo scritto ‘I Ching’ o anche ‘I King’), il Canone Classico sul Mutamento, testo che in questa tradizione costituisce il fondamento per ogni tipo di studio previsionale, dalla strategia militare alla medicina, dalla previsione metereologica all’analisi psicologica.
La dottrina dei Diagrammi Pi è attribuita al Venerabile Meng Xi della dinastia Han (206BC-220DC), il quale utilizzò questi dodici esagrammi per descrivere i mutamenti energetici ed i relativi cambiamenti climatici nel corso dell’anno. Wei Boyang successivamente estese l’uso di questo schema alle relazioni fra i fenomeni naturali e la fisiologia per l’ottimizzazione delle cure mediche e della pratica alchemica.
Ovviamente questo studio è la base imprescindibile di qualsiasi utilizzo dell’Yi Jing : l’analisi dei tempi ci da’ alcuni criteri fondamentali per giudicare le situazioni e per scegliere le azioni appropriate al raggiungimento dello scopo, di qualsiasi natura esso sia.
L’esagramma del solstizio d’inverno : Fu, il Ritorno
L’anno lunisolare cinese è suddiviso dodici mesi principali divisi a loro volta in due periodi di circa 15 giorni, il primo dei quali da’ il nome al mese: il periodo chiamato Dong Zhi, Solstizio Invernale, da’ il suo nome all’undicesimo mese. Al mese del Solstizio Invernale corrisponde l’esagramma n.24 nella sequenza di Wen, ovvero Fu, il Ritorno: “il Tuono sorge dalla Terra : tempo di ritornare. Gli Antichi Sovrani nel tempo del solstizio chiudevano le barriere ,mercanti e stranieri non viaggiavano, i Principi non visitavano le province” .
L’immagine dell’esagramma parla di un lavoro di preparazione: nell’antica Cina il riposo invernale della terra era considerato sacro e lo si estendeva ad ogni cosa, inaugurando così la stagione del ritiro universale, il tempo del grande Ritorno. Nel silenzio di questa stagione in cui tutto sembra immobile, si prepara e nasce l’inizio di ogni cosa, ma non è il momento di muoversi, è il momento di progettare il movimento: “La Via si volge e si rivolge, e’ benefico avere una direzione verso cui dirigersi”.
Questo quindi è il periodo giusto per fermarsi, riflettere, anche sognare, ed infine pianificare i cambiamenti : fino al solstizio d’estate sarà tempo di progettare e costruire, dal solstizio d’estate al nuovo solstizio invernale sarà tempo di raccogliere e tesaurizzare. Saper armonizzare le proprie attività con i cicli universali è naturalmente vantaggioso quanto regolare il nutrimento ed il vestiario secondo le stagioni: tutto risulta più facile, piacevole, proficuo.
Lo studio dei Tempi: la radice di previsione e pianificazione
I dodici esagrammi Pi ovviamente descrivono un ciclo dell’alternarsi delle maree Yin e Yang, e quindi possono essere applicati a qualsiasi situazione: restando allo studio dei tempi, possono venire riferiti per esempio al ciclo lunare mensile, così come al ciclo di dodici doppie ore della giornata. In questi casi l’esagramma Fu indicherà i primi tre giorni del mese lunare fino alla prima apparizione della luna nuova, e il periodo Zi nelle ventiquattr’ore , fra le 23 e l’una – l’ora del Qigong e dell’alchimia interna per eccellenza.
Questo tipo di analisi ci consente, per esempio, di prevedere i risultati di un’azione o di una situazione considerando lo stato dei tempi al suo inizio, ovvero di rivelarne le radici, e quindi di stabilire e pianificare al meglio quanto è necessario per portarla a buon fine.
Un’autentica Arte Divinatoria Tradizionale è uno strumento di confronto, di riflessione e di crescita, ed è chiaro che l’arte taoista di consultare il Classico dei Mutamenti è radicalmente diversa da un arbitrario e casuale lancio di monetine. Si tratta prima di tutto di un’analisi approfondita delle dinamiche YinYang di una situazione, delle sue cause, del momento in cui si verifica, delle circostanze in cui si verifica. Soltanto sulla base di questo studio sarà possibile prevederne gli sviluppi e soprattutto pianificare degli interventi per ottenere il risultato desiderato.
E’ soltanto attraverso un processo come questo che la pratica divinatoria può aprire un percorso di meditazione e di conoscenza che permette di riconoscere dentro di sè e nel mondo la stessa radice di tutti i fenomeni, e quindi una Via naturale alla Concordia Oppositorum, ovvero l’equilibrio Yinyang, nelle inquietudini dello spirito come nelle difficoltà della vita quotidiana.