Iniziazione del profano D. T.
Carissimo Fratello,
sei stato chiuso in silenzio a meditare con davanti a te il simulacro della morte e, dimenticando le ansie, le lotte, le traversie, hai abbandonato tutto ciò per pensare, per riflettere, ed in questa solitudine hai redatto il tuo testamento spirituale.
Poi sei stato fatto entrare, bendato, nel Tempio dove siedono uomini liberi, per ricevere la Luce; i tuoi abiti erano aperti sul petto in segno di sincerità; il cappio al collo a significare che le umane passioni devono essere annullate; il calzone alzato per significare i sentimenti di umiltà che devono pervadere chi si avvia alla faticosa ricerca del vero.
Sei stato sottoposto a prove per accertare la tua decisione a far parte dell’Ordine. Queste prove simboleggiano la tradizionale purificazione, l’elevazione dello spirito sulla materia, la decisa volontà di aderire alla Libera Muratoria.
Hai sentito sul petto la punta di una spada, ti è stato chiesto di promettere ed hai promesso; sul tuo capo è stata posta la spada fiammeggiante, simbolo dell’universalità del pensiero, e, per i poteri conferiti al Maestro Venerabile, sei stato iniziato, costituito, creato Libero Muratore!
Questo Rituale, Fratello, vuole soprattutto far comprendere che la vera scienza, il vero sapere sono figli dell’umiltà, che questa è la scuola dei doveri, dei diritti, dei legami, è un’unione di uomini giudiziosi i quali, uniti dalla catena fraterna e guidati da principi morali, tentano di costruire una Società sensibile, nella quale tutti i membri devono portare le qualità proprie che possono essere utili per la Società stessa.
In questa Istituzione si viene iniziati, e sul significato di tale termine dovrai meditare; il patrimonio di cultura, di sensibilità, di giustizia che alcuni Fratelli hanno asserito essere in te, ti hanno consentito di essere iniziato, liberato cioè dal tuo stato di profano e condotto per i sentieri di una vita morale e spirituale diversa da quella in cui tu stesso vivevi.
Tu devi ben capire che cosa significa l’Iniziazione nella vita del Massone, devi renderti conto che non potrai raccoglierla come un frutto maturo, consegnatoti durante la cerimonia, già pronto da consumare tale e quale come fornito.
Ed è indispensabile accertare che tu, Iniziato, sappia che con il tempo dovrai afferrare per tuo conto l’intimo significato del mistero contenuto nell’iniziazione, che non è costituito da un puro cerimoniale, seppur suggestivo, a cui ci si sottopone solo perché così è prescritto. Tu dovrai essere in grado di vivere nella sua più vera essenza l’Iniziazione in ogni atto, in ogni parola e perciò in ogni tuo intimo pensiero.
Tu dovrai avere l’animo attento ed umile di chi ha deposto ogni presunzione e si rivolge verso di sé e verso gli altri pronto a comprendere e capire la sua e l’altrui verità, lieto ogni giorno dell’esperienza vissuta, dei progressi compiuti, di quel faticoso procedere verso quello stato di grazia che l’Iniziazione gli ha promesso, alla sola condizione che egli veramente lo voglia.
Massone non si nasce! Si può però diventarlo. Basta volerlo.
Il Massone non è soltanto un uomo di desiderio di conoscere, è, soprattutto, un uomo di volontà di essere.
Ed essere un vero Massone non è facile, ma nello stesso tempo non è difficile per l’individuo che si applica con tutte le sue forze per l’apprendimento cosciente dell’Arte Reale.
E’ infatti un Iniziato saggio colui che legge e studia in maniera da poter ricevere tutto ciò che ha richiesto. La Loggia gli offrirà la verità e la fiducia, per tramite di tutti i Fratelli e particolarmente di coloro che hanno ornato il capo di bianca chioma, ed indirizzerà il suo cammino sulla Via che porta alla Luce. Ma egli dovrà mangiare di quella verità, bere di quella fiducia e percorrere la dura via che alla fine lo condurrà alla Luce dello spirito.
Stasera è cominciata la tua esperienza iniziatica e noi tutti, Fratelli della Loggia e Fratelli che per l’occasione hanno adornato le Colonne di questo Tempio, ti auguriamo che essa sia splendente e ti consenta di vivere la Massoneria come un tuo modo di essere perché la Massoneria è contenuto, è forma, è impegno ma, soprattutto, è modo di essere che le permette, da secoli, di esistere e di vivere al di sopra di Stati e Governi, immutabile nei suoi scopi di elevazione morale e spirituale dell’uomo ma, di volta in volta, al contempo, adeguata al tessuto sociale in cui opera e prolifica.