RITUALITÀ MASSONICA CONSIDERAZIONI PERSONALI SULLA SUA ATTUALITÀ
Desidero innanzitutto premettere che le considerazioni di seguito presentate, pur essendo in un certo senso il risultato di tredici anni di militanza massonica e di letture massoniche, sono comunque influenzate anche da una personale visione che risente non solo della componente massonica ma anche della mia storia individuale di vita intesa come luoghi di nascita e crescita, come educazione familiare e scolastica ricevuta, come tipo di lavoro profano svolto ed infine come interessi intellettuali e culturali coltivati. Questa mia storia di vita mi rende ciò che sono oggi, un individuo con la propria personalità fatta di idee e convinzioni personali; ma da tredici anni sono anche un Massone e l’essere in Massoneria ha influito sicuramente sulla mia storia di individuo. Questa premessa vuole solamente significare che questa tavola non è una tavola di tipo istituzionale e quindi i suoi contenuti, pur non discostandosi — così almeno credo — dall’ortodossia massonica, possono tuttavia presentare dei personalismi troppo accentuati, ma proprio questi dovrebbero rappresentare argomento di dibattito massonico. Una delle definizioni che dà il Grande Dizionario della Lingua Italiana di ‘ritualità’ è: complesso di azioni, di abitudini, di gesti che si ripetono identici in determinate circostanze, tempi o luoghi o che caratterizzano il comportamento di un individuo o, anche di un gruppo di un’associazione, di un partito, ecc. È questa una definizione rigorosamente tecnica. asettica. Parlando di ritualità massonica è bene invece fornire una definizione più particolareggiata e che meglio si adatti alla nostra istituzione. A mio avviso la definizione che dà Carl Claudy è una delle più appropriate che ho trovato in questi anni: il Rituale è il filo che ci unisce ai nostri predecessori i quali, con i loro Rituali si collegavano a tradizioni anteriori. di Leonardo Micheletti allo stesso modo i rituali che noi affidiamo ai nostri fratelli saranno il legame cheli unirà a noi. e attraverso di noi, ai Massoni delle origini. Più noi ci allontaniamo nel tempo delle nostre origini e più attenzione dobbiamo prestare nel trasmettere alla posterità i Rituali come li abbiamo ricevuti. Alterare questa catena di unione significa indurre in errore coloro che vengono dopo di noi e a nulla varrà invocare da parte nostra l’errore di chi ci ha preceduto odi nostri vuoti di memoria. Lo scopo della nostra Ritualità è quindi quella di attualizzare, riproporre e tramandare i concetti basilari del pensiero massonico. Ma affinché gli oggetti, gli atti, i movimenti e le parole che compongono i nostri rituali non siano solo una manifestazione scenica, teatrale, bisogna che ognuno di noi ne comprenda il significato simbolico. Solo se ognuno di noi coglie e percepisce nella ritualità massonica l’espressione e l’esplicazione del pensiero massonico, allora la ritualità svolgerà il suo ruolo di riunire i singoli individui generando una particolare atmosfera di energia capace di trasmetterci da una parte i fondamenti della tradizione massonica e dall’altra di fornirci il terreno adatto per trascendere la temporalità contingente e sentirci idealmente uniti pur nel rispetto delle diversità generazionali, razziali ed intellettuali. La ritualità va vista come un insieme di regole e di atti entro le quali però può svilupparsi in completa libertà ciò che è unico e creativo. Ci si deve comunque ricordare che solo dopo essersi impossessati delle tecniche dell’arte si diventa capaci di creare in modo originale ed innovativo. Le tecniche dell’arte massonica sono la regolare frequentazione dei lavori, la conoscenza dei rituali del proprio grado e lo studio del pensiero massonico. Tutto ciò deve portare ad una crescita e maturazione spirituale attraverso un continuo lavoro intellettuale che comporta spesso fatica e sacrificio: e questo è un lavoro che non finisce mai. Io penso che intesa e vissuta in questo senso allora la Ritualità Massonica resta attuale e non è solo un pittoresco e suggestivo insieme di comportamenti archeologico-folkloristici.