LA LOGGIA
Dice il Porciatti (op. cit.): « Loggia è il raggruppamento di un dato numero di Fratelli prevalentemente domiciliati nel medesimo luogo; essa costituisce il gruppo elementare della grande Famiglia Massonica.
« Per estensione con lo stesso termine di Loggia si indica il luogo di riunione nel suo assieme od anche soltanto la sala delle riunioni cioè il Tempio o Santuario ».
E più oltre: « La Loggia è un asilo di calma e di serenità ove l’agitazione del mondo esterno non ha nessuna ripercussione. Ivi i Fratelli mettono in comune le loro generose aspirazioni, la loro inebriante volontà di realizzare il più gran bene, confortati dall’atmosfera penetrante di fraternità che in essa si respira.
«La Loggia costituisce perciò il focolare dell’ideale e dell’attività benefica; l’adepto vi si ritempra periodicamente e ciò costituisce il grande segreto della sua potenza di azione rigeneratrice ».
Loggia e Officina sono sinonimi. Le Logge sono contrassegnate da un titolo distintivo scelto dai fondatori e da un numero che viene loro assegnato dalla Gran Loggia d’Italia. La loro ubicazione è precisata dall’indicazione della Valle ove risiedono e dell’Oriente, cioè della città.
Soggiunge il Porciatti: « La precisazione fatta con l’indicazione della Valle è inspirata alla Bibbia ove è giustificata dall’importanza pratica delle valli, luogo ove scorrono i fiumi ed ove di preferenza si formano i maggiori agglomerati di uomini, luogo ove generalmente
avevano luogo le grandi adunate; della località si richiama l’Oriente,
il “ Kedem” cioè “ La parte d’avanti ” degli Ebrei, perché da
esso si leva il sole (fonte di ogni bene), e proviene la luce (della
saggezza) ».
La costituzione di una Loggia è regolata dagli Statuti Generali.
La Loggia è giusta e perfetta, cioè idonea a lavorare, quando è composta di almeno sette membri dei quali tre insigniti del grado di
Maestro Muratore.
Il Maestro Venerabile dirige i lavori coadiuvato dal 1° e dal 2°
Sorvegliante. Questi sono le tre Luci e simboleggiano rispettivamente
la Saggezza, la Forza e la Bellezza, cioé le tre colonne spirituali della
Famiglia Massonica.
Vi sono poi due Dignitari (l’Oratore e il Segretario) e diversi
Ufficiali (il Tesoriere, l’Archivista, il Guardasigilli, il Primo Esperto,
il Maestro delle Cerimonie, il 1° e il 2° Diacono, il Portastendardo,
l’Araldo o Portaspada, il Primo Architetto, l’Architetto Revisore, l’Economo,
il Maestro di Casa, l’Elemosiniere, l’Ospedaliere, il Copritore
Interno, l’Esperto Tegolatore, quello Preparatore, quello Terribile,
quello Sacrificatore, quello Censore e, infine, il Copritore Esterno).
Luci, Dignitari e Ufficiali sino al Copritore Interno portano un collare
con appeso il gioiello distintivo della carica.
La Loggia di Apprendista Libero Muratore si compone di tre
locali: il « Gabinetto di riflessione », la « Sala dei passi perduti » (o
vestibolo), il « Tempio ».