STORIA DEL BRIDGE

STORIA DEL BRIDGE
16° sec. La storia del bridge può essere fatta risalire all’inizio del XVI° secolo, quando un gioco chiamato “Whist” (silenzioso, quieto) viene giocato in Inghilterra. Ma quasi sicuramente le sue stesse origini sono italiane, in quanto è italiana l’invenzione di un seme che cattura tutti gli altri (Attutti, cioè valido su tutti, dominatore: in francese à tout che diventerà l’odierno Atout. Oppure Trionfo: in inglese Triumph che diverrà l’attuale Trump).
1742 Compare il primo libro dedicato al Whist, Short Treatise, di Edmond Hoyle , un trattato scientifico che diviene subito un bestseller, e subito dopo compaiono sul mercato numerosissime versioni non ufficiali.
1834 Lord Henry Bentinck inventa il segnale High-Low. E’ il precursore di molte ricerche e modifiche che verranno da parte delle personalità più illustri del gioco del Wisth, come Clay Deschapelles, Cavendish e molti altri.
1857 Il Whist duplicato viene giocato per la prima volta a Londra, sotto la direzione di Henry James, detto “Cavendish”; questa forma di gioco permette di limitare al massimo la fortuna insita nel gioco delle carte. E’ il precursore del bridge duplicato moderno.
1873 A Buyukdere, sulle rive dell’Alto Bosforo, si ha la prima documentazione sulla pratica del “Biritch”, o Whist russo, praticato da quattro giocatori (tra cui l’italiano “dragomanno” e cavaliere Edoardo Graziani di Napoli) a coppie contrapposte.
1880/1888 Negli Usa, dove il metodo duplicato è più sviluppato che in Inghilterra, viene giocato il whist privatamente a Chicago nel 1880 ed in un club a New Orleans nel 1882. Il primo incontro tra clubs si disputa a Filadelfia, PA., nel 1883, mentre il primo incontro di duplicato nel vecchio continente viene giocato probabilmente a Glasgow, Scozia, nel 1888.
1880/1894 Il Bridge Whist viene giocato dall’inizio del 1880 e diventa popolare al Portland Club di Londra dal 1894, e subito dopo in Francia e Usa, dove si sviluppa velocemente. Nel 1891 nasce l’American Whist League.
1892 J.T.Mitchell scrive il primo libro sull’organizzazione di tornei, con il primo regolamento per il gioco di coppia e la descrizione del metodo match-pointing, che rimarrà immutata fino ai giorni nostri.
1902 Tre funzionari britannici in India, per poter giocare ad un gioco nato per quattro persone, si inventano la figura del “morto” e si contendono le sue carte con un’asta dichiarativa. Nasce così quello che diventa “l’auction bridge”, le regole del quale vengono codificate nel 1904 da uno di questi funzionari, F.Roe. Contemporaneamente viene modificata la graduatoria dei semi, che prima era uguale al poker (cuori, quadri, fiori, picche).
1918 Il successivo cambiamento principale avviene in Francia, dove il gioco del plafond (un gioco simile veniva giocato in Usa prima del 1915) veniva giocato forse anche prima del 1918. In questo gioco ogni squadra deve dichiarare il proprio “plafond” o tetto massimo: soltanto le licite dichiarate e fatte contano per il gioco. Questa variazione entra velocemente nel gioco francese standard, ma non altrettanto altrove, nonostante alcuni esperimenti occasionali.
1925 Harold S.Vanderbilt, multimilionario (in dollari) americano e tre volte vincitore dell’ America’s Cup, cambia lo svolgimento del bridge durante una crociera. Egli propone di conteggiare solo le mani dichiarate e fatte, e di considerare le mani extra come bonus. Queste modifiche trasformano “l’auction bridge” in “contract bridge”.
1927 Nel giro di due anni vengono sviluppate le leggi per il nuovo gioco, quelle di R.F.Foster e del Knickerbocker Whist Club, e subito raggruppte in codici dal Whist Club di New York. Nel 1928 il gioco viene adottato dai maggiori clubs di New York e successivamente nello stesso anno si tiene il primo Campionato Nazionale, con la Vanderbilt Cup in premio.
1929 L’American Auction Bridge League toglie la parola Auction dal suo titolo, diventando così evidente che il Contract ha soppiantato l’ Auction. La leadership del nuovo gioco va a Ely Culbertson, un emigrante di origine rumena, che aveva sposato Josephine Murphy, considerata la più esperta giocatrice di bridge degli Stati Uniti. Culbertson fonda la prima rivista di bridge, il “Bridge World”, e scrive il suo celebre “Blue Book” nel 1930: questo lavoro rivoluzionario pone i principi dell’avvicinamento al contratto che sono diventati il nucleo degli attuali sistemi standard.
1931 I libri di Ely Culbertson “The Culbertson Summary” e “Blue Book” raggiungono la vetta dei libri più venduti dell’anno, superando libri molto più popolari come “Believe It or Not” e “Crossword Puzzles!”.
A New York City viene disputata la famosa partita definita in seguito “La battaglia del secolo “. A maggio viene fondata la “British Bridge League”.
1932 Viene fondata l’European Bridge League che organizza il primo Campionato Europeo a Scheweningen, in Olanda.
1933 A New York Charles M.Schwab mette in palio una coppa per il primo Campionato del Mondo (non riconosciuto), e la squadra americana, capitanata da Culbertson, batte gli inglesi e si ripete anche nell’anno successivo.
1937 A Budapest, Ungheria, il 13-20 giugno viene disputato il primo Campionato Mondiale riconosciuto, anche se molti incontri internazionali semi-ufficiali si erano svolti in precedenza. In realtà la competizione è il 6° Campionato Europeo, ma la partecipazione straordinaria della squadra U.S.A. di Culbertson da al torneo un carattere Mondiale.
Nasce a Milano, in occasione della partecipazione al campionato di Budapest, L’Associazione Italiana Bridge.
1938 Ad ottobre l’Associazione Italiana Bridge, a causa di perentorie e insistite intimidazioni da alti personaggi politici, per motivi di purismo patriottico cambia denominazione sociale in “Associazione Italiana Ponte”.
1940 Charles Goren raggiunge un enorme successo adattando il metodo di Culbertson con la valutazione del punteggio nella mano.
1948 Il 24 ottobre il Portland Club di Londra, l’European Bridge League e la Commissione normativa dell’American Bridge League promulgano di comune accordo un’edizione aggiornata delle regole del Bridge contratto e del Bridge duplicato.
1950 Promossa dagli Stati Uniti, inizia la serie dei Campionati Mondiali ad Hamilton, nelle Bermuda. A seguito di questa prima collocazione, il campionato verrà definito Bermuda Bowl.
1951 L’Associazione Italiana Bridge si trasforma in Federazione Italiana Bridge (F.I.B.).
1953 Il presidente Eisenhower gioca regolarmente a bridge il sabato notte con i maggiori esperti. Quando gli è possibile partecipa ai tornei nazionali di bridge. I suoi passatempi preferiti sono il bridge ed il golf, e per entrambi viene ricordato come un eccellente giocatore.
1956 Il “Blue Team” (La famosa squadra italiana) vince il suo primo campionato agli Europei di Stoccolma. In circa 20 anni, con l’aggiunta e la sostituzione di qualche componente, questa squadra dominerà incontrastata la scena mondiale conquistando 13 campionati mondiali, 12 europei e 3 olimpiadi.
1958 Il 25 agosto viene costituita a Oslo la World Bridge Federation (W.B.F.), che prende il posto della International Bridge League, assumendone la funzione di sovrintendere all’attività bridgistica internazionale, coordinando i rapporti tra le varie nazioni aderenti e regolamentando le norme delle competizioni.
Charles Goren compare sulla copertina del Time e viene definito “il Re degli assi”. All’interno della rivista vengono spiegate le regole di base del bridge, che viene proclamato “1° gioco di carte degli Stati Uniti”.
1960 A Torino viene varata la più complessa e spettacolare competizione internazionale: la prima edizione delle Olimpiadi di Bridge a squadre.
1993 A febbraio la Federazione Italiana Bridge, con la nuova denominazione “Federazione Italiana Gioco Bridge”(F.I.G.B.), viene riconosciuta dal C.O.N.I. in qualità di disciplina associata.
1995 A giugno la W.B.F. viene riconosciuta dal Comitato Olimpic
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