NOTA ILLUSTRATIVA

NOTA    I L L U S T R A T I V A .

      La Ritualità d’ingresso e quella di uscita dal Tempio sono state redatte in base alle seguenti considerazioni:

1 – FINALITA’ DI “ COSTRUZIONE “ SIMBOLICA DEL TEMPIO DI VOLTA IN VOLTA 

     CON DEAMBULAZIONE “ SQUADRATA “.

      Nella Libera Muratoria non si dà luogo ad una vera e pro­pria “consacrazione” del Tempio, nel senso di un locale adibito a Tempio; la precarietà del luogo appare invece una costante della Tradizione liberomuratoria.

      La Loggia, che sorgeva in antico accanto all’edificio in costruzione, non era, come non é, assimilabile ad un edificio reli­gioso (Chiesa, Santuario, ecc.), che necessita di una sacralità permanente del locale.

      La Loggia, come associazione di Liberi Muratori può, in teo­ria, riunirsi in qualunque luogo anche diverso di volta in volta, purché attrezzato all’uopo: le Craft anglosassoni del 1600 si riunivano nei Clubs ed ora la Gran Loggia del GTOTIT si riunisce ordinariamente in un albergo. Inoltre i Templi di una “ casa mas­sonica “ anche simbolicamente attrezzati, possono essere aperti ai “profani”, purché sia chiuso il “ Libro Sacro “, perché così i Templi stessi sono allo stato di MATERIA. Di conseguenza – restan­do nel solco della Tradizione liberomuratoria – il Rito simboleggia la “ costruzione “ del Tempio di volta in volta, e quindi è da considerarsi PARTE INTEGRANTE ED INSCINDIBILE del Rito di Apertura dei Lavori.

2  – LA DEAMBULAZIONE SQUADRATA “ DESTRO-CENTRICA (Oraria).

      a)-  il valore simbolico di “costruzione del Tempio “.

      Se si attribuisce valore di “costruzione del Tempio” di volta in volta alla deambulazione destrocentrica, questa deve essere effettuata dal Maestro Venerabile seguito dai Dignitari e dagli Ufficiali di Loggia nell’esercizio delle loro funzioni. Da ciò la tenuta dei Mazzuoli da parte delle Tre Luci,della Riga da parte del Maestro delle Cerimonie e della Spada da Parte del Copritore Interno, senza stare all’Ordine e senza le Insegne (collari), lasciate sugli scanni alla fine della Tornata precedente. Infatti il Tempio va “ tracciato “ da chi detiene il potere iniziatico e governa la Loggia, mentre tutti i Fratelli – in pre­cedenza introdotti – restano in piedi NON all’Ordine, partecipando psicologicamente ed intellettivamente al “ tracciamento”, con la “squadratura “ eseguita dal Maestro Venerabile , dai Dignitari e dagli Ufficiali di Loggia, preceduti dal Maestro delle Cerimonie.

      E’ lasciata facoltativa la partecipazione diretta di tutti i Fratelli al “ tracciamento”,  se lo spazio lo concede ed il Maestro Venerabile lo decide: in tal caso, dopo il Tesoriere. seguono nell’ordine: l’ex Maestro Venerabile, il 1° ed il 2° Diacono, i Maestri, i Compagni d’Arte e gli Apprendisti e per ultimo il Copritore Interno.

      b) –  Punto d’inizio della “ squadratura”.

      Il Tempio è simbolicamente orientato verso Oriente e vi si accede da Occidente. Il punto di partenza della “ squadratura” è, se possibile, l‘angolo Nord – Ovest; quando la squadratura è conclusa, cioè quando il corteo è tornato al punto di partenza, la mar­cia continua ed ogni partecipante, giunto davanti al proprio stallo, vi prende posto e vi resta in piedi.

      Qui termina il Rito di Ingresso ed ha inizio il Rito di Apertura dei Lavori.

      Se alla deambulazione partecipano tutti  i Fratelli, il Maestro delle Cerimonie prosegue la marcia ed i Fratelli, via via che vi giungono, prendono possesso dei loro posti.

      c) – La deambulazione “ squadrata “.

      La deambulazione NON deve essere “circolare“ ma “squa­drata“ – cioè ad angoli retti –  simboleggiando il tracciamento della pianta del Tempio.

3 –  L’USCITA DAL TEMPIO.

      Chiusi i Lavori, la Ritualità  è esaurita, infatti:

      – l’Oratore ha dato le sue conclusioni sui Lavori compiuti e si sono fatti passare i Tronchi;

      – i Diaconi hanno trasmesso la Parola Sacra che simbolica­mente sarà custodita dalle Luci di Loggia;

      – è stato chiuso il LIBRO SACRO e vi sono stati sovrapposti la squadra ed il Compasso chiuso;

      – il Maestro Venerabile ha pronunciato la formula di chiusu­ra dei Lavori ed ha ordinato al1°Sorv T  di chiudere la Loggia;

      – è stato dato il Segno ed è stata eseguita la Batteria;

      – il 1° ed il 2° SorvT rispettivamente hanno abbassato ed alzato le loro Colonnine (simbolo: si porterà nel mondo profano quanto si è interiormente costruito nel Tempio);

      – il Maestro delle Cerimonie ha spento le tre Luci ed ha ri­tirato o cancellato il Quadro di Loggia;

      – il Maestro Venerabile ha spento il Testimone, che egli, portatore della Luce, riaccenderà nella Tornata successiva;

      Il Tempio è tornato allo stato di MATERIA. Non si giustifica quindi alcuna deambulazione  “distruttiva”.

      L’uscita dal Tempio va però compiuta in modo ordinato,condotta dal Maestro delle Cerimonie in modo rettilineo senza che i Fratelli stiano all’ordine.

RITUALE   D’I N G R E S S O

      Il Maestro delle Cerimonie, su ordine del Maestro Venerabile (che resta con i Dignitari e gli Ufficiali alla porta) si reca nel Tempio, prende lo stoppino, unitamente ai Mazzuoli del Maestro Venerabile e dei Sorveglianti ed alla Spada del Copritore Interno; consegna alle tre Luci di Loggia i Mazzuoli e la Spada al Copritore Interno; fa accendere al Maestro Venerabile lo stoppino, col quale trasmette il fuoco al Testimone posto sulla cattedra del Maestro Venerabile accanto alla Colonnina.

MTdTCT – (Prende la riga e con essa torna alla porta del Tem­pio e batte un colpo per         

                    terra.) Poi: – Fratelli Apprendisti, Fratelli Compagni d’Arte, Fratelli Maestri vi  

                    prego di prendere il vostro posto nel Tempio.

      (Si esegue: secondo l’or­dine di chiamata i Fratelli si recano ai loro posti, rimanendovi in piedi ed in silenzio, mentre il Maestro Venerabile, i Dignitari e gli Ufficiali rimangono alla porta del Tempio).

      A questo punto il Maestro delle Cerimonie, seguito nell’ordi­ne dal Maestro Venerabile, 1° e 2° Sorvegliante, Oratore, Segretario, Tesoriere, Ex Maestro- Venerabile, 1° e 2° Diacono, Copritore Interno (rimasti fuori dal Tempio), inizia la  “SQUADRATURA“ partendo da Sud, per maggior precisione – possibilmente – dal punto (angolo)Sud—Ovest.

MUSICA   IN   SOTTOFONDO

      Procedendo in senso orario (destrocentrico), soffermandosi un istante ai punti successivi, (che vengono superati ad angolo retto, il corteo torna al punto Sud – Ovest di partenza (conclusione della SQUADRATURA)  sorpassato il quale, la marcia continua ed il Maestro Venerabile, i Dignitari e gli Ufficiali, via via che ne pervengono all’altezza, occupano il loro posto, rimanendovi in piedi.

      Quando tutti i Fratelli hanno raggiunto il loro posto:

M T  V T  (Indossa il Collare contemporaneamente ai Dignitari ed agli Ufficiali di   Loggia)     

                – Fratelli, sedete.

CESSA  LA  MUSICA

      Eventuali Fratelli Visitatori, purché non destinati all’Oriente, possono, a giudizio del Maestro Venerabile, essere introdot­ti nel Tempio sia insieme ai Fratelli in piè di lista sia insieme ai Fratelli destinati all’Oriente, i quali DEVONO comun­que essere introdotti ritualmente al termine dell’apertura dei Lavori.

      Nel caso in cui l’officina disponga di locali sufficien­temente ampi, l’ingresso nel Tempio avverrà nell’ordine se­guente:

      Maestro delle Cerimonie, Maestro Venerabile, 1°  Sorvegliante, 2° Sorvegliante, Oratore, Segretario, Tesoriere, Ex Maes­tro Venerabile,1° Diacono, 2° Diacono, Maestri, Compagni d’Arte Apprendisti. Ultimo  il Copritore Interno.

      Se i locali disponibili sono invece di dimensioni ridotte, e/o il numero dei Fratelli presenti appena o poco più suffi­ciente per lo svolgimento dei Lavori, il corteo sarà ridotto, nell’ordine, al Maestro delle Cerimonie, alle tre Luci  (M TV T, 1°Sorv.T, 2°Sorv.T)  al Copritore Interno. Gli altri Dignitari e Ufficiali saranno già stati fatti entrare insieme ai loro pari – grado.

RITUALE   D’U S C I T A

      Il Maestro delle Cerimonie si limiterà a porsi tra le Colonne e ad invitare il Maestro Venerabile alla porta, chiamando poi per l’uscita i Fratelli in ordine decrescente di importanza rituale: il 1°Sorv.T,  2°Sorv.T, l’Oratore, il Segretario, il Tesoriere,  Ex Maestro Venerabile, i Fratelli all’Oriente, i Maestri, i Compagni d’Arte, gli Apprendisti e in ultimo il Copritore interno.

      Non si daranno segni. I Fratelli usciranno traversando diret­tamente il Tempio, dopo avere salutato il Maestro Venerabile con un lieve cenno del capo e portando la mano destra al cuo­re. Il Maestro Venerabile risponderà con un lieve cenno del capo.

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