TENUTA FUNEBRE
Ven. M. in Cattedra,
Dignitari alfOriente,
Fratelli tra le Colonne.
C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: “Rabbi , sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui”. Gli rispose Gesù: “in verità in verità vi dico, se uno non rinasce dall’alto non può vedere il regno di Dio”. Gli disse Nicodemo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio?. Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?” Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio” Fin qui Giovanni, capitolo 3, versetti 1-5.
In questo dialogo notturno – e la notte è immagine della morte – vediamo descritta tutta la parafrasi massonica dell’esaltazione della morte, non fine a se stessa, come estremo atto eroico, immagine, questa, tanto cara ad un basso romanticismo di maniera che, puntualmente ritorna con la letteratura rosa o con le canzonette da festival, ma la morte è vista come passaggio obbligato per la ri generazione dell’individuo. L’uomo deve morire ogni giorno per ri nascere ogni giorno. Questa è la morte che noi Massoni consideriamo, non la morte del corpo, quando questa nostra carcassa sarà ridotta in cenere, ma la morte nello spirito, per rinascere dallo spirito, rinnovati interiormente. La morte che noi Massoni celebriamo è in realtà la rinascita, il passaggio da una vita profana alla vita da iniziato.
II vero iniziato è esaltazione pura dello spirito: nel dialogo giovanneo, Nicodemo riconosce in Gesù (uomo di Dio, perchè le opere che compie non sono alla portata umana. La risposta di Gesù non è una spiegazione di trucchi da baraccone o di trucchi da illusionista, ma è (indicazione di un cammino che (uomo deve fare per essere iniziato: “Se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio”. Alla seconda domanda “Come può un uomo nascere quando è vecchio?”, la risposta è ancora più esplicita: “Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio”. Acqua e Spirito: non è forse (iniziazione Massonica? Abbiamo dimenticato forse che il secondo ed il terzo viaggio del neofita si compiono dopo essere stati purificati dall’Aria (cioè Soffio, Spirito) e dall’Acqua? Questa è la morte-rinascita del Massone, questa è (attuazione pratica del comandamento del Gabinetto di Riflessione “Visita Interiora Terrae…”. Visita, ma al termine della visita rinasci: non è detto “Sprofonda”. La Massoneria, società iniziatica solare, non può contemplare la morte in quanto tale: non c’è Sole nelle tenebre! La Massoneria contempla la Luce, la rinascita dopo le tenebre del Mondo profano.
E la morte del corpo, come si inquadra nel contesto iniziatico? L’uomo che ha compreso (Arte, il Massone, sa che, in realtà’, (oggetto del suo culto è la Vita, non (esistenza del singolo. La Vita, principio universale di tutte le cose è di per sè immortale. La corruzione della materia porta al dissolvimento del corpo carnale, ma non intacca la Vita, il principio attivo di quel corpo. Questa è (intuizione iniziatica, che il mondo non nasce e finisce con il singolo, ma è animato da un unico principio, la Vita. Di fronte a questo assunto perde consistenza qualsiasi considerazione sull’effimera esistenza del singolo individuo. Questi muore nel corpo, è vero, ma la Vita che è in lui prosegue, continua, è eterna. Ed ogni individuo, passato, presente e futuro, è parte di quell’enorme edificio che è l`Uomo: ognuno di noi, infatti, singolarmente e collettivamente, è sintesi di chi lo ha preceduto ed è esperienza per chi lo seguirà è pietra che costruisce un determinato piano dell’edificio umano, nella consapevolezza che il piano sul quale sta esiste perchè esistono altri piani sottostanti e domani sarà egli stesso base di appoggio per i futuri piani soprastanti. Nell’edificio umano, il Tempio, è possibile individuare le singole pietre: in questo senso la vita di ognuno di noi, la nostra anima è immortale. A noi il compito di far sì che questa anima, pietra eterna dell’intera costruzione, sia quanto più perfetta possibile. Le anime degli eletti, cioè degli iniziati, sono riconoscibili e sono esempio per tutte le generazioni. Questo il nostro compito, scegliere se essere blocco squadrato, bello, finito, regolare, o pietrisco di riempimento: il primo sarà sempre visibile, ad eterna testimonianza di chi lo ha saputo scolpire e levigare, il pietrisco, invece, comunque importante anch’esso, sarà destinato a riempire lo spazio tra i vari blocchi, confuso nella malta. Con questa metafora ho voluto indicare la diversità dell’ esistenza dell’iniziato, pietra cubica squadrata, e del profano, pietrisco di risulta.
Noi qui, oggi, ricordando i fratelli all’Oriente Eterno, ne sentiamo vivo (esempio e (insegnamento, li riconosciamo nelle belle pietre levigate del tempio dell’umanità Anche se non sentiamo più la loro voce, il loro calore è ancora qui con noi e resterà con quelli che verranno dopo di noi. Possiamo ancora dubitare dell’eternità della Vita?
“L’uomo è imprigionato in una rete di sonno e di sogno che egli stesso ha intessuto. Quelli che vi sono impigliati passano nella vita come gregge avviato a1 macello, ottusi, indifferenti, e senza pensieri. Essere svegli è tutto! Sii sveglio, dunque, qualunque cosa tu faccia!. Non credere di essere, no, tu dormi e sogni. Raccogliti bene e costringiti un momento solo alla sensazione che ti attraversa con un brivido tutto il corpo: “Ora sono sveglio!”. Se ti riesce di sentire questo riconoscerai d’un tratto che lo stato in cui solo un istante prima ti trovavi non appare al confronto che stordimento e sonnolenza: è questo il primo passo esitante per un lungo, lungo migrare dalla servitù all’onnipotenza”.