FRATELLANZA DEI LIBERI MURATORI

FRATELLANZA DEI LIBERI MURATORI

Sotto il nome di FRAATELLANZA nel gennaio 1862 fu tenuta a Torino un’assemblea del Grande Oriente Simbolico d’Italia, nel corso della quale vennero proclamati i cinque punti della F., entrati poi a far parte integrale della dottrina del Rito, costituendo la base formale per l’associazione fra la Massoneria Italiana e quella Universale: 1) La società dei L.M. è un’unione di uomini liberi e di buoni costumi, affratellati da sentimenti di mutua stima ed amicizia, diretti da principi velati da Simboli ed illustrati da Allegorie. Gli insegnamenti di tali principi e l’educazione particolare che ne scaturisce, vengono compiuti nelle Logge con lo studio degli emblemi, delle Tradizioni e con la pratica delle Cerimonie proprie dell’Arte Reale. 2) La L.M. riconosce e venera un Essere Supremo sotto il nome di Grande Architetto dell’Universo, ha per massima fondamentale conosci te stesso ed ama il prossimo tuo come te stesso. Essa propugna la Libertà di Coscienza ed il Libero Esame, e perciò richiede da tutti i suoi adepti il rispetto delle opinioni altrui, e vieta loro ogni discussione che possa turbare il lavoro e l’armonia delle Logge, le quali debbono essere un centro permanente di Unione Fraterna tra persone buone, leali e probe, un Legame Segreto fra tutti coloro che sono animati da sincero amore per il Vero, il Bello ed il Buono. 3) La L.M. ha per scopo il perfezionamento morale dell’Umanità, e per mezzo la diffusione e la pratica di una vera filantropia; l’elevazione morale, intellettuale e materiale di tutti gli uomini ai quali essa aspira di estendere i legami d’Amore e di Solidarietà fraterni che uniscono tutti i L.M. sulla superficie della Terra. Il L.M. ha per massima fa agli altri ciò che vorresti che da altri fosse fatto a te. Tenendo in più gran conto i valori morali, la L.M. non ammette privilegi di classi sociali, ed onora il lavoro in tutte le sue forme; riconosce in ogni uomo il diritto di esercitare senza ostacoli e senza restrizioni le sue facoltà, purché non violino quelle degli altri, e siano in armonia con i supremi interessi della Patria e dell’Umanità. Essa crede che i Diritti ed i Doveri debbano essere uniformi per tutti, affinché nessuno si sottragga all’azione della Legge che li definisce ; e che ogni uomo debba partecipare, in ragione del proprio lavoro, al godimento dei prodotti, risultato di tutte le forze poste in attività. 4) La L.M. non riconosce alcun limite alla ricerca del vero ed al Progresso umano; essa ritiene che i sistemi etici, filosofici e politici, non siano che manifestazioni e metodi differenti, ma pur concorrenti ad uno stesso fine della Legge Universale che presiede a tutte le forze dell’esistenza. Perciò s’interdice ogni politica d’azione esterna effettuata da essa come corpo, ma si lascia ai suoi adepti ampia libertà d’azione nel mondo profano, secondo la sua coscienza, sul terreno religioso, filosofico e politico, senza dar loro alcuna parola d’ordine. 5) Le Logge sono i luoghi particolari dove si riuniscono i L.M., nei quali essi apprendono ad amare ed a servire la Patria e l’esercizio della loro Arte, che è l’arte della vita, ed a pensare, a volere ed a vivere come uomini completamente formati e padroni di sé, nello spirito della Patria e dell’Umanità. Risvegliare e fortificare questo spirito, contribuire con esso a perfezionare l’Umanità nella persona di ogni fratello, preparare e sostenere gli Uomini nella loro ascensione, tale è lo scopo dei Lavori delle Logge massoniche.

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