Venerabile Maestro in Cattedra,
Dignitari all’Oriente,
Fratelli tra le colonne
La festa che celebriamo oggi è la festa fondamentale dei Massoni, è la festa di Giovanni Evangelista, protettore dei Liberi Muratori sin dal loro primo costituirsi in corporazione. La tradizione cristiana ha sostituito gli antichi riti propiziatori della nuova luce, il solstizio d’inverno, con la festa del Natale di Cristo e con la ricorrenza di S.Giovanni Evangelista. Perchè Giovanni Evangelista è collegato alla festa della nuova luce? II Solstizio d’Inverno è celebrato, nell’antichità, per festeggiare la fine della lunga notte astrale e l’inizio del nuovo giorno, della nuova stagione. Sul quadrante dell’orologio, questa data coincid e con la mezzanotte, l’ora più buia della notte, ma anche il punto in cui le tenebre iniziano a cedere al nuovo giorno. Astronomicamente coincide con il Nord, il punto cardinale più oscuro, raggiunto il quale il sole, nel suo cammino apparente, fa ritorno verso la nuova alba, verso l’Oriente. Nella vita dell’uomo, il solstizio d’inverno coincide con la morte, con il passaggio dall’esistenza terrena finita alla Vita Eterna. Per gli iniziati, quindi, il solstizio d’inverno simboleggia il passaggio dalle tenebre alla luce, incontro al nuovo giorno. Esso è il punto di passaggio dalle tenebre del gabinetto di riflessione alla luce dell’iniziazione nel Tempio.
Il Natale di Cristo è visto, nella Chiesa Cristiana, come l’ingresso della Vera Luce nel mondo, a squarciare le tenebre che lo avvolgono. Questo è il motivo per cui tale ricorrenza è posta in coincidenza con il solstizio d’inverno e la nascita avviene alla mezzanotte. Ma perchè Giovanni Evangelista è posto dalla tradizione e dalla stessa Chiesa nel medesimo periodo? La risposta, credo, vada ricercata in ciò che l’Evangelista ha rappresentato. Egli è la nuova luce dell’umanità, colui che giunge alla gnosi perfetta, alla illuminazione della conoscenza. I suoi scritti non sono di uomo qualunque, magari testimone oculare di fatti narrati, ma sono ispirazione iniziatica di chi ha percorso un duro cammino ed ha avuto la proiezione di sè in una dimensione extra corporea, dove non esiste più spazio e tempo. L’Evangelista è il vero iniziato. Con lui veramente inizia una nuova epoca, quella dell’uomo che è giunto al compimento della sua ricerca interiore.
Allora, fratelli, la nostra riunione di oggi è ancora una volta un richiamo simbolico ad una rinascita interiore, dopo aver attraversato la mezzanotte. Il solstizio che celebriamo non è solo la festa che segna l’inizio della nuova stagione. ma è il simbolo della nuova vita che inizia, che continua, che passa anche attraverso le nostre tenebre, in un continuo divenire. II giorno che inizia è per noi immagine di rinascita: come un bambino che, in occasione del Natale, esprime con semplicità i suoi propositi per l’anno nuovo con una letterina ai genitori, così noi esprimiamo il nostro impegno a proseguire il cammino da iniziati. Solstizio d’Inverno sarà ogni volta che troveremo l’energia di rialzarci dopo una caduta; solstizio d’inverno sarà ogni volta in cui saremo in grado di morire un pò a noi stessi per progredire sulla via della perfezione