E’ più facile spezzare un atomo
che un pregiudizio
Albert Einstein
Ogni era sociale ha visto
aggregazioni di persone che, più o meno apertamente,
hanno portato le persone stesse e la società di riferimento ad avere
elevazioni sia spirituali, che psicologiche che sociali. Si pensi solo un
attimo all’aggregazione artistico/culturale fondata dai Medici a Firenze che,
in contrasto al potere del Vaticano, portò i più grandi artisti dell’epoca a
dare il meglio di loro nei vari campi dell’arte della letteratura: persone
del calibro di Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Botticelli, per citarne i 4
più grandi che, ironia della sorte, in seguito furono anche ingaggiati dal
Vaticano stesso, per quanto fenomenali fossero. Dobbiamo pensare che il
Vaticano sia stato nevrotico nel combattere i Medici per poi ingaggiare il
loro prodotto sociale? Niente affatto, perché il prodotto ingaggiato dal
Vaticano era troppo più importante del pregiudizio vaticaneo. L’aggregazione
è fondamentale per la natura umana, o c’è qualcuno che dice il contrario? Se
così fosse, ossia che afferma il contrario, allora dovrebbe riscrivere tutti
i libri di psicologia, sociologia, filosofia, storia, antropologia, di questo
mondo, dal 10.000 A.C. ad oggi. Gli aggregati, di stampo spirituale e
psicologico, nonché sociale e politico, sono sempre stati mal visti rispetto
all’individuo autoritario pensantesi il moralista o il dio di turno
onnisciente. Prima della seconda guerra mondiale il dio, credentesi
onnisciente, di turno si chiamava Mussolini, il quale cercò in ogni modo di
ostacolare o distruggere l’aggregazione denominata Massoneria. E’ morto
Mussolini, la Massoneria è ancora in piedi. Come Savonarola che col suo bieco
moralismo voleva abbattere il Vaticano, è morto Savonarola, il Vaticano
ancora vive. L’aggregazione, riservata o aperta che sia, è la base
dell’eggregore, (i due termini hanno la stessa radice semantica). L’eggregore
a cui qui si fa riferimento non c’entra nulla con il termine esoterico,
quanto a quella definizione data da Eliphas Levi che la vede, giustamente. a
mio parere, come quella particolare energia psichica che va ad instaurarsi in
aggregazioni che condividono gli stessi valori, lo stesso clima sociale e gli
stessi ideali e che ha il potere di potenziare le buone abitudini degli
individui appartenenti all’aggregazione di riferimento, vedasi i romani che
con la loro aggregazione sociale hanno creato l’eggregore imperiale dominante
il mondo per 2000 anni. L’eggregore romana era basata su disciplina, rispetto
del superiore, rispetto di ogni classe sociale, condivisione degli obiettivi
imperiali, e repubblicani ancor prima, e quell’eggregore ha creato, nel
tempo, il miglior sistema legislativo esistente fino ai giorni nostri (vedasi
America e Inghilterra che rispecchiano in pieno il diritto romano), ha
prodotto la migliore arte classica esistente, al pari di quella greca, ha
prodotto il miglior sistema ingegneristico mai esistito, vedasi gli
acquedotti romani, per esempio, ha prodotto un modello politico, sociale e
psicologico di riferimento per migliaia di anni. Una piccola aggregazione, di
pochi uomini, tredici uomini per l’esattezza, con un leader a capo di nome
Gesù, ha prodotto un sistema spirituale/religioso che ha, oggi, come seguito,
circa 4 miliardi di fedeli. Si capisce quanto è potente l’eggregore derivante
da una ottima aggregazione. Chi ferma questo? Chi può? Solo il buon Dio può,
(ma di certo non un dio autoproclamantesi, quindi più delirante che vero
moralista) perché un essere umano non può, non ci può riuscire, perché si può
spezzare l’aggregazione, ma non si spezzerà mai l’eggregore di riferimento.
La Massoneria è un’aggregazione di uomini onesti e leali, ma a chi? A Dio e
al suo prodotto; l’uomo e la natura. Chi ha vissuto e vive la Massoneria sa
quale eggregore vi sia al suo interno e quanta saggezza questa produca in
ogni individuo, chi ne sta fuori non lo può capire, se ne fa un’idea, spesso
pregiudizievole (in realtà non è altro che il desiderio di farci parte,
d’altronde attacco ciò che temo, perché ciò che temo non lo conosco e
inconsciamente lo desidero: si chiama perversione ma bisogna esserne consapevoli
per superare tale perversione e tale odio intrinseco che è un odio verso me
stesso perché desidero l’immorale e il nascosto e segreto). L’aggregazione
Massoneria ha prodotto, attraverso l’eggregore, i seguenti uomini, ne citerò
solo alcuni: Totò, Mozart, Washington, Oliver Hardy e Stan Laurel,
D’Annunzio, Pascoli, Oscar Wilde, Collodi, Goethe, Alfieri, Cesare Beccaria,
Voltaire, Alexander Dumas, Foscolo, Goldoni, Tolstoi, De Amicis, Freud, Jung,
Gagarin, etc. E si vuole fermare un’eggregore del genere? Chi può, chi ha
questa presunzione? Chi sente queste forza? Chi ha il coraggio Golia
l’incirconciso provò ad insultare il popolo ebraico, altra aggregazione che
ha prodotto un’eggregore molto importante e fondamentale per il mondo che
viviamo, ed è bastato il piccolo circonciso Davide con una fionda a renderlo
un corpo morto e inerme. Bisogna chiarire anche il perché si sottolinea la
differenza tra incirconciso e circonciso: semplicemente perchè due
aggregazioni diverse produssero due eggregori diverse, ma l’eggregore ebraica
era più potente, più importante per lo sviluppo del genere umano. Quando
un’eggregore è più importante per il bene del genere umano alla fine vincerà
sull’eggregore deviata e non salda. E’ la famosa lotta tra bene e male ed è
per questo che la Massoneria, dal Tempio di Salomone ad oggi, è ancora in
piedi, in tutto il mondo. Chi si sente Golia da sfidare Davide? Chi ha questa
“insolenza”, usando il termine stesso usato da Davide prima di sfidare Golia?
Oggi c’è una grande ondata che porta con sé una grande voglia di onestà e di
moralismo, ma quando avvengono queste ondate, spesso incontrollate, non
facenti parte di aggregazioni con sani valori, giusti obiettivi e condivisi
principi, ma piuttosto figlie della rabbia sociale, allora ciò che si muove
non è Davide il circonciso, quindi intrinsecamente morale perché facente
parte dell’aggregazione che glie lo ha insegnato, e del Davide perfettamente
onesto, perché Re e reggente del Tempio di Salomone interiore, ma la
presunzione, è Golia, con la sua insolenza, la sua ignoranza (dal latino
ignorantia, ossia non sapere), il suo credersi dio che tutto risolve e tutto
governa, ma Golia perirà come sono già periti, Mussolini, Savonarola e altri
dei autoproclamantesi tali. Golia porta sì la sua voglia di onestà e la sua
voglia di morale, ma è un’onestà e una morale distorta, figlia più del
delirio che dell’umiltà, in definitiva è una onestà e una morale profana, non
sacra, di cui il mondo invece ha molto bisogno. Ci tacciano di essere oscuri,
segreti, di complottare, di tramare, ma se è tutto alla luce del sole,
diciamo piuttosto, e mi si scusi il linguaggio confidenziale che sto usando,
che la paura allontana le persone dalla Massoneria, non è la Massoneria ad
allontanarle. Quando la paura prende il sopravvento allora si può divenire
fugaci, rabbiosi, aggressivi, presuntuosi, violenti, ma se si ha il coraggio
di vedere la paura in faccia allora si comprenderà che non sarà stato
l’oggetto di riferimento esterno la causa della mia paura, ma io stesso. E’
quello che vive Golia, quando golia chiama a raccolta la Massoneria per
volerla controllare. Ma si può controllare l’energia? Si può controllare una
sacralità di migliaia di anni? Citando un passo di Shakespeare che diceva:
“ci sono più cose in cielo e terra, Orazio, di quanta ne sogni la tua
filosofia”, possiamo riformularlo così “ci sono più massoni in cielo e terra,
Golia, di quanta ne sogni la tua presunzione” L’eggregore massonica produce
uomini leali, onesti, integri moralmente, perfettamente equilibrati,
sapienti, e con una caratteristica particolare: uomini liberi e amorevoli del
prossimo come di sé stessi. Si discute questo? Chi ha il coraggio? Si vuole
impedire agli uomini di divenire uomini liberi e amorevoli? Chi può farlo?
Sia chiara una ultima precisazione: ogni aggregazione produce al suo interno
una certa macchia oscura, una macchia di eggregore, una devianza, quindi un
sotto prodotto che reca danno, quindi malato e pericoloso, vedasi i preti che
deviano dal loro percorso per cadere in tentazioni assurde, o vedasi alcuni
politici che cadono o sono caduti in devianze sessuali o giochi di potere
malsani, o vedasi ancora, nei percorsi spirituali, persone che deviano dal
percorso per cadere in rivolta contro il percorso stesso (Giuda contro Cristo),
o vedasi infine, in certe categorie professionali, i professionisti deviare
dal codice etico e deontologico di riferimento, ma forse lo Stato, la Chiesa
Cattolica Romana, gli Ordini professionali, perdono di lustro e fama e,
soprattutto di solidità, dinanzi a queste individuali devianze? E’ perché
dovrebbe cedere la Massoneria per colpa di alcuni individui deviati? Restano
individui deviati, non per colpa dell’aggregazione o dell’egreggore, ma del
loro stesso ego smisurato e incontrollabile. Se un massone è mafioso, lo è di
per sé e non perché la Massoneria lo ha reso tale, è il suo ego smisurato e
incontrollabile che lo fa deviare, perché il suo ego desidera potere, soldi,
fama, successo…Ma ognuno è figlio della propria scelta, d’altronde è sempre d’attualità
il famoso detto Cristico: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!”
Togliete il giudizio voi che leggete, e usate comprensione da fratelli
iniziati, anche e soprattutto dinanzi al deviato, non fate come gli uomini
profani che si autoproclamano dio e pensano di avere la verità in mano ,
quando, invece, hanno solo 4 mosche morte: desiderio, mente, intelligenza, e
falso ego. Le 4 mosche a volte ci fanno sentire dio, ma quando si morirà
delle mosche morte se ne dovrà rendere conto all’unico vero Dio. In
definitiva fratelli, dinanzi a Golia che pretende di avanzare,
orgogliosamente con la sua ignorantia, contro i “figli di Davide” non siate
“come pula che il vento disperde” (Salmo 1), perché tanto non si può
disperdere e non si disperderà.
Amadeus
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