Gli stati di coscienza nell’operosità della tradizione
La Libera Muratoria è un’istituzione a carattere “tradizionale
Con questo termine, esotericamente, si intende che la sua essenza intrinseca, i suoi principi ispiratori, sono stati tramandati ai giorni nostri, attraverso strutture organiche di supporto aderenti ai diversi tempi, mediante una successione a catena ininterrotta dai primordi dell’umanità, e quindi con una origine sovrumana.
Il suo patrimonio sapienziale, infatti – racchiuso nei suoi simboli, allegorie e riti, sia pure, questi ultimi, con vesti contingenti collegate alla cultura del tempo e del luogo —dato il suo contenuto spirituale è una estrinsecazione della Conoscenza divina.
E per “divino” intendo tutto ciò che attiene alla sfera dell’Essenza principiale cosmica.
Questo carattere “tradizionale” della Libera Muratoria ne legittima la funzione “iniziatica”, e cioè di conservatrice e trasmettitrice di un influenza spirituale.
L’iniziazione muratoria è un’iniziazione di carattere “virtuale”. Conferisce certe facoltà che facilitano il proprio perfezionamento interiore e cioè la “realizzazione spirituale”.
Questa realizzazione può essere raggiunta solo mediante il lavoro personale.
D ‘altra parte, il lavoro di gruppo in Loggia, in un ambiente la cui atmosfera è carica di influenze spirituali, che si sprigionano dai simboli e dai riti, conferisce un aiuto, determinante e valido, a tutti i Fratelli nel loro singolo lavoro.
Obiettivo della realizzazione iniziatica è uno sviluppo coscienziale che porti l’individuo umano a ricuperare il suo stato primordiale, cioè quel livello spirituale, in tutti gli ambiti della sua esistenza, che era caratteristico dell’umanità ai suoi primordi. In altre parole quello che è stato definito come lo “stato edenico”.
Questo concetto, che è espresso in tutti i testi sacri tradizionali, sia presso i popoli occidentali che orientali, di una regressione avvenuta nell’umanità con l’andar del tempo, e quindi il passaggio da uno stato di perfezione ad uno, diciamo così, degenerato, contrasta con l’opinione comune, dominante nella cultura profana, dell’età moderna e di quella contemporanea, a tutti i livelli, anche nel campo accademico e scientifico, di un processo esattamente opposto nella vita dell’umanità.
La ragione di questa inversione è da imputarsi al fatto che oggi il punto di vista dal quale si guarda, e si traguarda, è esclusivamente quello “materiale”.
La conoscenza dominante è quella profana, costruita esclusivamente sull’analisi quantitativa e sulla scienza sperimentale induttiva, che si esplicita solamente nell’ambito del mondo “fisico” in senso lato, nell’ambito del mondo materiale- E in questo ambito, in effetti, c’è stato ed è ancora incorso, un eccezionale sviluppo tecnologico che ha portato l’umanità, nel giro di tre secoli, ad un sempre più accelerato “progresso” materiale.
E, in base a quest’ottica puramente “materiale”, che ha pervaso ogni ambito culturale, se ne è inferita la teoria dell’evoluzione dell’uomo, da uno stato primordiale selvaggio ad uno sempre più elevato, capovolgendo così gli insegnamenti sapienziali tradizionali.
E’ chiaro, quindi, come il moderno “sapere” profano ignori e prescinda totalmente dal fatto che ogni “manifestazione esistenziale” che si ha nel cosmo in cui viviamo e siamo, si esprime attraverso una “struttura di supporto” , che possiamo definire come “materiale” in senso lato. (Per “manifestazione esistenziale” qui si intende tutto ciò che si esprime e manifesta su qualsiasi livello e stato di essere, sia individualmente che collettivamente. E quindi tale è anche una civiltà, una nazione, un movimento di opinione, un istituzione).
La “manifestazione esistenziale” concretizzata in una struttura di supporto “materiale” è tale in quanto motivata e causata da un agente, da un principio attivo che la informa e ne costituisce la “sua” essenza intrinseca e specifica.
Se ne evidenzia una costituzione duale di base di ogni “manifestazione esistenziale” nella necessaria complementarietà di “spirito e materia’’, di ‘‘essenza’’ e di ‘‘sostanza”.
L’“essenza” ha un valore “qualitativo, esprime cioè un valore “assoluto”, un valore “principiale” e quindi “immodificabile”, un valore permanente al di sopra e al di fuori del tempo.
La “sostanza”, invece, esprime un valore “quantitativo” e quindi “quantificabile”, cioè misurabile e, in conseguenza, esprime un valore relativo.
Dato il suo valore relativo, la “sostanza’’, cioè la “struttura di supporto” di ogni manifestazione esistenziale, è sottoposta al fattore “tempo”. Ne consegue che ogni manifestazione esistenziale ha un proprio ciclo di vita, che copre un arco di tempo proporzionato all’intrinseca forza vitale aggregante.
E questo “ciclo vitale” si svolge attraverso un processo di crescita, espansione, avvizzimento e decadimento, e, quindi, attraverso quattro fasi dalle caratteristiche analoghe a quelle del ciclo annuale del Sole: Primavera, Estate, Autunno e Inverno.
Basta guardare e considerare tutto quello che ci circonda per rendersi conto della realtà sostanziale della legge dei cicli. Tutto ha un inizio fulgente, pieno di carica vitale, poi matura, invecchia e muore. Si attua una parabola discendente. – Non si tratta ora di sviluppare il discorso sui cicli attraverso cui si svolge la storia dell’umanità. Ai fini dell’attuale discorso è sufficiente precisare che oggi l ‘umanità sta vivendo gli ultimi momenti della quarta fase, cioè della fase finale, di uno di questi cicli, e molti sono i segni che lo manifestano.
La Via Iniziatica Muratoria
La realizzazione iniziatica consiste in uno sviluppo coscienziale tale da ripristinare lo stato d’essere, il livello spirituale primordiale che era patrimonio dell’umanità durante la prima fase del ciclo, cioè nell’età dell’Oro, secondo la denominazione della tradizione greco-latina. Ma come questa perdita è avvenuta gradualmente e in fasi successive, così il ricupero dovrà avvenire per gradi, percorrendo in senso inverso le stesse fasi fino a raggiungere lo stato iniziale. In altre parole, per restaurare in noi lo stato primordiale dobbiamo, in un certo senso, ripercorrere a ritroso, con la nostra coscienza, la strada compiuta dall’uomo, partendo dall’attuale età del FERRO, passare per l’età del RAME prima, poi per quella dell’ARGENTO, per giungere, infine, all’età dell’ORO.
Partendo da questo assunto, è possibile ricercare nel simbolismo muratorio le indicazioni per la realizzazione dell’operazione interiore di risalita allo stato iniziale, cioè principiale. Si tratta di trasferire, analogicamente, quanto avviene a livello macrocosmico, cioè del mondo, a livello del microcosmo, e cioè dell’uomo.
Il Tempio muratorio rappresenta simbolicamente il Cosmo. La volta del Tempio è di colore azzurro e cosparsa di stelle. Tutto intorno compaiono gli emblemi dei Segni dello Zodiaco, nella loro sequenza e posizione correlata all’orientamento simbolico del Tempio: asse EST-OVEST. A questo punto della ricerca appare chiaro come sia opportuno utilizzare la chiave astrologica, dato che l’astrologia è una scienza tradizionale.
Come è noto, la configurazione astrologica del Sistema Solare è geocentrica, e quindi è il Sole che, in apparenza, si muove, completando l’orbita di rivoluzione in un anno, detto appunto, solare. Il moto apparente del Sole, nel suo ciclo annuale, è in senso antiorario, e quindi, partendo dal punto equinoziale di Primavera ad EST, inizio del segno zodiacale di Ariete, raggiunge la sua massima declinazione a NORD, alla cuspide del segno del Cancro, il solstizio d’Estate, poi a OVEST, in Bilancia, si verifica l’equinozio d’Autunno, ed infine a SUD, in Capricorno, si ha la minima declinazione e quindi il solstizio d’Inverno.
Così il ciclo annuale della determina le quattro stagioni.
Nella natura, in primavera abbiamo l’esplosione della forza vitale, nell’estate lo splendore caldo e pieno della maturità, in autunno l’acquietamento e l’affievolimento delle energie e in inverno il fermo di ogni attività esterna.
Ogni ciclo di rivoluzione solare passa attraverso le quattro-fasi e, mediante l’analogia, è possibile determinare una corrispondenza tra le quattro età dei cicli dell’umanità e le quattro stagioni dei cicli annuali della natura terrestre, il luogo dove vive l’umanità. Così si può far corrispondere l’Età dell’Oro alla Primavera, quella dell’Argento all’Estate, quella del Rame all’Autunno e l’ultima, l’età del Ferro, all‘Inverno.
Il cammino iniziatico a ritroso deve perciò partire, simbolicamente, dall’Inverno, che corrisponde nella fascia zodiacale, sempre procedendo a ritroso, ai segni dei PESCI, ACQUARIO, CAPRICORNO, per passare all’Autunno, segni del SAGITTARIO, SCORPIONE, BILANCIA, all’Estate con VERGINE, LEONE, CANCRO, ed infine alla Primavera con GEMELLI, TORO e ARIETE.
Per tradurre in indicazioni operative questo assunto, occorre considerare le caratteristiche modali e qualitative delle Energie rappresentate dai Segni dello Zodiaco.
Le “caratteristiche qualitative” sono espresse da 4 dei 5 Elementi tradizionali:
FUOCO, ACQUA, ARIA, TERRA. Il quinto elemento, l’ETERE, la Quintessenza alchemica, il cui posto è al centro dello Zodiaco, è il principio da cui traggono origine gli altri quattro, e ne è la comune base contenendoli tutti allo stato indiviso.
Gli ELEMENTI definiscono, concettualmente, i valori vibrazionali che determinano certe qualità di base della “sostanza” in se stessa (cioè della “struttura di supporto” di tutto ciò che è esistente).
Tali caratteristiche essenziali, dunque, conferiscono una certa qualità non solo alla “materia” propriamente detta, cioè alla sostanza corporea, il mondo della natura, ma anche alla “materia” psichica, cioè quella che attiene al “sentimento” ed alla mente
Gli elementi FUOCO ed ARIA sono di natura attiva, positiva, elettrica, centrifuga, dinamica, espansiva, esteriorizzante.
Gli elementi ACQUA e TERRA sono di natura passiva, negativa, magnetica, centripeta, statica, ricettiva, interiorizzante.
IL FUOCO A esprime la forza ascensionale, lo stato di incandescenza, d’animazione, la sua azione è dominatrice, trasformatrice (anche distruttrice), e creatrice. Si manifesta nella vitalità, nella volontà, nello slancio, nell’irruenza impetuosa.
L’ACQUA V esprime il rilassamento, la dissoluzione; lo stato di ricettività, di tranquillità, di disponibilità, di sensibilità.
L’ARIA -A- esprime la fluidità leggera e
l’espansione; lo stato di mobilità, di diffusione. La sua azione è di intermediazione, di collegamento, di scambio.
LA TERRA –V-esprime la solidificazione, la concentrazione; lo stato di contrazione, di resistenza, di fissazione, di determinazione, di concretizzazione.
Ogni “elemento” conferisce la sua natura qualitativa a tre segni zodiacali.
L’energia di ognuno di questi tre segni si esprime attraverso una diversa modalità funzionale. A seconda della modalità espressa, in linguaggio astrologico, sono denominati come CARDINALI, FISSI E MOBILI.
I segni CARDINALI esprimono l’essenzialità, cioè la stretta conformità al principio informatore.
I segni FISSI esprimono la fissità, cioè la modalità realizzatrice o concretizzante, quindi un aspetto di mantenimento e di conservazione.
I segni MOBILI esprimono la mobilità, cioè la modalità trasformatrice, quella che prepara il passaggio, il cambiamento.
E’ appunto dalla combinazione degli Elementi con le loro modalità di manifestazione che nascono i Segni zodiacali, ognuno con la sua specifica caratteristica qualitativa e modale. — Quindi ogni Elemento “colora” tre Segni, ognuno esprimente la specifica modalità funzionale: quella essenziale (segni Cardinali), quella realizzatrice (segni Fissi), quella trasformatrice (segni Mobili).
I tre Segni che, come abbiamo già visto, contraddistinguono ogni stagione, e quindi ognuna delle quattro fasi del ciclo, esprimono le tre modalità funzionali riferite ad un diverso Elemento.
Nell’ordine in cui procediamo nel cammino a ritroso rispetto al ciclo solare i tre segni sono disposti nella sequenza: Mobile, Fisso, Cardinale.
Ogni fase culmina quindi con un segno Cardinale espressione dell’essenza di un Elemento, che possiamo considerare come caratterizzante la fase stessa. Nell’ordine abbiamo così la sequenza Terra, Aria, Acqua e Fuoco, che è poi la stessa delle prove alle quali viene sottoposto il candidato nell’iniziazione muratoria.
A questo punto è possibile formulare le seguenti equivalenze analogiche:
• età del ferro = fase di partenza = Gabinetto di Riflessione = elemento -V-
• età del rame = prima fase = Apprendista = elemento -A-
• età dell’argento = seconda fase = Compagno = elemento V
• età dell’oro = terza fase = Maestro = elemento A
In sostanza in ogni fase, e quindi in ogni grado, si deve realizzare lo stato di coscienza corrispondente alle espressioni qualitative dell’Elemento caratterizzante, vivendolo ed estrinsecandolo nei lavori di Loggia.
I valori modali e qualitativi degli altri due segni di ciascuna fase entrano in gioco nel processo iniziatico con le loro espressioni e con le loro indicazioni simboliche ed analogiche.
Per “stato di coscienza” intendo il far convergere l’attenzione della coscienza sui valori di un Elemento, per poi, con l’immaginazione, far affluire la relativa energia nell’ambito, o negli ambiti, interiore (sfera sensoriale / istintuale, sfera sentimentale I emozionale, sfera mentale / razionale) in cui si vuole operare, in modo da essere come impregnati da quelle particolari vibrazioni.
Si realizza così lo specifico “stato d’essere” cosciente, richiesto per il lavoro operativo o speculativo, che ci accingiamo a svolgere.
La completa acquisizione cosciente dei valori dell’Elemento caratterizzante la fase muratoria costituisce uno dei suoi obiettivi finali, in quanto la conoscenza e padronanza dei suoi valori qualitativi è la base indispensabile per l’esecuzione del lavoro attribuito al grado successivo.
Così, la conoscenza dell’elemento –V- cioè “riqualificazione” della struttura umana (sensi, emozioni, pensieri) —, simbolicamente acquisita nel Gabinetto di Riflessione, costituisce il fondamento per il lavoro di “purificazione” dell’Apprendista. Questi, a sua volta, ha per obiettivo la conoscenza dell’ -A- -utilizzo dell’analogia, dei valori di equilibrio e di armonia -, che viene ad essere strumento di base necessario per il lavoro di ricerca dell’“illuminazione” mediante la Conoscenza sapienziale tradizionale, compito del Compagno. Questi si pone l’obiettivo dell’acquisizione dei valori dell’ V – ricettività, quiete emozionale e mentale, magnetismo -, perché solo se l’anima e il corpo sono posti in stato passivo il Maestro può lavorare per essere folgorato dall’intuizione intellettuale e ricercare la conoscenza del A – l’energia spirituale che sola può aprire le porte del divino.
Prendiamo ora in esame ognuna delle quattro fasi, correlate al livello muratorio pertinente, evidenziandone sinteticamente il simbolismo di base, gli obiettivi conseguenti e le relative indicazioni operative che scaturiscono dai valori qualitativi e modali degli elementi in gioco.
Gabinetto di Riflessione
• Simbolismo:
La formula ermetica V.I.T.R.I.O.L. (Visita interiora terrae, rectificandoque invenies occultum lapidem.), cioè ricerca nel profondo di te stesso i mezzi per trovare la verità. La spoliazione dei “metalli”. Il Testamento.
• Obiettivi:
Presa di coscienza di se stesso. Il morire alla vita profana attraverso l’abbandono delle passioni, concezioni, pregiudizi ad essa correlati e quindi effettuare una riqualificazione del proprio essere interiore.
• Indicazioni operative:
Questa fase muratoria è correlata analogicamente all’età del Ferro, quella attuale. È da tener presente che in questa età, data la massima distanza dal Principio, gli Elementi si esprimono, in via normale, generalmente nei loro aspetti di polarità negativa.
Il predominio, con la sua essenzialità, della -V- di Capricorno, materializzante, solidificatrice e sistematizzante, caratterizzata, in negativo, da lucida e forte ambizione, ha portato ad esaltare il polo “sostanza”, la “materia” secondo l’accezione comune, in tutti gli ambiti umani. La scienza opera strettamente in questo campo. Il concetto di “massa”, di “quantità”, predomina nel politico e nel sociale. Le religioni ed i testi sacri tradizionali sono interpretati al solo livello letterale,
esteriore, mitologico. Il mondo “intermedio”, quello della “psiche”, cioè della mente e del sentimento, è anch’esso stravolto.
L’azione dissolvente dell’V di Pesci, nella sua modalità trasformatrice, si è espressa nel suo ambito analogico, quello del “sentimento”, facendolo degenerare in “sentimentalismo” ed in “moralismo”. A sua volta, l’azione espansiva dell’-A- di Acquario, con la modalità realizzatrice, nell’analogico ambito della “ragione”, l’ha fatta degenerare nel “razionalismo” e nello ‘‘scientismo’’.
È interessante sottolineare che in questa fase non compare l’elemento A, espressione analogica dello Spirito. In questa età, invero, la sfera spirituale è del tutto trascendente all’umanità, tanto è vero che la scienza accademica utilizza solo da dicotomia dogmatica, da essa creata, tra il “razionale” e l’”irrazionale”, calderone questo dove fa confluire tutto ciò che è fuori del suo ambito.
Il Candidato, per vivere la sua morte al mondo profano, deve concretizzare (-V- cardinale di Capricorno) la riqualificazione di tutta la sua individualità (sensi, sentimenti, pensieri), comprendendo la differenza che passa tra razionalismo e ragione, tra sentimentalismo e sentimento, tra massificazione e concretezza (V mobile di Pesci e -A- fissa di Acquario).
Si tratta di un lavoro di analisi e di riflessione interiore, in cui ci si spoglia dei metalli, cioè di tutte le passioni e modi comportamentali, che sono tipici del mondo profano, e si chiariscono le proprie aspirazioni per l’avvenire, in modo da essere predisposti a ricevere l’iniziazione.
Nella pratica, questa riflessione e analisi non può esaurirsi nel giro di poche decine di minuti, e così, l’Apprendista, prima di affrontare il suo specifico compito, dovrà completare e confermare questo lavoro.
Apprendista
• Simbolismo:
Sgrossamento della Pietra Grezza, avvalendosi del Martello, dello Scalpello, e della Riga di 24 pollici.
Il 2° Sorvegliante controlla l’esecuzione del lavoro con il Filo a Piombo.
• Obiettivi:
Purificazione fisio-psichica, cioè riorientamento e rigenerazione sensoriale, sentimentale e mentale.
• Indicazioni operative:
Riqualificata, cioè dato un nuovo indirizzo alla propria struttura fisio-psichica, il Candidato ha acquisito i valori essenziali di -V- – tenacia, pazienza, prudenza, serietà, senso del dovere, laboriosità -. Soltanto realizzando questo “stato d ‘essere”, soltanto quando si è raggiunta la conoscenza dell’elemento Terra, allora l’influenza spirituale trasmessa nel rito di iniziazione irrompe nella coscienza con la rapidità e la precisione di una freccia, suscitando entusiasmo, ottimismo, volontà di progredire sulla strada del ritorno allo stato d’essere primordiale. È il A mobile, trasformante, di Sagittario. Questa aspirazione alla luce, alla conoscenza, al divino deve essere guidata dal 2° Sorvegliante e indirizzata ad effettuare questa ricerca previamente in se stessi, nella profondità del nostro essere.
Dobbiamo immergerci nell’infocata V fissa di Scorpione per rigenerarci, cioè distruggere definitivamente ogni profanità in noi, in tutti gli ambiti (sensoriali, sentimentali, mentali).
Grazie a queste esperienze purificatorie, siamo in grado di acquisire i valori di armonia, equilibrio, giustizia, comprensione, cooperazione, tolleranza, che sono propri dell’-A- cardinale di Bilancia.
Compagno
• Simbolismo:
Regolarizzare e levigare la Pietra sgrossata, in modo da renderla cubica, utilizzando la Squadra, oltre al Martello, lo Scalpello e la Leva.
Vedere la Stella fiammeggiante.
• Obiettivi:
Illuminazione, cioè ricerca e approfondimento della Conoscenza sapienziale tradizionale.
• Indicazioni operative:
La padronanza dell’-A- con i suoi valori fluidi di mobilità, di collegamento, di scambio, di assimilazione fornisce al neo-Compagno la capacità di utilizzare il principio dell’analogia, indispensabile per esperire a fondo il proprio compito di ricerca illuminativa della conoscenza.
L’opera di purificazione ha provocato nella nostra struttura interiore una situazione di verginità, che ci permette di operare con concretezza, ordine e metodo, spirito critico ed analitico, nell’approfondimento sapienziale; è la -V- trasformante di Vergine. In questo lavoro dobbiamo far intervenire il A costruttivo di Leone, che ci fornisce lo slancio, l’ardore, l’energia volitiva necessari per il suo compimento.
L’anima, mente e cuore, è colma d’amore per la conoscenza, ma ad un certo punto la nostra coscienza avverte i limiti del mentale, ed allora comprende che occorre rendere ‘‘passiva’’ l’anima rispetto allo spirito, per poter ampliare le nostre possibilità di conoscenza, e di coscienza, operando ai livelli dell’intuizione intellettuale.
Per poter questo dobbiamo acquisire la conoscenza dell’V cardinale di Cancro, cioè dei valori essenziali di passività magnetica, di ricettività, di sensibilità, di impressionabilità.
Maestro
• Simbolismo:
Processo di morte e rinascita. Conoscenza dell’Acacia, simbolo della vita che trascende la nascita e la morte. Ricerca della Parola Perduta, simbolo dei segreti dell’iniziazione reale. Tracciamento dei piani costruttivi sulla Tavola da disegno utilizzando la Squadra e il Compasso. Diffondere la Luce e radunare quello che è sparso.
• Obiettivi:
Conoscenza metafisica con l’ausilio dell’intuizione intellettuale. Reintegrazione nello stato edenico primordiale. Costruire per l’umanità sotto la guida illuminante dello spirito.
• Indicazioni operative:
Nello stato d ‘essere essenziale di V, che dissolve ogni nostra positività animistica, si viene ricevuti nella Camera di Mezzo, con l’anima disposta ad essere fecondata dallo spirito.
Attraverso una sorta di dialettica delle espressioni più alte del pensiero razionale e del sentimento – -A- mobile di Gemelli, la cui natura esprime questa dualità, opposta e complementare -, avendo sempre presente che ogni azione umana, per essere tale, deve essere concretizzata nel mondo terrestre, il terreno dove siamo chiamati ad operare – -V- fissa di Toro -, si ricerca il contatto con la sfera dell’intuizione intellettuale, con la luce dello spirito – A cardinale di Ariete -.
Con la conoscenza del Fuoco nei suoi valori di dinamicità espansiva, di vitalità prorompente, di azione trasmutatrice, il Maestro giunge ad uno stato d’essere analogico a quello primordiale umano.
La manifestazione esistenziale umana si esprime attraverso le tre modalità funzionali di CORPO, la fissità, ANIMA, la mobilità, SPIRITO, l’essenzialità. I tre segni zodiacali di quest’ultima fase muratoria, che definiscono lo stato primordiale, esprimono i valori massimi delle tre modalità di manifestazione dell’essere. La -V- di Toro è la “fissità” per eccellenza, la materia, la sostanza per antonomasia, la durevolezza, la conservazione. L’ -A- di Gemelli è l’espressione per eccellenza della mobilità, del movimento, dei contatti, della fusione. Il A di Ariete è la massima espressione dell’essenzialità, della pura essenza principiale informatrice –
È significativa la corrispondenza analogica tra la tripartizione strutturale umana e questi tre segni zodiacali, che possiamo definire come principiali.
Come l’Uomo è il mediatore cosmico tra il Cielo e la Terra, come si esprime la tradizione cinese, così l’Anima svolge analogicamente la funzione mediatrice tra il Corpo, la sostanza, e lo Spirito, l’essenza. Cosmologicamente questa funzione è svolta dai Gemelli, segno d’aria, ma, come abbiamo già visto, di natura doppia, mentale ed emotiva assieme, come, appunto, l’Anima umana.
L’Anima umana che nell’oscurità profana guarda di norma in basso, attenta alle sole cose del Corpo, della materia, quando si procede sulla via iniziatica svolge appieno la sua funzione mediatrice attingendo ispirazione in alto, nella sfera dello spirito, per poter meglio operare nel mondo delle cose, per il bene dell’Umanità ed alla gloria del Grande Architetto dell’Universo.
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Utilizzando le indicazioni operative qui sintetizzate il Libero Muratore può avviarsi decisamente e fattivamente lungo la strada della realizzazione iniziatica. Ma, a questo proposito, citando una delle ultime espressioni di Erich Fromm, è giusto rammentare che:
“non è importante in quale punto del cammino cesserò di vivere, purché abbia la certezza di essermi mosso nella direzione giusta”
UGO POLI
(Hiram 1980 n. 4)