DI POLITICA E DI RELIGIONE

DI POLITICA E DI RELIGIONE

Venerabile Maestro, Fratelli tutti di ogni Dignità e Grado,

vogliate concedere un po’ di attenzione a queste mie parole ed usare la Vostra tolleranza se Vi prego di ascoltare cose che Vi sono già note, nell’ampiezza della Vostra Scienza Massonica.

Ho notato una volta di più che, nel Rituale Massonico, non v’è nulla che non sia un insegnamento esoterico, e questo è l’unico vero principio che diversifica la Libera Muratoria da ogni altro gruppo umano, elevato e benintenzionato che sia.

Nell’ascoltare il Rito d’Apertura dei Lavori, mi ha colpito una riflessione che mi venne da fare sull’ordine che viene dato dal Maestro Venerabile e viene ripetuto dal Primo e dal Secondo Sorvegliante: “… non è più permesso di intrattenersi in questioni di politica e di religione …”,

Parrebbe una contraddizione. Se ci riuniamo in Tempio a lavorare per il bene dell’Umanità ed a Gloria del Grande Architetto dell’Universo, si direbbe che il fare il bene dell’Umanità è un’azione politica; e l’esaltare la gloria di Dio è religione. Ciò a livello profano …, ma noi riteniamo di non essere dei profani!

Alan W. Watts, nel suo libro “La Suprema Identità”, chiarisce molto bene la differenza tra religione e metafisica. Secondo Watts, la metafisica riguarda la Conoscenza che l’uomo ottiene per mezzo della mente, ma con una facoltà a questa superiore, che egli denomina intuizione. Anche il nostro Benedetto Croce parla di intuizione a proposito dell’ispirazione artistica e la chiama intuizione lirica. Per essa l’artista vede oltre l’apparenza delle cose, vede  ciò che la mente, di per sé, non può afferrare né elaborare.

La mente è un meccanismo che immagazzina ed elabora i dati che i sensi le trasmettono – ivi compreso il nostro stesso copro e la nostra psiche – e ritrasmette questi dati ad un osservatore che sta al di 1à della mente. Essa ci serve per la sopravvivenza nel mondo fisico ed è condizionata da quello. Esistono però dei messaggi che non hanno nessuna origine nel mondo fisico, né diretta – dai dati immediati dei sensi -, né indiretta – dalla rielaborazione dei dati immagazzinati dalla memoria -. Sono messaggi che provengono dal quella che il Watts chiamerebbe la sfera metafisica – al di là del mondo naturale, fisico -. Essi sono sprazzi inspiegabili di pensiero; ispirazioni di nuovi significati del mondo esterno; ispirazioni d’arte; ed altre che rivelano qualcosa che è inconoscibile con i sensi e con la mente.

Uomini che hanno avuto simili grandi rivelazioni, di durata limitata o permanente nel tempo, hanno voluto dare ai loro simili qualcosa che rassomigliasse il più possibile alle loro                 esperienze sostanzialmente inesprimibili; ed hanno anche voluto dare gli insegnamenti mondo profano ha poi istituzionalizzato il loro insegnamento, che si traduce in simboli, in pratiche ed in riti, diffuso e conservato da gruppi specializzati – le caste sacerdotali – e ne vennero le religioni. La religione ha la funzione di spiegare ai profani, per mezzo di raffigurazioni analogiche, le Verità che furono sperimentate di rettamente da Coloro, che per primi, in quel determinato gruppo le esposero. La religione traduce in forme analogiche adatte al mondo spazio-temporale la Verità Ultima, che è al di fuori del tempo e dello spazio, è Eterna ed Infinita.

Ecco che, per la mente spazio-temporale, occorre la forma di un Dio personalizzato, in analogia al Sé universale; ed ecco che, per mezzo di raffigurazioni analogiche, la folla profana viene messa a conoscenza relativa delle Verità Assolute.

Noi, Liberi Muratori, non vogliamo essere dei profani. Il Fratello Massone ha, di solito,                praticato od ha anche solo ricevuto informazioni sulle religioni; può anche benissimo essere un devoto praticante. Ma ha intuito che il valore della sua religione, che egli può anche apprezzare grandemente, non gli dà accesso alle zone superiori, quelle della conoscenza diretta, perché vede che la conoscenza che gli dà la religione si limita al livello spaziotemporale.

Egli desidera saltare la barriera che separa il mondo profano dai quei livelli ove è possibile la presa di contatto diretta con la Verità Ultima, con la Luce, che è proprio ciò di cui abbiamo ripetutamente dichiarato di andare in cerca, quando venimmo iniziati nella Libera Muratoria.

Ecco che non avrebbe senso parlare di religione nel nostro Tempio; perché ci veniamo proprio perché aspiriamo a valicare le apparenze del mondo fisico, per immergerci nella Realtà Ultima. Non si tratta quindi di un divieto, ma dell’ammonimento che, in Tempio, ci troviamo in una diversa condizione.

E neppure avrebbe senso parlare di politica. Il Bene dell’Umanità non ci è noto finché rimaniamo nelle tenebre dell’ignoranza; e solo la Conoscenza Suprema ci può indicare il disegno dell’Universo e la vera parte che in questo spetta all’Umanità. Come potremmo discernere il bene dell’Umanità finché non sappiamo neppure quale è il nostro bene? I costruttori di grandi sistemi politici, per i quali muore di fame e di ferite gran parte dell’Umanità, hanno confuso il bene dell’uomo con il (presunto) benessere del corpo fisico; ed oggi vediamo, soprattutto nei paesi più ricchi e tranquilli, quali siano i risultati di questa confusione.

Il modo più coerente di lavorare per il bene dell’Umanità sarebbe quello di conoscerla veramente, a partire da quel campione d’umanità che abbiamo a più immediata disposizione e che siamo noi stessi; ma conoscerla integralmente e non solo nel funzionamento del corpo fisico e di quello psichico. È doveroso alleviare le sofferenze di cui siamo immediati testimoni, ma è errato dedicarsi a pretesi ideali il cui fondamento è una troppo ristretta concezione dell’uomo e dell’universo.

TAVOLA DEL FR.’. M. B.

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