VIGILANZA E PERSEVERANZA
All’interno del Gabinetto di Riflessione compaiono numerosi disegni, oggetti e scritte che rispondono a diverse funzioni simboliche.
In particolare questa sera ci limiteremo ad approfondire il contenuto delle due frasi poste sulla parete EST:
e VIGILANZA E PERSEVERANZA e SE PERSEVERI SARAI PURIFICATO DAGLI ELEMENTI, USCIRAI DALL’ABISSO DELLE TENEBRE: VEDRAI LA LUCE
La loro lettura ci comunica i compiti del futuro massone. Ovvero i doveri di colui che vorrebbe essere iniziato.
Perseverare: il termine, ripetuto due volte, è molto indicativo del tipo di strada che si dovrà percorrere, una strada in cui occorrerà “tenere duro”, superare ostacoli forze ostili, prove che metteranno in luce tutta la forza d’animo di cui dispone l’iniziando.
Essa si esplica nella misura necessaria a fronteggiare momenti di sconforto e di disillusione, momenti di cedimento e di insicurezza. È il necessario antidoto che ci si autoprescrive per vincere le tentazioni che tendono ad allontanarci dai propositi assunti.
Una via in cui occorre perseverare non è sicuramente una via facile né rapida e noi, che iniziandi non dovremmo più essere, sappiamo bene come sia semplice perdersi, o fermarsi, accontentandosi dei primissimi risultati, gabellandoli per grandi ed importanti.
Il rischio è evidentemente duplice; c’è chi abbandona la strada, sceglie altre vie, o si ritira nel suo orticello fatto di famiglia, lavoro e amici. Andare “in sonno” ci sembra, in questo caso, un termine particolarmente azzeccato.
Ma esiste un rischio più subdolo che corrono coloro che in sonno non sono: “veglia apparente”. Ovvero frequentare, seguire con interesse, esprimere in Loggia commenti centrati ed intelligenti, ma non riuscire a cambiare in nulla, a modificare se
nostra presenza in questo Tempio.
Essere insomma dei perfetti massoni il giovedì sera e perfetti profani gli altri giorni della settimana.
Questa situazione rappresenta un vero e proprio nodo che, in misura diversa e con tonalità differenti, prima o poi dobbiamo affrontare e superare.
Una delle cause, forse la principale, è la mancanza di consapevolezza; noi siamo convinti che la Massoneria sia una strada che porta alla Luce: “uscirai dall’abisso delle
tenebre e VEDRAI LA LUCE”; la frase è molto chiara, tuttavia sembra che questa convinzione non raggiunga realmente il profondo del nostro animo, tanto da convincerci a modificare i nostri ragionamenti e comportamenti.
In questo ambito ecco l’importanza della VIGILANZA.
Riteniamo corretto considerare questo termine come sinonimo di attenzione, concentrazione, prudenza, ma anche furbizia.
Mentre la perseveranza interviene soprattutto in maniera episodica e cioè nel momento della sua necessità, la vigilanza deve agire in maniera dinamica e continuativa. Deve funzionare come una regia, per monitorare il nostro comportamento, modificandolo di continuo, adattandolo, variandolo, per renderlo il
più possibile aderente alle esigenze del percorso intrapreso.
Il tipo di vita che svolgiamo è un sintomo evidente di mancanza di Vigilanza.
Molti anni fa, in Cina, un giovane monaco chiese al suo maestro zen: “che cos’è l’illuminazione? A cosa assomiglia secondo te?”. Il maestro rispose. “Quando mangio,
mangio. Quando dormo, dormo”.
Quando mangiamo stiamo davvero mangiando? O come spesso capita pensiamo a tutt’altro? Sovente siamo troppo occupati, a correre di qua e di là, in fretta, dimenticando di restare in contatto con quello che siamo e che stiamo facendo. A volte inseguiamo mere illusioni che ci appaiono reali e viceversa rimuoviamo il fine vero della nostra esistenza che percepiamo con visioni da sognatore.
Questo capovolgimento di valori è causato da mancanza di attenzione e di consapevolezza; tale mancanza provoca ripercussioni dirette su tutti gli aspetti dell’esistenza umana, dalle chiavi smarrite, alle vite sbagliate, all’assenza di crescita spirituale.
La consapevolezza di essere massoni ogni giorno, ogni ora, forse può essere una tappa importante del nostro cammino.
Fratelli e se cominciassimo “adesso”?
Perseverare e vigilare in ogni “nanosecondo” della nostra esistenza; questo è quello che ci viene chiesto, in fondo è molto semplice, senza deprimersi per ostacoli, difficoltà e debolezze, ma senza mai abbandonare la Via con la serenità di chi sa che
solo il “crescere” da un senso alla nostra vita.
Per meglio chiarire il significato di Vigilanza e Perseveranza si allegano ala Tavola alcuni brani tratti da testi tradizionali. Abbiamo preferito far parlare direttamente coloro che, avendo speso una vita intera di ricerca, hanno potuto e voluto condensare in poche righe il frutto di una conoscenza sapienziale che le nostre parole non avrebbero saputo trasmettere.
TAVOLA SCOLPITA SAI FRR.’. S. Lppls e S. CInn,