AVVIAMENTO ALLA MASSONERIA

AVVIAMENTO ALLA MASSONERIA

Umberto Gorel Porciatti

Una associazione onesta e dignitosa che intenda pervenire ad una reale efficacia, o mantenerla se ad essa è già pervenuta, do­vrà sempre ricercare i suoi adepti fra coloro che condividono spontaneamente e piena­mente le finalità che essa si propone.  D’altra parte, appunto per il fatto che essa è onesta e dignitosa dovrà risultare costituita da singoli le cui virtù intrinseche siano tali da cor­rispondere a questa caratteristica essenziale; perciò è necessario che essi sappiano, co­noscano, siano coscienti della natura e delle finalità dell’Associazione prima ancora di farne parte. Infatti non è ammissibile che persone serie entrino a far parte di un So­dalizio qualsiasi senza che le idealità che lo animano ed i finì che esso si prefigge siano stati loro convenientemente illustrati; di quanto maggiore sarà la conoscenza della natura e degli obiettivi che l’Associazione si propone, di altrettanto sarà la fiducia di cui meritano in conseguenza della loro consapevolezza, non solo, ma pur maggiore sarà la serietà del loro apporto, la garanzia che offrono, ed in conseguenza risulterà mini­mizzato il pericolo di delusioni e di abban­doni, sotto tutti i punti di vista negativi.

Se queste considerazioni volgono per qual­siasi associazione o comunità, assumono una importanza particolare quando si parla di Massoneria. 

Quello che ci proponiamo è un compito chiarificatore particolarmente diretto agli aspi­ranti Massoni – ma purtroppo non soltanto a loro; desideriamo chiarire essenza e fini della Massoneria, dare modo all’aspirante di riflettere se – in coscienza – egli si sente massone, e decidere, – da uomo serio, one­sto e dignitoso – se debba o meno solleci­tare di far parte della secolare Istituzione.

È  una constatazione facile a farsi che al domani di una avversità particolare o collet­tiva, specie se essa è stata conseguenza di un arbitrio, una violenza, o di checché di  inu­mano, corrisponde una fioritura di quelli che soglionsi chiamare i valori spirituali, ed in molti – in maggioranza nei migliori – quando già non lo sono, sorga il desiderio di dive­nire Massoni o più esattamente di praticare la Massoneria. Parrebbe quasi che, sia pure inconsciamente (poiché molti di Massoneria hanno appena sentito parlare ed in realtà nulla conoscono), un anelito di pace e di giustizia, alimentando questo segreto deside­rio, dirigesse verso la Massoneria facendola intuire quale asilo di calma e dl serenhià ove, al riparo dall’agitazione del mondo esterno, in un raccoglimento severo, sotto la guida di uno Volontà Potente, sia possibile ritem­prarsi e provvedere a tutte le dolorose vi­cende.

In effetti è proprio così.

Sovente però alla intuizione viene contrap­posto li “si dice”, non sempre obiettivo, anzi sovente denigratorio; si parla di “segreto”, di pauroso segreto massonico, si parla di pra­tiche risibili e di vuoto, e si dicono amenità  con sfumature praticamente cattive, tali da lasciare perplessi.

Sfatiamo il “si dice”, annulliamo la per­plessità e rispondiamo onestamente e risolutamente ad alcuni quesiti fondamentali:

Che cose è la Massoneria;

Come opera la Massoneria;

A chi si apre la Massoneria;

Come si diventa Massoni.

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