La Festa
Esoterica del Solstizio d’Estate, ovvero del Giorno di San Giovanni,
rappresenta il momento dell’acquisizione del potere occulto supremo,
con la consacrazione personale del PUGNALE DELL’ARTE, vero strumento
di comando sulle forze dell’invisibile.
Esiste una
lunghissima e ubiquitaria tradizione su questo momento fondamentale
dell’Anno Magico, che introduce l’operatore al culmine della “Fase al
Rosso” degli antichi filosofi, cioé alla formazione di quel nucleo
personale di forze spirituali che prende il nome di “Pietra”
o “Elixir” e che porta alla più alta Realizzazione.
Dice Eudossio
[Limojon de Saint Disdier – Il Trionfo Ermetico] «… (il) grande
Elixir è il più reale di tutti i beni di questo mondo, il più stimabile ed il
più grande di cui l’uomo possa essere felice. In effetti le ricchezze
immense, le dignità sovrane e tutti i vanti della terra non sono
assolutamente da paragonare a questo prezioso tesoro che è il solo dei beni
temporali capaci di riempire il cuore dell’uomo. Dà a colui che lo possiede
una lunga vita … e mette in suo potere più oro e argento di quanto non ne
abbiano assieme i più potenti Monarchi».
I Filosofi
non confondevamo mai l’oro volgare con quello filosofale, quindi
facciano attenzione anche i lettori; è pur sempre vero però che l’azione
esoterica non è mai tutta spirituale o tutta materiale, ma investe entrambi i
settori, quindi grandi vantaggi si avranno sia dal lato materiale, sia da
quello spirituale.
Questo
Festival è molto atteso da tutti coloro che si interessano, in diversa misura
e per diverse finalità, di esoterismo, in quanto comporta l’acquisizione
diretta di un grande potere occulto. Tutti coloro che eseguiranno questo
Festival potranno infatti consacrare in modo semplice ma molto efficace, il
loro personale PUGNALE SUPREMO DEL COMANDO. Questo Pugnale consentirà
loro, per UN ANNO INTERO di porre precise richieste riguardo innumerevoli
azioni propiziatorie, divenendo un TRAMITE CON LE FORZE
DELL’INVISIBILE.
Il Giorno
di San Giovanni è il Festival dell’Iniziazione Esoterica per
eccellenza: delle magiche virtù di questa notte si ha eco in tutte le
mitologie e scuole di pensiero esoterico del mondo. Nella tradizione popolare
è rimasta viva la convinzione che per San Giovanni il mosto discenda
nell’uva, e che la rugiada abbia virtù di panacea e apotropaiche (ossia
possa tenere lontane le sventure e le malattie e scacciare le forze
negative). Questa rugiada ci introduce nel Regno delle Acque Superiori,
che hanno la loro massima celebrazione e potenza proprio in questo giorno.
L’inizio
del declino del Sole, che dal Solstizio in poi accorcerà il suo arco diurno, fino all’altro
Solstizio, quello Invernale (Festival dei Saturnali), coincide con il massimo
della potenza delle Forze Lunari, anche lo Zodiaco indica questo
fatto ponendo nel Cancro (segno d’Acqua) il domicilio della Luna. Ecco come
descrive l’Evento l’emblematico Parmenide della Turba (Il
Maestro di tutti i filosofi) «… fate bianca la natura e così tutto
diverrà bianco. Cocendo ulteriormente, sorgerà il rosso, l’Acqua del Mare
diverrà rosso sangue – segno, questo, del tempo di Dio, segno finale del Suo
avvento, di Lui che viene per glorificare i buoni. Ma prima, il Sole perderà
la Sua Luce e la Luna assumerà la funzione del Sole; poi la stessa Luna si
ottenebrerà e si convertirà in sangue, e Mare e Terra si apriranno, e i Corpi
che erano morti sorgeranno dalle tombe e saranno glorificati, e avranno un
volto più glorioso e splendente di mille Soli. E il Corpo, lo Spirito e
l’Anima saranno glorificati in unità, e renderanno grazie a Dio perché, dopo
tanti tormenti, pene e tribolazioni, sono giunti a un tal bene e ad una tale
perfezione, da non essere più soggetti a separazione e a corruzione. Se voi
non mi capite, non studiate più e non cercate di mischiarvi a noi poiché
siete fuori dal numero dei Sapienti.»
Cerchiamo
allora di capire. Siamo al Solstizio d’estate, 6 mesi esatti dal Solstizio
d’Inverno (I Saturnali), se ben ricordate, nei Saturnali succedeva il
contrario di quanto viene qui descritto: «Mettete l’Uomo rosso insieme
alla Femmina bianca in una casa rotonda circondata da un calore lento e
continuo, e lasciateli là sinché tutto sia convertito in Acqua, non volgare
ma filosofica, ben presto vedrete una negrezza nella parte superiore, che è
segno di putrefazione, la quale dura quaranta o quarantadue giorni.
Lasciateli là tutti e due a lungo, finché non vi sia più nerezza, e alla fine
fate come al principio». Ovvero unite (ad Halloween) la parte Solare
(divina, superiore, volatile), con quella Lunare (passiva, più
bassa, fissa), avverrà (con l’Arte del Festival dei Saturnali)
la loro fusione da cui la nerezza per la momentanea mescolanza, dopo 40 o 42
giorni (ossia alla Candelora) compare il Bianco, ossia si ha la
purificazione. In altre parole, ai Saturnali lo “Zolfo” ovvero il principio
maschile che viene identificato con la parte razionale dell’Io (con
l’emisfero sinistro in termini anatomici), viene mescolato (nella substantia
nigra) con il suo opposto cioé il “Mercurio” che rappresenta la parte
femmile, lunare, incoscia e istintiva (anatomicamente l’emisfero
cerebrale destro) affinché il primo (l’intelletto razionale) possa conoscere
i segreti e i poteri del secondo e viceversa, questo detto in modo
semplicistico. La loro fusione necessita di una terza componente (la
“Scintilla divina”, il simbolico “Ramo d’Oro) che discende ad
Halloween.
Abbiamo
dunque: Calcinatio (Halloween) l’inizio del processo e prima
trasmutazione, Putrefatio (Saturnali) la prima fusione degli opposti, Solutio
(Candelora) la purificazione, Distillatio (Equinozio) in cui si
separano le 4 sostanze o funzioni, Coniunctio (Calendimaggio) in cui
si apre la Via dell’Albero e si ha la moltiplicazione, Sublimatio (Giorno
di San Giovanni) dove si completa il Frutto dell’Opera e si realizza
il primo potere (conoscenza e potere non sono mai disgiunti), Coagulatio (Il
Raccolto) dove il Frutto si matura in Oro e si assimila e infine Tinctur (Michael
Superno) dove l’Opera è completa e può “tingere” gli altri
“metalli” e dove la Fenice risorge più splendente per iniziare un
nuovo ciclo.
Ecco
dunque che adesso possiamo dare un senso alle parole della Turba. La fase
al bianco (Albedo) comprende la Candelora e l’Equinozio di primavera,
fase di purificazione e di differenziazione, proseguendo inizia con Calendimaggio
la fase al Rosso, dove l’Acqua del Mare diverrà rosso sangue. Il Mare
rappresenta la trasformazione del Serpente dopo la purificazione,
ossia quella fonte inesauribile di energia vitale, quell’abisso inconscio che
deve essere sottomesso, solarizzato e governato per impadronirsi dei suoi
grandi poteri. Rappresenta il mondo Lunare, il Regno delle Acque in
cui si celano tesori sommersi ma anche insidie e pericoli da dominare. Il
fatto che si tinga di rosso sta ad indicare che quest’Acqua si fa positiva
(il rosso è sinonimo di alto rango, si pensi alle gerarchie ecclesiastiche o
agli antichi romani), passa sotto il controllo della parte solare, della
ragione cosciente, diventa cioè strumento di potere, e segno tangibile di
questa acquisizione di potere è il Pugnale di San Giovanni,
mediante il quale la volontà può iniziare a comandare sulle forze
dell’invisibile. Il Rosso prelude all’Oro, cioè al pieno trionfo
dell’iniziato, che secondo i Filosofi, riacquisiva in questo modo la
propria dignità divina (da cui l’avvento del tempo di Dio). Prima però il
Sole deve perdere la sua Luce e la Luna assumere la funzione del Sole. Siamo
appunto al Solstizio, dove il Sole inizia ad accorciare il suo arco diurno
(il giorno si fa più breve), nel segno del Cancro domicilio della Luna.
Siamo nel Regno
delle Acque, non era forse il Battista colui che “battezzava con
l’acqua”, e dopo di lui qualcun altro avrebbe battezzato con il
“Fuoco”, simbolismo che troviamo nel Festival del Raccolto, posto
sotto il segno del Leone, domicilio del Sole e inizio della fase
“all’Oro”, cioè la fase solare per eccellenza.
Prima di
giungere all’Oro, l’Iniziato deve però passare per il Regno della Luna (rossa,
ovvero di elevata nobiltà e potenza) e sviluppare al massimo le proprie
facoltà intuitive, la veggenza, la sensitività e comandarle
a piacere. In ogni percorso iniziatico dall’Orfismo allo Sciamanesimo,
dall’Alchimia allo Yoga, esiste una simbolica “morte in vita” a cui
segue una “resurrezione” alla nuova condizione di sapiente, di
“oculatus” (dotato di nuovi occhi), il paragone più noto che sempre
si fa è quello del seme, che deve morire per rinascere come nuova pianta.
Si può
dire che i Misteri vanno prima intuiti e poi capiti. I “morti che
risorgono”, sono quelle parti che si erano “mescolate”
all’altro Soltizio, che ora sorgono più splendenti e rafforzate e non più
disgiunte tra di loro. Ossia, secondo i Filosofi, l’uomo possiede in sé delle
forze nascoste, dei grandi poteri, che sono simboleggiati dal Drago
ovvero dal Serpente, la Kundalini dello Yoga, che deve imparare a dominare e
a porre sotto il controllo della sua parte cosciente, per poi poterli usare
a piacimento: questo è in sintesi il segreto dell’Arte. Tutto
questo però fa parte di un percorso iniziatico, che si snoda nei Festival
dell’Anno Magico e che prevede tappe successive di maturazione e di
trasformazione, ricche di un simbolismo che aiuta l’iniziato ad elevarsi ed a
intuire ciò che la ragione non può sempre comprendere. Alla fine si realizza
quell’unità che è chiamata anche Pietra, o, altrove, Loto dai Mille
Petali. Ecco dunque chiarite le parole del Filosofo, e quindi ci sarà di
nuovo permesso di “mischiarci” a loro, ciò di iniziare un nuovo
ciclo partendo dalla “nigredo”.
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