I TEMPLARI NELL’ERA MODERNA

I TEMPLARI NELL’ERA MODERNA

La storia gloriosa di questo importantissimo Ordine Religioso Militare Cavalleresco, è in parte avvolta dal mistero e dalla leggenda. Ogni scrittore e storico che abbia dedicato il suo tempo ad analizzate I’Ordine, è sempre rimasto affascinato dalle loro impareggiabili gesta eroiche a difesa della Fede in Cristo e nella Madonna, a difesa di tutta la Chiesa Cristiana.

È con questi saldi principi che migliaia di Cavalieri Templari hanno immolato la loro giovane vita nel corso delle varie Crociate, divenendo così il simbolo della vera Cavalleria Cristiana.

I primi Cavalieri Templari ebbero la loro sede sull’area della Moschea di AL-AQSA, nella spianata del Tempio di Salomone, dal quale presero per l’appunto il nome (Cavalieri del Tempio o Templari).

L’incarico che venne loro assegnato, dal punto di vista militare, era inizialmente quello di polizia, per difendere i Pellegrini che si recavano alla Città Santa dagli attacchi di briganti e bande di Musulmani che spesso si avvicinavano alla città.

Ma da studi fatti, risalenti a tempi non recenti, si ha ragione di credere che il compito loro assegnato, non fosse solo quello militare, bensì fosse stato attribuito ai Cavalieri dell’Ordine dei Templari  un incarico molto più importante, e per capirlo dobbiamo percorrere a ritroso i secoli, fino alla morte di Gesù sulla croce.

Pietro, discepolo di Gesù, proseguì nel portare avanti la sua parola e quella di Dio, ma non era molto gradito agli occhi dei Saggi del Sinedrio, tanto che fu costretto a lasciare Gerusalemme e raggiungere Roma dove costituì la sua Chiesa.

Giacomo, anch’egli discepolo ed Apostolo di Gesù, continuò a portare avanti la parola di Dio e di Gesù in Oriente , tanto che fu posto poi alla testa della Chiesa di Gerusalemme.

Dopo qualche anno, anche Giacomo  non fu più ascoltato e come era d’uso all’epoca nei costumi degli Ebrei, venne lapidato ed il suo corpo   gettato dalle mura del Tempio.

Ovviamente i seguaci di Giacomo fuggirono e, coloro che furono definiti i vincitori, presero materialmente possesso del Tempio di Salomone, dove elessero il loro domicilio religioso.

Molti anni dopo, intorno al 70 d.c. l’esercito romano, sotto il regno di Tito, assaltò il Tempio di Salomone, saccheggiandolo, uccidendo tutti coloro che si trovavano all’interno, portando via il tesoro ivi custodito; ma alcuni sacerdoti, avvisati per tempo dell’attacco da parte dei romani, nascosero quello che per il popolo ebraico rappresentava il tesoro più sacro, nei sotterranei del Tempio, pieni di trappole e quasi inaccessibili.

Secondo le documentazioni, infatti, Re Salomone  aveva commissionato la realizzazione del Tempio Sacro a colui che all’epoca rappresentava il massimo degli Architetti, proprio per la sua capacità ed ingegno. Questo Architetto e grande maestro di ingegneria, era HIRAM ABIF.

Nel tempio, in una stanza segretissima denominata ” SANCTA SANCTORUM”, erano conservate quelle che per Re Salomone ed il popolo ebraico, rappresentavano le cose più preziose: il Tesoro, l’Arca dell’Alleanza, le Leggi di Mosè.

Molti anni prima i Sacerdoti avevano inventariato tutto, in modo da consentire nel futuro, alle generazioni successive di ritrovare i tesori, ivi celati.

Alcuni di questi sacerdoti , custodi della Sancta Santorum, nascosti nei sotterranei, riuscirono a salvarsi dalla strage fatta dai romani, ma, non potendo più rimanere in Palestina fugirono in Europa, sparpagliandosi nel nostro continente.

Costoro  formarono dei nuclei familiari, i quali tramandavano da padre a figlio quello che era definito “Il Segreto del Tempio “.

Come veniva tramandato questo segreto? In ogni famiglia e solamente ad ogni figlio primogenito, veniva rivelato questo segreto.

Tutte queste famiglie di origine ebraica, con il passare degli anni e dei secoli, si cristianizzarono, creando successivamente una Confraternita definita  REX DEUS; esisteva un patto preciso e segretissimo fra loro che era quello di tornare nella Città Santa per recuperare quello che i Sacerdoti e progenitori, avevano lasciato sotto le rovine del Tempio di Re Salomone, nei labirinti e sotterranei della Sancta Sanctorum.

Nel corso della prima crociata, nel 1099, Goffredo di Buglione, ritenuto un membro della Confraternita dei REX DEUS , riconquistò la città Santa. Il recupero di questi tesori, avrebbe dovuto essere effettuato nel più grande segreto.

Ecco allora che i REX DEUS , fondarono un Ordine Monastico Militare, unico del suo genere: L’ORDINE DEI CAVALIERI TEMPLARI.

Con gli auspici di San Bernardo di Chiaravalle, parente stretto di Ugo dei Pagani, questo Ordine Cavalleresco  ebbe il Placet Papale e l’autorizzazione ad insediarsi come comando proprio nella spianata del Tempio .

I Templari, quindi, costituirono non solo un esercito al quale erano stati affidati compiti di polizia, ma questa struttura militare e cavalleresca  era anche costituita da architetti, ricercatori ed archeologi, adibiti specificatamente al recupero dei reperti archeologici religiosi di tutto il Medioevo.

Con grande spirito di sacrificio, riuscirono a raggiungere la Sancta Sanctorum, ad una profondità di 20 metri sotto le rovine del tempio di Salomone ed arrivare in tal modo al famoso tesoro,compreso l’Arca dell’Alleanza e le Tavole delle Leggi di Mose. Oltre a questo, essi trovarono molti documenti sepolti e nascosti dai Sacerdoti, la cui copia era stata portata dagli stessi Sacerdoti a QUNRAM, situato a 50 Km di distanza da Gerusalemme, sulle rive del Mar Morto.

Proprio in questa zona, nel 1947 , a seguito di scavi archeologici ordinati dal Governo Israeliano, furono ritrovati all’interno di vasi di terracotta i famosi ROTOLI di rame, definiti anche ROTOLI DEL MAR MORTO.

All’epoca la cittadina di QUMRAN era la capitale degli ESSENI, che in lingua arcaica voleva significare “SANTO”.

Questo ritrovamento archeologico, portò alla conclusione quindi che  gli ESSEM, prima della distruzione del Tempio di Salomone da parte dei Romani, riuscirono a fuggire portando con se molti documenti, celati poi dentro i vasi di terracotta e sotterrati.

Proprio attraverso i Rotoli del Mar Morto, si capisce anche della esistenza di un gruppo, costituitosi dopo la morte di Giacomo, definito ” I figli di Zadoc “. Zadoc in lingua arcaica significa appunto Giacomo. In questo modo si intuisce come gli ESSENI, all’epoca, costituivano certamente  il popolo più cristiano di tutta I’area meridionale della Palestina, i quali furono in senso proprio i continuatori della parola di Dio e della Cristianità.

Possiamo dire, quindi , che i Templari si impossessarono di segreti, che nessuno mai, prima di allora aveva mai conosciuto.

E’ stato anche detto che i Templari erano in possesso di Segreti Esoterici, Alchimia ed altro.

Certo è che i Templari fecero della conoscenza e della gnosi ( penetrazione dei misteri ), uno dei loro scopi, poiché certamente non rifuggivano dalla scienza e dalla conoscenza.

Essi conoscevano molto bene le Scienze Astronomiche e Chimiche, l’utilizzo dell’astrolabio, divenuto oggi il nostro moderno Sestante. A questo si aggiunsero anche varie alte strumentazioni.

Tra il 1200 ed il 1250 in tutta la Francia sorsero in brevissimo tempo delle grandi cattedrali di stile gotico. Una dopo l’alta furono costruite la Cattedrali di EVREUX ROUEN, REIMS”AMIENS, BAYEUX PARIGI, CHARTRES. Uno stile incredibile dove una tecnica particolare ed innovativa sfidava la legge di gravità.

Un altro particolare affascinante  è che tutte le Cattedrali sono dedicate a Notre Dame, vale a dire alla Vergine Maria, della quale i Templari erano profondamente credenti ed ammirati.

Un’altra cosa che affascina è che queste cattedrali, disposte sulla carta geografica, vanno a costituire la rappresentazione della Costellazione della Vergine.

Rimangono fuori da detta configurazione astronomica, solamente la Cattedrale di LAON e quella di NOTRE DAME dedicata appunto alla Madonna. Da antichi documenti e da rilievi effettuati a CHARTRES, in particolare si nota che nulla è lasciato al caso: tutte le. cattedrali hanno la stessa disposizione, con l’abside e I’altare maggiore ad EST,mentre I’entrata principale è ad OVEST .I due transetti delle navate sono : uno a NORD e l’altro a SUD.

Questa simbologia è particolare, poiché ad EST sorge il SOLE, quindi la LUCE ed   il Pellegrino che entra da OVEST, deve andare verso la fonte di Luce che viene dalla parte opposta.

Per i TEMPLARI, l’EST significa PALESTINA, LA TERRA SANTA, IL CRISTO.

Il NORD è invece il punto cardinale più freddo, dove la luce non arriva mai, la parte più buia . E’ proprio nel transetto del Nord che di solito venivano poste le scene o sculture che ricordano ciò che è contro la Luce, ciò che circonda la Tenebra.

Questo si nota anche nella Cattedrale di AMIENS, dove nel transetto del NORD è inserito il PENTALFA, cioè una stella a cinque punte rovesciata, oggi simbolo di sette sataniche.

Questa simbologia, ovviamente non è messa li per richiamare forze demoniache o quant’alto, anzi tutto il contrario.

Infatti, la Stella a cinque punte, denominata anche Pentagramma non è affatto un simbolo del Male. Rappresenta invece una simbologia Esorcizatoria in quanto le cinque punte stanno ad indicare le cinque ferite di Gesù, mentre nelle sette sataniche il Pentalfa è rappresentato con le duepunte verso l’alto a richiamo delle coma del diavolo, ed al rovesciamento delle cose, tipica manifestazione demoniaca.

Tutto questo ovviamente non ha nulla  a che vedere con i Templari. Rimane il concetto più generale che tutte queste cattedrali sono come dei libri di pietra,  nei quali sono nascosti i segreti della sapienza e della conoscenza che gli antichi Templari hanno tramandato a noi.

Essi davano particolari significati criptati alle parole: per esempio Baphonet, che ci appare come una figura inquietante degli inferi, in effetti decriptata la parola significa SOPHIA , che secondo le antiche dottrine vuol dire SAPIENZA.

La domanda che molti possono porsi è : ma che fine ha fatto il Tesoro dei Templari?  Il mistero rimane sempre, ma sta di fatto che il 13 Ottobre 1307, quando il Re Filippo il Bello dette inizio alla caccia dei Cavalieri dell’ordine dei Templari, egli trovò ben poco, poiché tre giorni prima dell’attacco, una lunga carovana, scortata dalla Cavalleria Templare, lasciò la sede del Comando di Parigi ( Le Temple ) , per destinazione ignota, dividendosi poi in tre colonne, che presero tredirezioni diverse :

la prima verso la Rochelle, sede della Flotta Templare

la seconda verso Tolosa a Sud di Parigi

la terza verso I’Italia  attraverso la Francigena.

In ogni caso, fatti tutti questi riferimenti storici, la data di costituzione dell’Ordine dei Templari è stata fissata per convenzione nell’ A.D. 1118, ma dai documenti storici relativi al concilio di Troyez, redatti dal Monaco JEAN MICHAEL, si indica con precisione che ciò avvenne nel A.D. 1119.

A partire dal XVIII secolo, in coincidenza con la diffusione dell’Illuminismo, sono sorti di nuovo in Europa variegati gruppi richiamandosi a valori religiosi cristiani e caritativi, rifacendosi alla tradizione degli antichi Cavalieri templari, rivendicandone, talvolta, anche una qualche forma di derivazione diretta dall’Ordine stesso, costituendo un fenomeno moderno che, nel suo complesso, va sotto il nome di templarismo o neotemplarismo.

Non è ancora stata provata, sulla base di documentazioni storiche, la sopravvivenza dell’Ordine templare originale dopo il 1314, anche in relazione alla possibilità di tracciare una qualche forma di discendenza storicamente valida, dopo quasi sette secoli dall’abolizione dell’ordine religioso da parte del papa Clemente V con la bolla Vox clamantis in excelso ,emessa durante il Concilio di Vienna del 1312, con la quale sopprimeva I’Ordine del Tempio; egli aveva espressamente proibito qualsiasi forma di ricostituzione dell’ordine stesso (compreso I’uso della regola, dell’abito e del nome), con provvedimento irrevocabile, pena I’automatica scomunica ( atto legale della chiesa cristiana che implica vari gradi di esclusione di un suo membro dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta).

Appartenere all’Ordine dei Cavalieri Templari, significa oggi far risorgere e procrastinare nel tempo quella elevata opera fondata sulla dedizione di un’ Ordine e delle persone che lo costituiscono verso il bene comune , il bene di tutti coloro che ne abbisognano; significa donare il nostro amore al prossimo, aiutando i poveri ed i più deboli, in prirnis i bambini che rappresentano il futuro del genere

umano e quelle popolazioni, ancor oggi sofferenti e indigenti,le quali, nonostante secoli di storia e di progresso, sono state soltanto sfiorate da un benessere che avrebbe dovuto avvolgerle nello spirito e nel segno della cristianità; significa operare verso gli ammalati con tutto I’aiuto spirituale e materiale per tentare di migliorare le condizioni di vita delle persone sofferenti, spesso loro malgrado, a causa di guerre ingiustificabili o, cosa ancor più deprecabile, a causa di un’indifferenza che caratterizza molto spesso i “Paesi più evoluti”; significa giungere a trovate dentro se stessi quella forza interiore che ci deve aiutare ad amare gli altri e I’umanità tutta della quale ci sentiamo parte integrante e guida per un mondo migliore.

Essere Templare oggi, vuol dite impegnare se stessi a seguire quelle Regole, mai estinte e ancor più rinnovabili nello spirito e nei comportamenti del Cavaliere Templare che porge la sua umiltà e nobiltà d’animo al servizio di ciascun povero, affamato, peccatore, ai quali portare una parola di conforto e sostegno.

La spada che ci unisce, così come nel passato rappresentava simbolicamente il connubio tra l’alto spirito cavalleresco e il monaco guerriero e “l’uccisione di un nemico della fede da parte di un soldato di Cristo non, rappresentava un omicidio ma un “malicidio”, ossia I’uccisione dell’incarnazione del male” così come professata dalla Regola per cui, secondo Bernardo, “l’uccisione di un infedele, di un eretico o di un pagano non è da considerarsi come un atto criminoso”: nihil habeat crirninis (non c’è crimine), così oggi, la stessa spada non serve per colpire i nemici e alimentare nuove guerre bensì come simbolo per recidere il Male e le tentazioni che inducono il genere umano a cadere ulteriormente nel peccato, secondo modalità differenti e non paragonabili a quel tempo, ma tali da spronare ancor più oggi il Cavaliere a diffondere la forza di quella luce, presente nel nostro stendardo, che ci consentirà un giorno di essere vicini al Grande Architetto dell’Universo. Non più guerre, quindi, ma portatori di pace, serenità e comprensione oltre che di rispetto verso la diversità del genere umano e delle altre religioni, comuni nel loro credo, considerandoci tutti fratelli e figli di un solo Dio.

In conclusione, la storia dei Templari ed il mito dell’Ordine, da qualsivoglia punto di vista venga esaminato, ha tramandato fino ai nostri giorni  gesta eroiche storicamente documentate e inquietanti leggende che, nel loro complesso, hanno reso per tutti questi secoli le figure dei Poveri Cavalieri di Cristo sempre più misteriose, alimentando tutti i quesiti, gran parte dei quali ancor oggi irrisolti.

Esiste, tuttavia, un aspetto storicamente provato che, a parer di molti studiosi di cui ne condividiamo appieno il contenuto, pone i Templari su un piano elitario, completamente diverso da tutti gli altri Ordini cavallereschi, e che ha rappresentato un forte elemento di rottura per la società medievale costituendo, a parer nostro, la maggior “colpa” determinante della loro condanna, persecuzione e

sterminio da parte del re Filippo il Bello e del Papa Clemente V, ancor più della forte crisi economica del tempo.

I Templari furono un Ordine assolutamente rivoluzionario, sia per il periodo in cui agirono e sia per il pensiero che perseguirono, poiché se è vero che si avvalsero della loro autonomia spirituale di cui godevano per diffondere il cristianesimo è altrettanto vero che, unici nella storia e ciò valse l’irritazione di regnanti e della Chiesa, si confrontarono nell’Outremer (Terrasanta) (come storicamente documentato e riportato da molti autori) con le altre religioni, diventando dei veri e propri interlocutori privilegiati dei Musulmani e dei Cristiani d’Oriente.

Esser Templare oggi significa proseguire nella rivoluzione introdotta dai padri dell’Ordine . Consideriamo che la nostra epoca è profondamente segnata da guerre religiose che coinvolgono le principali dottrine monoteistiche (cristianesimo-ebraismo-islam), in un tentativo di supremazia militare per “controllare” le altre “fazioni” religiose ,le quali si distinguono in rivoli di credo religioso intriso di un numero ormai imprecisato di persone che hanno, anche loro malgrado, donato la loro vita per un’imprecisata bramosia di pace in una Terra che, ancor oggi, raffigura l’Outremer; furono proprio quei Crociati d’Elite che, in virtù del modello di fede templare, intuirono, molti secoli prima, la via per una possibile soluzione alle controversie ancora esistenti: il dialogo e il reciproco rispetto culturale e religioso.

TAVOLA DEL FR.’. A. Q.

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